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La nostra recensione di Il portaborse

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un film di forte denuncia contro il sistema politico italiano pre-Mani Pulite, quando ancora gran parte dei ministeri erano occupati da arrivisti disposti a tutto, venduti al Dio Denaro e privi di ogni senso di responsabilità civile. Nanni Moretti, attore per la terza volta in un film non suo (e con Lucchetti già alla seconda esperienza dopo DOMANI ACCADRA’), incarna perfettamente la quintessenza del ministro (delle partecipazioni statali) corrotto. Cesare Botero, benché mai lo si specifichi durante il film, è politico di chiara ispirazione craxiana, socialista degli ultimi, figlio del pentapartito, immerso in tangenti, clientelismi e...Leggi tutto brogli elettorali fino al collo. Al suo staff non fa mancare nulla, ma pretende dedizione assoluta. Silvio Orlando è invece, come in futuro sarà in altre pellicole di successo, professore progressista costretto a lavorare per il ministro giusto per non finire sotto le macerie di una casa che gli sta quasi cadendo addosso. Per Botero scriverà i discorsi, suggerirà le risposte corrette, ma fatalmente si troverà in disaccordo col cinismo e l’ipocrisia esasperati della politica corrotta fino a che... Ottima riflessione su di un particolare momento storico nell'Italia delle mazzette, IL PORTABORSE si avvale dell'interpretazione sofferta e convincente del bravo Silvio Orlando e del riconoscibilissimo “falsetto” di Moretti, attore forse non eccelso ma particolarmente originale e intelligente. Un Moretti meno paranoico del solito, comunque preda di crisi isteriche degne di lui. C'è un po' troppa prevedibilità nel personaggio di Orlando, la sceneggiatura ha qualche pausa in più del dovuto e tende a perdersi di tanto in tanto, ma la forza del messaggio è dirompente (non per niente la Rai ha fatto mancare i finanziamenti).

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Tutti i commenti e le recensioni di Il portaborse

TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Galbo 30/11/07 05:46 - 12658 commenti

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Film molto serio e rigoroso (con una sceneggiatura precisa ed accurata) che come pochi fotografa (probabilmente con assoluta verosimiglianza) la realtà politica e sociale italiana, diretto con stile asciutto da Daniele Lucchetti. La regia è "basica", didascalica e molto attenta al fatto più che all'immagine. Il cast è molto valido con una bella contrapposizione tra Moretti (demiurgo politico corruttore) e Orlando (vittima designata del gioco politico). Importante.

Gugly 9/02/08 21:19 - 1220 commenti

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Film abbastanza didascalico dove a fronte di un Orlando che interpreta il professore illuminato che poi perfezionerà ne La scuola, si contrappone il luciferino politico ben interpretato da Nanni Moretti, che si diverte a fare il perfido finalmente a carte scoperte. Certo alcune scene rimangono un po' lì, come quella della demolizione dell'auto, ma meglio che stare completamente zitti. Di sicuro il cinema italiano potrebbe osare ancora di più.

Pigro 8/09/08 10:45 - 10128 commenti

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Serio professore di liceo finisce a fare il ghost writer di un ministro ambizioso, cinico e corrotto. Fondato su una rigorosa etica politica, il film riesce a superare lo schematismo dell’enunciazione per approdare ai toni di una commedia alla Sordi, anche se molto più diretta e tagliente dal punto di vista ideologico. Proprio l’equilibrio tra ideologia e commedia ne garantisce la qualità, sia pure non eccelsa, ben supportata da Silvio Orlando (per la prima e unica volta incredibilmente decente nella recitazione!) e Nanni Moretti.

Tomastich 23/07/09 11:40 - 1261 commenti

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Premetto che detesto Nanni Moretti e il suo cinema. Ho visto questo film a casa di un amico, scoprendo poi fra l'altro che la regia non è sua (quindi un punto a favore). Mi sono avvicinato a questo film con curiosità, soprattutto perché sapevo della trama spiccatamente anti-PSI. E infatti, senza fare nessun nome e senza usare nessun simbolo, è chiaro che si fa riferimento al partito di Craxi ("due ideologie hanno rovinato l'italia: il marxismo e il cattolicesimo", dice il ministro Botero). Pre-Grillesco e pre-girotondino.

Cangaceiro 20/10/09 15:15 - 982 commenti

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La materia trattata è spinosa ma Luchetti ed i co-sceneggiatori ci sbattono in faccia le cose così come stanno, con un ritratto chiaro, verosimile e mai pesante di quella politica che ha rovinato l'Italia e continua a farlo. Botero è il simbolo di arroganza, ipocrisia, ignoranza, arrivismo e assoluta mancanza di riconoscenza verso l'altro. Moretti lo interpreta al meglio, dimostrandosi grande anche quando recita e non solo nel suo essere persona. Profetica la sua vittoria elettorale "nonostante tutto": non siamo governati anche oggi da un tipo così?
MEMORABILE: Botero, insoddisfatto del suo promo elettorale, spacca tutto con la mazza da golf.

Homesick 15/11/09 17:04 - 5737 commenti

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Pur nel suo facile schematismo, Luchetti contribuisce a ridestare certo cinema d'impegno civile, rivelando quella degenerazione del sistema politico italiano che di lì a poco originerà il fenomeno Tangentopoli. La sceneggiatura, svelta e intrigante, è sorretta dal confronto ravvicinato tra Orlando, probo insegnante cooptato, e il ministro Moretti, ripugnante sintesi di arroganza, aggressività, cinismo, ipocrisia, nonchè disprezzo per arte e cultura. Brogi si fa notare come giornalista democratico e Alberti, in un toccante cameo, come poeta-cinofilo caduto nell'indigenza.

Mtine 11/12/09 18:11 - 225 commenti

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Per quanto io ammiri personalmente Nanni Moretti, in questo caso sono rimasto deluso. Forse perché i suoi film devono essere suoi in tutto e per tutto: in questo caso compie l'errore di farsi dirigere da un Luchetti sciapo, che non dice niente e gli fa perdere gran parte della sua espressività. Molto bravo Silvio Orlando, che con la sua pessima dizione rallegra il film, che altrimenti sarebbe sottotono.
MEMORABILE: Il raptus di Moretti dopo aver visto la sua pubblicità politica, diretta dall'"incapace" Luchetti.

Enzus79 10/12/09 10:54 - 3267 commenti

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Alle dipendenze del Ministro delle partecipazioni statali viene chiamato un professore del Sud. Questi scriverà discorsi e farà da consulente al primo, fino a quando non si accorge che dietro c'è tutto un malaffare per poi lasciare. Lucchetti porta a galla quello che tutti pensano ma non dicono. Fino a che punto c'è da fidarsi dei politici? Buono il cast. Film profeta.

Giuliam 10/12/09 10:03 - 178 commenti

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Nanni Moretti è solo il produttore e attore/antagonista di questo film noiosetto. Spiazzante ed istrionico è il suo Botero, un personaggio creato su "impressioni della politica italiana" dell'epoca. È vero che Moretti è risultato sempre, nella sua fimografia, più valido alla regia che altrove, però qui c'é soltanto da complimentarsi per la sua ottima perfomance (ci riproverà, non invano, ne Il caimano).

Rickblaine 10/12/09 10:24 - 634 commenti

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Buon film anche se con un fiacco Nanni Moretti. Al contrario Silvio Orlando se la cava piuttosto bene, invitandoci in un mondo (quello politico) fatto di affari sporchi e imbrogli a non finire. Una storia che delinea tutte le sfumature di un sistema astratto agli elettori, ma accecante come il sole allo spettatore rinchiuso nell'ambiente che ne fa parte.

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Ghostship 29/08/10 15:51 - 394 commenti

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Film che tratta un argomento di indubbio interesse, ma lo fa in maniera troppo didascalica, a partire dalla regia che manca di una propria identità e sembra portare a termine un compitino, supportata da attori (Moretti ed Orlando) che forniscono un'ottima prova ma nulla possono aggiungere a personaggi fortemente stereotipati, ed in fin dei conti poco interessanti. L'intreccio è prevedibile, anche se rispondente ad una verità tanto amara quanto autentica. In definitiva lavoro fiacco che meritava essere diretto da un regista con più personalità.

Cotola 5/09/10 23:32 - 9545 commenti

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Interessante e, spesso, graffiante ritratto di una certa politica italiana che non risulta però pienamente riuscito poiché paga lo scotto di essere troppo programmatico. L’evoluzione narrativa e dei personaggi è troppo semplice e schematica ma vista oggi (a distanza di vent’anni) colpisce ancora nel segno e si rivela più attuale che mai. Moretti incarna alla perfezione la figura di un personaggio sgradevole e antipatico cui gli sceneggiatori, meritoriamente, non concedono nulla di simpatico. Per “capire” il nostro presente.

Luchi78 13/07/11 15:04 - 1521 commenti

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Film con rari passaggi sul piccolo schermo, risulta ancora di un'attualità bruciante. Da sottolineare l'ottima interpretazione di Moretti, anche se la figura del ministro corrotto ed intransigente gli calza addosso piuttosto facilmente. Manca il famoso sarcasmo morettiano, ma compensano gli scatti d'ira ben recitati dall'istrionico regista-attore. Silvio Orlando ha un ruolo un po' scontato ma poco importa, anzi, diamo onore al merito: questo film ha intuito egregiamente il successivo e reale tracollo della prima repubblica.

Giùan 8/08/11 09:16 - 4946 commenti

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Film ancora per tanti versi attualissimo ed una delle poche sceneggiature coraggiose, profetiche e "illuminanti" sulla realtà politico-sociale italiana dagli '80 ad ora e qui. Scritto con la consueta perizia e forza dal duo Rulli/Petraglia, diretto con sobrietà da Luchetti, interpretato (con la virulenza e la perfidia che il personaggio Botero meritava) da un Moretti in stato di grazia attoriale. Forse il "professorino" di Orlando è un po' romanzato, ma come sti bellimbusti fidelizzano ancor oggi la loro claque non sarà mai troppo urlato. Si rivede Brogi.

Mickes2 17/11/12 20:09 - 1672 commenti

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Tema importantissimo e di complicata gestione. Il portaborse narra una piaga onnipresente e insopprimibile di un paese perso nell’amoralità, nella corruzione, nella bassezza. Evidenti le buone intenzioni di Luchetti nel costruire una pellicola pregnante nei contenuti etici, nel messaggio e nella denuncia. Paga (in parte) lo scotto con una banale messinscena offrendo un tratteggio diseguale e piuttosto debole del contesto e soprattutto dei personaggi di contorno. Buona invece la dicotomia tra Botero e Sandulli.

Fabiorossi 12/12/12 16:01 - 67 commenti

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Come al solito Silvio Orlando si ritrova nei panni di un solerte professore: si vede che questa parte gli è congeniale, visto che si riproporrà in tale veste in altri film a seguire. Nanni Moretti riesce a essere antipatico per colpa del ruolo rivestito. Comunque due figure azzeccate con un grado di recitazione molto elevato e reale. Il film è una sfrontata denuncia del mondo politico.

Nando 11/02/13 23:06 - 3909 commenti

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Uno spaccato del cannibalismo politico agli inizi degli anni 90. La narrazione è efficace e ben supportata da un laido Moretti e un'idealista Orlando. La cattiveria politica con le sue falsità subisce una denuncia di rara pregnanza, nonostante Orlando cerchi di sfatarla con il finale. Finocchiaro ancora acerba...

B. Legnani 23/02/13 01:10 - 5664 commenti

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Senz'altro un buon film, che riesce a mescolare bene il tono drammatico con alcuni momenti da purissima commedia affidati a Orlando, che qui non esagera come spesso gli accadrà in seguito. Moretti è azzeccatissimo, nel descrivere un personaggio negativo, ma non privo di un certo fascino. Il film sballa completamente la parte relativa ai brogli elettorali, perché quanto afferma il personaggio di Cantarelli è impraticabile: i brogli possono esserci, ma richiedono tecniche ben più sofisticate. La pessima legge elettorale odierna impedisce (se non altro...) il meccanismo di riconoscibilità del voto descritto (stavolta in modo reale) dal personaggio del Dirigente Sanitario.

Gianleo67 6/04/13 18:17 - 30 commenti

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Prodotto dalla Sacher film di Nanni Moretti e scritto dall'autore insieme a Rulli e Petraglia, nasce sotto l'egida di una ideale continuazione del "discorso morettiano" sulla realtà italiana e sulla perdita di innocenza della società civile (La messa è finita, Palombella rossa), pur privilegiando una rappresentazione esplicita di alcune tematiche (la corruzione politica, la televisione come mezzo di controllo del consenso, ecc.) al di fuori di una marchiana estetica del grottesco e del paradosso che pure ne costituiscono l'apparente cifra formale.
MEMORABILE: Orlando che scrive al ministro Botero una lettera dicendo: "Lei è un personaggio medievale, la parola modernità sulle sue labbra suona grottesca".

Rambo90 17/05/15 16:35 - 8015 commenti

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Uno dei migliori film italiani degli anni novanta: acuto, realistico e ironico senza mai scivolare nel grottesco. Luchetti scrive e dirige con grande cura dialoghi e personaggi, delineando alla perfezione la politica italiana di quel momento (attuale in fondo ancora oggi). Moretti e Orlando immensi, perfetti per i loro personaggi, naturalissimi e mai sopra le righe. Da non perdere.

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Alex75 20/05/15 09:28 - 934 commenti

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Profetica denuncia di una politica asservita al malaffare, tuttora attuale, dato che certo malcostume è duro da sradicare. Si percepiscono appieno il rigore e la tensione etica del film, efficace nel mostrare lo stridente contrasto tra l’arrogante, rozzo e arrivista ministro Botero, quintessenza del potere fine a se stesso, un finto modernizzatore con una mentalità feudale (un Moretti mai così urticante) e l’onesto professor Sandulli (il naif Orlando), idealista ben presto deluso.
MEMORABILE: “Ecco, io preferisco uomini brillanti ed estrosi, anche se un po' mascalzoni, a uomini grigi, noiosi, ma onesti”. (Boterus dixit)

Paulaster 28/07/16 09:57 - 4908 commenti

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Descrivere il potere politico dal suo interno tra compromessi e mascalzonate varie. Più attenzione a disegnare gli attori principali e meno a tratteggiare il clima partitico in sé. Moretti incarna perfettamente il ruolo del ministro che vede tutto ma dimostra continua anaffettività e Orlando ha un buon crescendo. Alcuni momenti come i brogli o i temi della maturità son irreali e pretenziosi e nel finale si lascia andare a simbolismi (la macchina sfasciata, i litigi) poco efficaci.
MEMORABILE: L'arbitro di Serie C è più simpatico; La giraffa vede lontano ma non in basso.

Thedude94 13/12/16 23:52 - 1177 commenti

I gusti di Thedude94

Ottimo film di Luchetti, che ben coadiuvato dai bravi Moretti e Orlando ci pone dinanzi a un tema che in quegli anni e ancora oggi dilaga nella politica: la disonestà. Ben scritto e recitato, in particolare da Orlando, un prof tutto cuore e letteratura (soprattutto straniera), che è costretto a fare il portaborse di un personaggio che non è proprio esattamente come lui. Un Moretti sempre pungente e alle volte irascibile, che mette in luce tutta l'ipocrisia di un mondo corrotto e pieno di malvagità. Buone anche le musiche.

Daniela 15/03/20 17:37 - 13295 commenti

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Un modesto insegnante di italiano che viene assunto da un politico rampante come ghost writer: grazie a soldi e favori, la sua vita cambia in meglio, ma la coscienza comincia a prudere... Alla vigilia di Mani pulite, Luchetti firma un pamphlet politico che ambisce ad essere la radiografia di un malcostume in cui si intersecano corruzione, favoritismi, arrivismo e speculazioni. Un limite può essere individuato nella caratterizzazione troppo altera ed arrogante data al personaggio interpretato da Moretti, quando un'approccio apparentemente più bonario l'avrebbe reso forse più inquietante.

Magi94 15/01/22 11:26 - 1021 commenti

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Film importante nel panorama italiano degli anni '90 e incredibile premonitore di Mani Pulite. Funziona a perfezione l'impianto da tragicommedia grazie a un ritmo efficace, trascinato dall'ottimo Orlando che ha scritta in faccia la giusta dose di buonafede spensierata e allo stesso tempo di forza morale per ribellarsi. L'intreccio funziona invece solo come allegoria, perché le circostanze fortuite e gli schematismi sono molti. Cruciale il rapporto tra mondo del "reale" politico e della scuola, colmo di ingenuità di lì a poco disilluse. Moretti divertente ma a tratti troppo impostato.
MEMORABILE: Moretti che dichiara di non aver mai finito nessun libro, ma letto tutti i risvolti di copertina; Le tracce dei temi rivelate a tutti gli studenti.

Reeves 22/04/25 09:36 - 3011 commenti

I gusti di Reeves

Il film che ha annunciato l'imminente catastrofica fine della Prima Repubblica sotto il peso della corruzione e dell'arroganza di chi la governava. Nanni Moretti, nella sua migliore interpretazione, racconta tutti gli aspetti fascinosamente sinistri di un certo modo di amministrare il potere, Silvio Orlando esprime la rivolta di chi non ne può più. Un film che ha veramente segnato un'epoca.
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  • Discussione Gugly • 17/04/08 21:06
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    questo film presenta molti difetti già evidenziati ( il manicheismo , non approfondire quella che alla fine è una Casta ante litteram) però ha una dote innegabile: con decenni di anticipo prevede un orientamento della maggioranza appena uscito dalle urne di queste elezioni ovvero, anche qui un giornalista fa di tutto per mostrare le pecche del politico, ma quest'ultimo non viene demonizzato, tutt'altro.
    Ultima modifica: 18/04/08 21:31 da Gugly
  • Curiosità Cangaceiro • 20/10/09 14:52
    Call center Davinotti - 739 interventi
    Il ruolo del ministro Cesare Botero venne proposto a Gian Maria Volontè ma questi rifiutò la parte. Luchetti iniziò allora a provinare altri attori (non si dice quali) ma in un secondo momento decise di affidare il ruolo a Moretti, già impegnato nel film come produttore.

    FONTE: Ecce Nanni, Moretti presenta i suoi film su Sky.
  • Discussione Gugly • 20/10/09 17:32
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Cangaceiro ebbe a dire:
    Il ruolo del ministro Cesare Botero venne proposto a Gian Maria Volontè ma questi rifiutò la parte.
    Luchetti iniziò provinare altri attori (non si dice quali), ma in un secondo momento decise di affidare il ruolo a Moretti, già impegnato nel film come produttore.

    FONTE: Ecce Nanni, Moretti presenta i suoi film su Sky.


    Gian Maria Volontè? Questa non la sapevo, certo sarebbe stato un evento.
  • Curiosità Alex1988 • 26/04/18 14:59
    Fotocopista - 23 interventi
    Moretti chiese anche a Paolo Villaggio di interpretare un ruolo nel film. Ma Villaggio, in quel momento, essendo sotto contratto con Cecchi Gori, fu costretto a rifiutare.

    Fonte: Wikipedia
  • Discussione Alex75 • 29/04/20 16:28
    Call center Davinotti - 710 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Cangaceiro ebbe a dire:
    Il ruolo del ministro Cesare Botero venne proposto a Gian Maria Volontè ma questi rifiutò la parte.
    Luchetti iniziò provinare altri attori (non si dice quali), ma in un secondo momento decise di affidare il ruolo a Moretti, già impegnato nel film come produttore.

    FONTE: Ecce Nanni, Moretti presenta i suoi film su Sky.


    Gian Maria Volontè? Questa non la sapevo, certo sarebbe stato un evento.


    Indubbiamente sarebbe stato un ruolo nelle sue potenti corde. Però dal suo rifiuto è uscita quella che secondo me è la migliore prova da attore di Nanni Moretti.
  • Curiosità Buiomega71 • 23/09/21 19:16
    Consigliere - 27174 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (domenica 4 ottobre 1992) di Il portaborse.

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images58/portaborse.jpg[/img]
  • Curiosità Reeves • 24/10/23 09:45
    Contratto a progetto - 801 interventi
    Mario Orfini, all'epoca direttore della Titanus afferma di aver letto la sceneggiatura in cui il ruolo principale era affidato a Flavio Bucci, di aver convocato Nanni Moretti e il produttore Barbagallo e di aver detto loro che a suo parere il ruolo era per Nanni stesso. Lui all'inizio si oppose ("Sono simpatico, questo è un personaggio negativo"), poi ha accettato.

    Fonte: "Per i soldi o per la gloria", edizioni minimum fax