Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONCineprospettive

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L'operazione è ambiziosa e, con Servillo a impersonare Pirandello, non si può non ripensare al di poco precedente QUI RIDO IO, nel quale l'attore conferiva magistrale brio alla figura di un altro celebre commediografo come Eduardo Scarpetta. Ma i due film sono profondamente diversi, pur descrivendo entrambi la vita sul palcoscenico nella prima metà del Novecento. Qui siamo nella Sicilia degli Anni Venti, dove due becchini con aspirazioni alte (soprattutto l'Onofrio di Picone, perché il Sebastiano di Ficarra gli fa solo da spalla, e non certo creativa) si preparano a portare in scena come possono "La...Leggi tutto trincea del rimorso ovvero Cicciareddu e Pietruzzu", dramma che finisce col prendere la forma di una goffa commedia causa un cast non esattamente professionale.

L'incontro con Pirandello (Servillo), lì per il funerale della sua balia, illustra due visioni del mondo ben diverse: ingenua, genuina, rozza la prima, consapevole e matura la seconda. Eppure è osservando attentamente l'incerto procedere della "Trincea del rimorso" che Pirandello troverà l'ispirazione per "Sei personaggi in cerca d'autore", il lavoro destinato a fruttargli riconoscimenti internazionali e persino un Nobel. Roberto Andò, il regista (e co-sceneggiatore con Chiti e Gaudioso), non punta tuttavia a raccontare la genesi precisa che ci accompagni nel disvelare il processo creativo del capolavoro pirandelliano (esso si insinuerà progressivamente nella mente del grande autore mentre Onofrio e Sebastiano si dibattono tra problemi di ordinaria amministrazione), quanto piuttosto a esporre le disavventure dello sparuto gruppo di teatranti semiamatoriali che funge da nascosta ispirazione dello stesso.

Alle prese coi piccoli drammi del quotidiano, Ficarra e Picone possono sfruttare il pluridecennale affiatamento di coppia per divertire senza peraltro mai uscire troppo dal seminato; perché LA STRANEZZA s'impegna nel mantenere una dignità diversa, rispetto alle farse del duo, con una buona ricostruzione storica, una fotografia ricercata, una messa in scena ordinata all'altezza delle ambizioni del soggetto. Nello stesso tempo, però, sconta una fiacchezza che smorza ogni entusiasmo, che azzecca sì qualche discreta battuta ma inserita in un contesto volto a narrare con scarsissima enfasi e senza riuscire mai a coinvolgere davvero. Le rappresentazioni a teatro sono inutilmente tirate per le lunghe, la patina antica delle immagini ci seppellisce sotto una polvere che tutto ingrigisce senza lasciare che emergano con vigore le caratterizzazioni dei due protagonisti (giacché Servillo resta relativamente sullo sfondo, figura fondamentale ma più passiva di quella che fieramente si stagliava, dominando, in QUI RIDO IO) e i comprimari poco aggiungono dal punto di vista recitativo. Compreso Luigi Lo Cascio, chiamato come volto simbolo della “metacommedia” pirandelliana la cui portata rivoluzionaria si può qui cogliere solo timidamente.

Fanno tenerezza Sebastiano e Onofrio, personaggi inventati e calati nel limbo di un passato possibile, pedine stinte di un'idea che poteva funzionare eccome ma che all'atto pratico si scioglie al cospetto di una sceneggiatura che non spicca mai il volo e di una regia che restituisce autenticità soprattutto attraverso la forma e un uso intensivo del dialetto siciliano (frequenti le occasioni in cui compaiono i necessari sottotitoli). Il quadretto d'epoca è grazioso, ricco di momenti felici, il film molto meno e Servillo appare sprecato, in un ruolo tanto defilato e inerte.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/10/22 DAL DAVINOTTI
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Markus 30/10/22 09:21 - 3687 commenti

I gusti di Markus

La Sicilia dei primi del Novecento è il quadro per storie di vita di due becchini con la passione per il teatro, forse l'unica arma in loro possesso per dar sfogo a una vena artistica altrimenti oppressa dalla vita di provincia. Ficarra e Picone (con l'aggiunta - un po' ruffiana - di Servillo nei panni di Luigi Pirandello) nel complesso funzionano, così come l'impiego del dialetto siculo, l'unico piacevole espediente per sorreggere un film mediamente non trascinante dal punto di vista dell'entertainment. La regia pare più concentrata sulla forma che alla sostanza.

Myvincent 2/11/22 08:48 - 3741 commenti

I gusti di Myvincent

Il grande Pirandello da Roma ritorna al suo paesello, anche per ritrovare le sue radici, e qui incontra due bislacchi personaggi, becchini loro malgrado, che gli apriranno nuove suggestioni letterarie. Il film è un racconto sempre in bilico fra vita vissuta e rappresentazione teatrale, proprio come nelle commedie di Pirandello che stentarono ad essere riconosciute e apprezzate inizialmente perché troppo avanti per quei tempi. Così, fra palcoscenici teatrali e non, si dispiega una storia che solo verso la conclusione si definisce nella sua chiarezza.
MEMORABILE: Servillo e quel suo tacere così eloquente…

Maxx g 7/11/22 18:44 - 635 commenti

I gusti di Maxx g

Un film su Pirandello, anche se non incentrato esattamente sulla sua vita. Qui è interpretato da un grande Servillo che è veramente molto simile. La vicenda è ambientata negli anni Venti e lo scrittore si imbatte in alcuni teatranti. Si ride, ma con fine umorismo. Ci si emoziona (l'incontro con Verga) e il film dimostra anche che Ficarra e Picone sono due attori che possono essere di spessore. Nel cast anche Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro e Tuccio Musumeci. Da vedere, anche se il finale appare così...
MEMORABILE: Le dispute per la sepoltura della tata di Pirandello.

Gordon 10/11/22 13:48 - 261 commenti

I gusti di Gordon

Dopo il teatro, Pirandello arriva al cinema. La resa è comunque convincente, pur senza lasciare un impatto netto nello spettatore. Regia e sceneggiatura infatti sono piuttosto lineari, ma per fortuna Servillo è perfettamente tagliato per il ruolo, così come le sue due spalle d'eccezione, specie Ficarra (Picone invece, in linea con la sua indole, è meno ruspante). Anche le dettagliate ricostruzioni storiche non deludono, mentre il quarto d'ora di "plagio" dei 6 Personaggi è un facile trucchetto.

Reeves 16/11/22 08:41 - 2214 commenti

I gusti di Reeves

Un caso da manuale, ovvero come una sceneggiatura intelligente e ben scritta sappia valorizzare appieno gli elementi alti (il discorso teatrale, Luigi Pirandello, la presenza di Toni Servillo) e gli altri più popolari (il perfetto connubio tra Ficarra e Picone). Un film sorprendente e intelligente, che ti trascina in territori sconosciuti e ti tiene inchiodato alla sedia.

Caesars 23/11/22 11:42 - 3790 commenti

I gusti di Caesars

Pellicola che ha il merito di distaccarsi dalla normale produzione nazionale per diventare sentito omaggio al teatro (soprattutto a quello "ruspante", popolato da attori dilettanti). Ficarra e Picone ben si addicono ai rispettivi ruoli e non sfigurano davanti a un mostro sacro come Servillo; buona la prova anche del resto del cast. Andò riesce a ricreare la giusta atmosfera e un corretto quadro storico; quella che convince meno è la sceneggiatura che, verso fine pellicola, rimane invischiata in troppo lunghe ricostruzioni delle rappresentazioni teatrali. Comunque da vedere.

Xamini 8/12/22 13:07 - 1252 commenti

I gusti di Xamini

Non veloce, ma ben fotografato e soprattutto misurato nel bilanciare la struttura portante del racconto con i suoi spunti comici. Buona parte di questo merito va alla coppia Ficarra/Picone, decisamente a proprio agio su tutta l'ampiezza del registro e financo (ma non c'era da dubitarne) nei momenti di teatro puro. Ma è tutto il cast a funzionare e un maestro come Servillo si limita al tocco raffinato, ciliegina sulla torta di un buon lavoro complessivo. Che non è esattamente la genesi di uno dei capolavori pirandelliani, ma resta comunque intrisa del suo senso e amore per il teatro.
MEMORABILE: La messa in scena rocambolesca di "Trincea del rimorso".

Lou 9/12/22 11:40 - 1121 commenti

I gusti di Lou

Andò sperimenta l’ardito accostamento tra la coppia comica Ficarra & Picone e il grande Servillo, qui a rappresentare Pirandello in una parte defilata rispetto alla centro della narrazione. Il risultato è discreto, il duo comico offre una prova convincente; quello che pesa è l’eccessivo spazio concesso alle prove della raffazzonata compagnia teatrale, alla quale in qualche modo Pirandello sembra ispirarsi per i suoi “Sei personaggi”. Restano però perplessità sul senso complessivo dell’operazione.

Galbo 13/02/23 05:53 - 12392 commenti

I gusti di Galbo

L’originalità del film consiste nella riuscita commistione tra cinema e teatro, avere cioè inquadrato la figura di un gigante letterario nel contesto “vivo” della sua terra di origine e nell’ambito di una storia minore ma significativa, in un momento di crisi creativa dalla quale uscirà scrivendo uno dei suoi capolavori. Il merito è di una sceneggiatura ben scritta in cui vengono inseriti non forzatamente momenti brillanti, e del terzetto di protagonisti, affiancati da caratteristi eccellenti. Ottime ambientazioni e fotografia. Un buon film.

Daniela 13/02/23 10:39 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Durante un breve soggiorno in Sicilia, Pirandello conosce due impresari di pompe funebri appassionati di teatro e assistendo a una delle loro scalcagnate rappresentazioni ne trae ispirazione per quello che sarà il suo capolavoro... La genesi di "Sei personaggi in cerca d'autore" maturata dall'esperienza della commistione tra vita e finzione teatrale: è questo il soggetto di un film forse non all'altezza delle proprie ambizioni ma da apprezzare per l'originalità, la messa in scena formalmente curata, le prove misurate di Ficarra e Picone accanto al più defilato Servillo. Buono.

Roberto Andò HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Viaggio segretoSpazio vuotoLocandina Il dio della carneficinaSpazio vuotoLocandina Sotto falso nomeSpazio vuotoLocandina Il manoscritto del principe

Gabrius79 18/02/23 17:57 - 1427 commenti

I gusti di Gabrius79

Andò dirige una pellicola con la complicità di un bravo ma sprecato Servillo e la coppia Ficarra e Picone che non debordano come spesso capita loro ma sanno dare linfa a un film altrimenti non proprio scorrevole. Buone ricostruzioni d’epoca con una bella fotografia, ma la storia talvolta arranca e finisce per annoiare. Alcune battute vanno comunque a segno. Sottotono Lo Cascio nel suo cameo.

Enzus79 4/03/23 23:06 - 2896 commenti

I gusti di Enzus79

Luigi Pirandello, durante un soggiorno in Sicilia, incontra due aspiranti registi teatrali, fonte di molti avvenimenti. Storia tutto sommato convincente, che purtroppo non riesce a staccarsi dai soliti canoni italiani contemporanei. Si cerca di dare un timbro surreale alla trama, ma la cosa fa risultare un po' forzato il tutto. Cast convincente. Discreta la colonna sonora.

Paulaster 8/03/23 18:29 - 4419 commenti

I gusti di Paulaster

A causa di un funerale due becchini incontrano lo scrittore Pirandello. Ambientazioni siciliane anni Venti ben curate nella forma e uso comprensibile del dialetto che serve a dare folclore. La parte iniziale con l’incontro tra i protagonisti non cade nella farsa e Servillo non riesce ad ingranare subito con il suo personaggio. Quando l’azione si sposta nei teatri, intrattiene nella fase popolare e cattura nei “Sei personaggi in cerca d’autore”. Conclusione senza un’idea precisa. Ficarra e Picone non debordano, Servillo invece resta incartato nelle fasi visionarie e familiari.
MEMORABILE: I sei personaggi che entrano in scena; La doppia mazzetta per la sepoltura; La seduta spiritica.

Pigro 22/04/23 11:30 - 9666 commenti

I gusti di Pigro

Un simpatico omaggio a Pirandello e alla nascita della sua opera più rivoluzionaria, qui immaginata grazie a due scombiccherati becchini filodrammatici. E un doveroso omaggio anche al teatro, non solo come pezzo polveroso d’antiquariato, ma come urgenza dell’anima. Il film non approfondisce, non spiega, ma riesce nel dare il sapore piacevole e leggero di un bozzetto impressionistico, come una novella del Nostro. Gradevole anche l’uso "moderato" degli attori, come se tutti avessero fatto un passo indietro per rendere più condivisa l’avventura.

Gabigol 23/04/23 15:06 - 580 commenti

I gusti di Gabigol

Storia della morte creativa di Pirandello e di due becchini che ne hanno consacrato la sua resurrezione. Il film diretto da Andò - dalla pregevole confezione tecnica, direzione attoriale compresa - è un sincero tributo non solo al teatro, ma all'esigenza vitale dell'artista-scrittore, demiurgo di storie per personaggi preesistenti. Riuscita l'autoptica riflessione metanarrativa; in particolare il finale, capace di corroborare il gioco a scatole cinesi sin lì solamente suggerito. Ottima la messinscena della Sicilia anni '20 e corretta la sceneggiatura.
MEMORABILE: La mazzetta doppia per il seppellimento; Le prove per la seduta spiritica; La prima dello spettacolo; Lo spettacolo finale.

Giùan 27/05/23 10:04 - 4559 commenti

I gusti di Giùan

Di negativo senza dubbio la tipica letterarietà del cinema di Andò, esasperata dall'ulteriore connotazione teatrale del soggetto, con elementi di didascalismo talora irritanti (i personaggi che affollano la mente dello scrittore) e soprattutto un ritmo narrativo che arranca in sofferenza. Di buono, d'altro canto, la recitazione in generale e la conferma della presenza scenica di Ficarra e Picone (si attende letteralmente che arrivi il loro momento di rientrare in inquadratura), come pure la rivendicazione dell'attualità avveniristica dell'Autore Pirandello e dei suoi personaggi.

Victorvega 22/06/23 10:20 - 502 commenti

I gusti di Victorvega

Non è tanto un film dedicato a Pirandello, quanto al contesto in cui operò e da cui trasse ispirazione per le sue opere. Da questo punto di vista bisogna riconoscere una mano leggera degli autori, la loro capacità di ricavare bozzetti e di ben inquadrare il momento storico e i luoghi. Bravi Ficarra e Picone, ben diretti e misurati. Eppure nell'insieme manca l'essere realmente avvincente, lo slancio per poter realmente essere etichettato come un buon film: al termine ci si accorge che rimane un vuoto, che nulla è memorabile.

Jandileida 6/07/23 20:40 - 1565 commenti

I gusti di Jandileida

Lodevole l'intento di voler sottrarre alla polvere dei libri di letteratura delle superiori un'opera avanti coi tempi come i famosi personaggi in cerca d'autore: Andò si gioca la carta del meta, dove finzione e realtà si mischiano. Scelta senza dubbio logica, e anche coraggiosa. Il problema è che ad essa non si dà poi seguito, finendo per imbastire un lungo spettacolo teatrale che, more solito, al cinema non funziona. Troppe lungaggini, troppi momenti di stallo, forse anche troppi Ficarra e Picone (simpatici ma leggeri per questo tipo di film). Stima sì, ma anche noia.

Gugly 29/08/23 23:35 - 1187 commenti

I gusti di Gugly

Ottimo film "medio" con parata di attori e caratteristi siciliani in cui, se la caratura di Servillo non si smentisce, Ficarra e Picone interpretano personaggi veri e non macchiette comiche. Ficarra supera alla distanza il partner ma entrambi si detreggiano bene tra il registro leggero di inizio pellicola e lo sviluppo con toni da dramma; unica pecca non chiarissimo "lo sblocco" che conduce Pirandello all'idea cardine de I sei personaggi, mentre scenografia e fotografia riportano alla polvere del palcoscenico e a rivivere la rivoluzione copernicana del "teatro nel teatro".
MEMORABILE: Realtà che irrompe nella commedia; Fausto Russo Alesi truccato come Romolo Valli, "il padre" nella edizione dei "Sei personaggi del 1965 di De Lullo.

Pinhead80 3/10/23 12:40 - 4759 commenti

I gusti di Pinhead80

Pirandello tornato in Sicilia per il compleanno dell'amico Verga scopre che la sua vecchia balia è mancata. Per il funerale ingaggerà due becchini che finiranno per ispirargli una delle sue opere teatrali più famose. L'idea di Andò è pregevole e può contare sulla magistrale interpretazione di Servillo nei panni di Pirandello e su quella misurata e contenuta del duo Ficarra e Picone. Il film non è sempre scorrevole ed è necessario un po' di tempo prima di entrare nel mood necessario per poterlo comprendere ed apprezzare. Il risultato finale è molto buono e il film merita la visione.

Valentino Picone HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Chiedimi se sono feliceSpazio vuotoLocandina Nati stanchiSpazio vuotoLocandina Il 7 e l'8Spazio vuotoLocandina Ficarra e Picone: Diciamoci la verità

Giacomovie 2/02/24 17:16 - 1398 commenti

I gusti di Giacomovie

Nel 1920 Pirandello torna in Sicilia per il funerale di una vecchia signora a lui molto cara e incontra due cassamortari dediti al teatro. Pellicola artisticamente valida e accurata, con Ficarra e Picone in una veste sempre divertente ma più sobria del solito. L'obiettivo del film è quello di narrare un reale episodio della carriera dello scrittore ma risulta più convincente tutta la prima parte propedeutica a tale evento. Impressiona la precisa e naturale immedesimazione di Servillo con Pirandello.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.