Erotico dignitoso di Gariazzo (regista nella sua carriera anche di buone cose). Trama grottesca (si vede che è un film). La protagonista è Florence Guérin, bellissima e molto nuda che si concende in scene anche piuttosto spinte. Da vedere assolutamente per i suoi fan, gli altri lascino perdere. La Brochard era già in fase decadente nel 1987.
Noioso erotico di Gariazzo. La Guérin è splendida (ma nulla come attrice), Marino Masé e Martine Brochard si sforzano, ma la sceneggiatura è esile e i dialoghi pessimi; peccato perché l'idea originale (basata su "Partita a scacchi" di Giacosa) non era affatto malvagia. Ma i suddetti dialoghi e le riprese banali rendono il film difficile da digerire. Per fortuna c'e la Guérin, ma alla fine il fastforward è andato anche su di lei. 82 minuti che paiono un'eternità!
Una partita a scacchi dà il via ad una serie di penitenze, cui Nadine (Florence Guérin) si sottopone con malcelato piacere. Il facoltoso ospite e padrone di casa è circondato da altre due gelosissime donne e scoprirà che la "disinibita" giocatrice nasconde un segreto. La bella presenza della Guérin è l'unica ragione che potrebbe indurre l'incauto curioso a visionare una pellicola tardo-erotica (sulla scia di Profumo, per intenderci). Gariazzo si conferma regista superficiale, sviluppando male una sceneggiatura già di per sè infelice e poco plausibile, prova ne sia la labile memoria di Victor.
MEMORABILE: la scena onirica ambientata su un treno, con la Guérin assalita da uno sconosciuto.
Film appartenente al filone italo-erotico della seconda metà Anni Ottanta. Decisamente uno dei peggiori, vista la breve durata delle pellicola e una lentezza esasperante nello svolgimento della trama. Unico lato positivo: non sono molti i film che trattano di partite a scacchi, anche se l'argomento poteva dare spunto a ben altre idee. Bellissima la Guérin, col suo fascino metà angelico, metà perverso. Irriconoscibile la Brochard.
Volevo dargli due pallini, ma la carica erotica della Guérin gli vale mezzo punto in più. Masè non se la cava male, da dimenticare invece il resto del cast tra decadenti attrici francesi che quasi stonano con la freschezza della Guérin, velo pietoso sui restanti attori. Trama confusa.
Micidiale erotico di Gariazzo, pressoché interamente girato alla nota villa con lesene di Vigna Murata. È ricco di dialoghi incredibili (alcuni sono dei palesi riempitivi) e di lentezze esasperate, che lo rendono noiosissimo. Viene ardimentosamente citato il dramma "Partita a scacchi" di Giacosa! Certo: la Guérin è conturbantissima (ma di profilo non è il massimo: badateci verso la fine). Curioso come Marino Masè, veso la fine della sfida, assomigli sempre di più a Bogart nella fase conclusiva del Caine...
Thriller erotico in cui tra intrecci sentimentali, partita a scacchi dalla posta elevata e colpi scena finti si apprezzano esclusivamente i lauti nudi della Guerin. Sviluppo narrativo tendente al morboso scadente che evidenza una patinatura stucchevole. Protagonista a parte, non memorabile s'intende, il resto del cast appare mummificato.
Una bella fotografa, ospite per lavoro in un villa, viene convinta dal padrone di casa a partecipare a una diabolica partita a scacchi con una posta in gioco assai preziosa. Un giallo/erotico patinato, che ruota attorno alla sensualità della Guérin (nonostante l'impegno, prevale suo malgrado solamente il suo lato estetico adornato della più erotica lingerie possibile). Al di là delle situazioni pretestuose, atte a concedere allo spettatore un lembo di preziosa carne della francese, non c’è nient'altro. Può però bastare, visto il contesto.
Le ambizioni delle ultime derive gariazziane tirano in ballo Il settimo sigillo (la partita a scacchi) e le decadenze postbrassiane massaccesiane (la villa, gli intrighi sentimental/erotici) in un ben poco riuscito fumettone noiosetto e intervallato dai soliti pomposi e terribili dialoghi finto intellettuali. Se la Guèrin fa la Guèrin, più sensuale risulta l'austerità della Brochard (nella scena migliore quando si carezza, in autoreggenti, mentre guarda Guèrin/Masè copulare), vittima pure di uno stupro. Il resto si barcamena tra l'invadenza del sax e le solite pruriginosità.
MEMORABILE: L'omaggio iniziale a Emmanuelle sul treno (PP sulle scarpine della Guèrin); Il piedino sotto il tavolo; Il set fotografico "vanziniano".
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Il 21 aprile la Stormovie rilascerà un cofanetto contenente 3 DVD e altrettanti titoli siglati da Mario Gariazzo.
Se c'è poco da sbavare, poichè dati i film di 3 non se ne fà 1, resta da apprezzare la lodevole iniziativa di proporre anche pellicole destinate all'oblìo.
Oltre a L'attrazione, nel cofanetto saranno inseriti: