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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/08/08 DAL BENEMERITO UNDYING
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Undying 3/08/08 01:16 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Angelo (Campanella) prova una dose d'eroina, al fine di dare corso ad una tesi di laurea sugli effetti delle sostanze stupefacenti. Dopo aver vissuto un'esperienza allucinante, che lo vede compiere turpi delitti in compagnia di una squilibrata (la D'Abbraccio), torna con i piedi per terra. Si ritrova umiliato dalle compagne d'Università, tra le quali una (la Cavalcanti) ne depreca i buoni modi e l'educazione irreprensibile. Finirà maluccio. Curioso thriller, molto ben scritto da Campanella e destinato ad una distribuzione mascherata da un titolo fasullo.
MEMORABILE: Didi Perego: "il lievito di birra sciolto nell'acqua, preso prima e dopo i pasti, attenua la fuoriuscita dei gas intestinali"...

Daidae 9/02/09 18:59 - 3183 commenti

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Curiosissimo thriller interpretato da Campanella. A parte la scena col neonato veramente disgustosa (potevano evitarla) è discreto. Angelo in seguito a una pera rivive le sue disavventure (amorose, scolastiche e non) immaginando se stesso come duro e cattivo (nella realtà è buono come dimostra l'episodio dell'anziana) e gli altri come vittime (la vecchia, i colleghi di università nella parte della coppietta, la prof come vecchia depravata...). Musiche orrende e finale particolare. Bellissima la Cavalcanti.
MEMORABILE: "Si vede che per lei quella posizione era fatale".

Uomomite 27/02/11 06:23 - 174 commenti

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Uno dei vertici assoluti del cinema trash italiano. Protagonista maschile e autore della sceneggiatura (ehm..) è tale Pierfrancesco Campanella (un sosia di Mastrota con la faccia molto più da schiaffi). Protagonista femminile una orrenda Milly d'Abbraccio. Dialoghi poco al di sopra del linguaggio delle scimmie, recitazione... lasciamo perdere, plot delirante, musiche orripilanti. Insomma un grande film, una sanissima iniezione di sporcizia nelle chiappette mollicce del cinema italiano delle commediole e del minimalismo d'autore. Fabrizio Rampelli è stato assistente alla regia di Tarkowskij!

Aal 26/04/11 14:18 - 321 commenti

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Piccolo culto (trash) di fine anni Ottanta. Impreziosito da una recitazione approssimativa e da una colonna sonora orripilante il film si lascia apprezzare almeno per la prova di Campanella, che che con quella "faccia un po' così" dona al suo personaggio, l'Angelo in versione "cattiva", una certa credibilità "da maledetto". Spesso involontariamente comico e con dialoghi piuttosto deliranti è un film che farà la felicità dei cultori del puro trash nostrano. Angelo (quello cattivo, si intende) è per me un piccolo mito.

Marcolino1 18/11/16 16:28 - 553 commenti

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Lo spettatore colpito dall'affiche che evoca l'eros-bestseller di Brass con la Sandrelli in quel di Venezia riceverà un duro colpo. Qui i temi sono la droga pesante, il male di vivere, la morte e l'omicidio, la distruzione della famiglia, lo sdoppiamento della borghesia perbene che getta la mashera e scatena le efferatezze. Il film sarà ricordato per i flashback allucinati, la partitura elettronica ossessiva (ripresa da La vera storia della monaca di Monza) e i Cattivi Pierrot, immagine subliminale nonché titolo alternativo (più azzeccato) dell'opera.
MEMORABILE: Il pollo decapitato che anticipa surrealisticamente una successiva castrazione; La morte della madre disabile; La Perego che recita Dante.

Mco 30/06/17 18:30 - 2328 commenti

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Nasce come "Cattivi pierrot", resuscita come La trasgressione questo lavoro di Rampelli, capace di affrontare le problematiche esistenziali di un giovane frustrato in modo a dir poco bizzarro. La dicotomia onirico-reale si fa portatrice di abusi, abbruciamenti, avvelenamenti ed evirazioni, la mente del protagonista vacilla sino a confondere i due piani narrativi. La D'Abbraccio è spietata compagna d'avventura di un debosciato Campanella, gli altri attori sono come marionette che vagano tra i due mondi. Pellicola lungi dall'essere banale.
MEMORABILE: Milly D'Abbraccio che, completamente nuda, si mette lo smalto sulle dita dei piedi; "In fondo siamo tutti un po' dei pierrot... senza cuore".

Matalo! 1/01/18 12:30 - 1378 commenti

I gusti di Matalo!

Campanella, qui presuntuosissimo, immagina una vita di riscatti e violenza superomistici in compagnia della D'Abbraccio. un film malfatto e ridicolo. Insomma, Gozlino nudo e bisex, Cavalcanti fa aerobica, a Ardisson taglian gli attributi. Che volere di più? E poi la simbolica presenza dei mimi Pierrot come ciliegina sulla torta di un cinema anni 80 supponente che grida vendetta al cielo!
MEMORABILE: La Perego nobildonna perversa a cui Campanella rompe un clistere di vetro.

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  • Curiosità Undying • 3/08/08 01:40
    Risorse umane - 7574 interventi
    Pierfrancesco Campanella e i Cattivi Pierrot

    Debutto in un ruolo cinematografico (anche come attore) per Pierfrancesco Campanella, che per l'occasione sfodera una vecchia sceneggiatura, scritta negli anni Settanta, dal titolo Cattivi Pierrot.

    Autoprodotto dallo stesso regista e da Campanella (che lo interpreta nel ruolo di Angelo) il film viene realizzato con un budget modesto ed è ispirato ai più celebri I Pugni in Tasca (Marco Bellocchio, 1965) e Trash (Paul Morrissey, 1970).

    Al momento della distribuzione, viene presentato come Cattivi Pierrot, titolo originale e chiaramente estraneo a contenuti d'erotismo pur presenti, ma in maniera molto blanda e contenuta.

    Siamo a metà anni '80 e i film tipo La Chiave, Il Profumo o La Tentazione vanno per la maggiore, motivo per cui la casa di distribuzione (uscirà in tutta italia) impone un finale diverso, un trailer modificato (come il manifesto) ed un titolo falso, che rimanda ad un genere tradito dai contenuti della pellicola.

    Il risultato al botteghino è positivo, ma il pubblico resta, in parte deluso, perché i nudi si riducono ad un paio d'inquadrature della D'Abbraccio e della (peraltro eccezionale) Claudia Cavalcanti, mentre a predominare il clima del film è un'aria malsana e deprimente per i primi due terzi (sembra di assistere ad un Natural Born Killers ante litteram!).

    Il target degli autori, dunque, è mancato in pieno, perché il film è un fosco dramma dalle tinte gialle e la confezione ne tradisce il contenuto.

    Da segnalare l'interessante finale contenuto nella prima versione, che lascia intendere essere, le vicende di morte e sangue che coprono i primi 2/3 terzi del film, non frutto degli effetti allucinatori della droga, ma pura realtà.

    Nel palinsesto televisivo di Odeon il film è stato trasmesso decine di volte.

    Campanella, di lì a 4 anni, debutterà dietro la M.d.P. dirigendo una confusa pellicola a sfondo satirico, nella quale appaiono Dalila Di Lazzaro e la Rettore (Strepitosamente... Flop, 1991), il poco efficace giallo ispirato da Profondo Rosso ed ambientato nel mondo gay (Bugie Rosse, 1993) e l'insignificante thriller Cattive Inclinazioni (2003).
  • Homevideo Undying • 3/08/08 01:48
    Risorse umane - 7574 interventi
    Buona edizione digitale, quella targata Federal Video, che propone il film (nella seconda versione, quella con la Cavalcanti aggredita e molestata nel finale) nel formato 1.85:1 con audio stereo 2.0.

    Extra modesti, ma presenti con:
    - Intervista esclusiva al regista e allo sceneggiatore (durata 12 minuti)
    - Scena tagliata
    - Scena finale prima versione
    - Trailer prima versione
    - Trailer definitivo
    - Note sul film e biografie

    Durata effettiva, titoli di coda compresi, 81 minuti.
    Ultima modifica: 3/08/08 09:55 da Undying
  • Curiosità Daidae • 12/08/10 14:13
    Compilatore d’emergenza - 1313 interventi
    Quando George Ardisson posa di fronte al cinema con la borsa,si vede una locandina di "Cattivi Pierrot".
    Al minuto 53:38.
  • Discussione Matalo! • 1/01/18 01:36
    Call center Davinotti - 614 interventi
    1 gennaio 2018. Auguri a tutti. Sto vedendo 'sto film su Telenuovo. C'è Gozlino nudo. Mi farà bene vederlo? È un film incredibilmente ciofeco
  • Discussione Zender • 1/01/18 09:15
    Capo scrivano - 47806 interventi
    E' uno splendido e proficuo modo di cominciare l'anno :) E poi un Ardisson 1987 è una bella reliquia!
  • Discussione Matalo! • 2/01/18 09:58
    Call center Davinotti - 614 interventi
    :-*
    Ultima modifica: 2/01/18 09:58 da Matalo!
  • Discussione Daniela • 2/01/18 10:47
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Matalo! ebbe a dire:
    C'è Gozlino nudo. Mi farà bene vederlo?

    Caro Matalo!, a questo punto non puoi sottrarti: devi raccontare l'effetto che ti ha fatto la visione del Gozlino nudo...
    PS: pregasi specificare se trattasi di un fronte, di un retro oppure di un double-face
  • Discussione Matalo! • 2/01/18 13:07
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Matalo! ebbe a dire:
    C'è Gozlino nudo. Mi farà bene vederlo?

    Caro Matalo!, a questo punto non puoi sottrarti: devi raccontare l'effetto che ti ha fatto la visione del Gozlino nudo...
    PS: pregasi specificare se trattasi di un fronte, di un retro oppure di un double-face

    Danielona! No niente full frontal. Solo back side. Entra e vuole farsi il protagonista, che lo uccide con una palla del biliardo dove era stato disteso
  • Discussione Daniela • 2/01/18 15:47
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Beh, un omicidio poetico: colto in fallo,
    morì con un rimpallo. La morale da trarne: se vuoi usare le palle, prima verifica che vada bene anche alla sponda.

    PS: Questa volta Zender mi censura....
    Ultima modifica: 2/01/18 15:47 da Daniela
  • Discussione Matalo! • 2/01/18 19:30
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Beh, un omicidio poetico: colto in fallo,
    morì con un rimpallo. La morale da trarne: se vuoi usare le palle, prima verifica che vada bene anche alla sponda.

    PS: Questa volta Zender mi censura....

    E pure all'altra spinda.
    Ci penso io a Zender. Comunque il film lo trovi sul tubo. Io ho provato una sensazione di comica desolazione: negli anni d'oro del garofano alla mostra di Venezia ne arrivavano di film così (ho scoperto che venne davvero presentato lì). Ricordo certi momenti esilaranti per pellicole raccomandatissime tipo Tentazioni Metropolitane della Garbelli, che si fece inseguire dai giornalisti (tra cui me) ed era in sottoveste.
    Ultima modifica: 3/01/18 07:59 da Zender