Colonna sonora di
Paul Misraki e
Jacques Loussier. Quest'ultimo si occupa della parte jazzistica, sicuramente dei brani di piano solo ed evenutalmente di quelli in trio.
Sono presenti
due scene con musicisti jazz: la prima nel locale Cotton Club, con un gruppo jazz di colore, e la seconda in una delle sequenze finali, girata nel bar, con un musicista nero che suona il pianoforte. Ovviamente non si tratta di Loussier, che è un bianco. Potrebbe trattarsi del pianista Michel Sardaby, ma non è facile l'identificazione.
Per creare un po' più di ambiente "noir" made in USA, Melville sceglie di chiamare il locale
"Cotton Club", evidente riferimento al celebre locale jazz di New York, e di presentare musicisti di colore.
Forse avrebbe preferito anche una colonna sonora interamente di quel genere musicale, che non venne accordata dalla produzione franco-italiana...
Anche la scelta di Loussier è ambigua, non trattandosi di un jazzista "puro" ma di un musicista colto che in quel periodo spopolava con la sua reinterpretazione di Bach in chiave jazz.
Ultima modifica: 8/02/13 09:02 da
Zender