Giovane studente di arti marziali riesce a ritrovare la fiducia in se stesso grazie allo spirito guida di Bruce Lee. Simpatica trashata in puro stile anni 80, firmata dall'ottimo regista di Hong Kong C. Yuen; il film è una specie di incrocio tra Karate Kid e Rocky IV, con un giovane e sbarbato Van Damme nel ruolo di un karateka sovietico e una buona colonna sonora. Niente male.
Film super trash che vede un'improbabile ragazzotto ritrovare la fiducia nei propri mezzi grazie non a uno spirito guida qualsiasi ma nientepopodimeno che a Bruce Lee (c'è chi aveva Virgilio e chi aveva Bruce Lee, evidentemente!). Van Damme, qui tirato a lustro, interpreta il cattivone di turno (credo unica volta nella sua carriera) di stampo sovietico.
Il primo film di Jc Van Damme nei panni di un fortissimo combattente russo che sconfigge tutti tranne... un ragazzotto fan di Bruce Lee. A parte la pecca della scelta del protagonista è un buon film sulle arti marziali, con una trama più articolata di ciò che ci si aspetta. Combattimenti finali (ben 4) di ottima caratura.
Il trionfo degli anni '80, in questa pellicola che era un classico delle tv private fino a qualche anno fa. La trama accumula tutti gli stereotipi dei film Usa del periodo, da Karate Kid a Rocky IV, di cui riprende anche il tema anti-sovietico tanto caro agli americani. Se si riesce a sorpassare la tamarraggine, è però un classico dei film di kickboxing ed arti marziali moderni, tra l'altro coadiuvato da ottimi combattimenti. Spicca Van Damme in un raro ruolo da villain alla Ivan Drago. Peccato per il doppiaggio italiano, decisamente ignobile.
MEMORABILE: Sicuramente l'apparizione dello spirito di Bruce Lee!
È raro vedere qualcosa di altrettanto debole, anche in un genere non certo alato come questo. Un prodotto a dir poco artigianale con una storia demenziale, nientemeno che il fantasma di Bruce Lee che aiuta un ragazzino karateka in cerca di rivalsa. Da antologia la festa di Kelly con le ragazze che si bagnano in piscina in pieno inverno. Menzione speciale per il grassone (interpretato da Kent Lipham, morto a soli 46 anni), che si rivela una delle macchiette più odiose della storia del cinema.
Copiato da Karate Kid: il ragazzino che si trasferisce, i bulli, il dojo e al posto di Pat Morita... il fantasma di Bruce Lee! Anche la ragazzina contesa ricorda un po' troppo la bionda del sudetto film. C'è poi una specie di Ivan Drago interpretato da Jean Claude Van Damme che recita la parte migliore inscenando un epico combattimento che segue delle particolarissime regole (sleale al 100%). Ciò nonostante è un buon film: il cast è azzeccato in pieno, le scene di combattimento sono ottime, il finale da urlo.
MEMORABILE: Il presentatore della "mafia" dà uno spintone a quello ufficiale; Van Damme con un calcione fa volare via l'arbitro e le relative regole.
Giovane fan del karate cerca di salvare la palestra locale affrontando lo spietato russo Van Damme! Pellicola che unisce il filone delle arti marziali con quello dei teen movie anni '80: c'è la love story con la ragazzetta, i bulli che imperversano e naturalmente la colonna sonora del periodo. Vette di trash sopraffino si raggiungono con l'apparizione dello spirito di Bruce Lee che fa da sensei al protagonista. Considerato un cult tra gli appassionati del genere, intrattiene e diverte a dovere anche grazie all'effetto nostalgico.
Sicuramente nulla di eccezionale, ma l'atmosfera Anni 80 che si respira è fantastica. La trama è già vista, ricorda molto quella di Karate Kid, ma nonostante questo non ci si annoia. Il giovanissimo Van Damme nella parte dello scorrettissimo russo non delude così come non deludono i vari combattimenti. Nulla di particolare, ma l'effetto nostalgia è forte. Almeno una visione la merita.
Trovare un co-protagonista sovrappeso che per una volta nella storia del cinema bullizza invece di essere bullizzato, è forse una piccola rivoluzione; e se poi aggiungiamo un giovanissimo clone di Michael Jackson e musiche da videogioco allora una flebile patina di nostalgia ci avvolge. Ma è tutto il resto che risulta patetico, a partire dallo scimmiottamento del primo Karate kid, con le situazioni seriose che volgono al tragicomico per continuare con elementi ridicoli coronati dalla stancante e abusata retorica dei film d'arti marziali.
Film molto modesto sul kickboxing pensato per un pubblico adolescenziale; va ricordato solo per essere il primo in cui Van Damme ha un ruolo di rilievo. La storia è scopiazzata, la sceneggiatura elementare e anche nei combattimenti, pezzo forte del film, il livello è molto basso (i peli sul petto non si possono guardare...). La recitazione dei protagonisti lascia alquanto a desiderare, eccezion fatta per il coreano Tai Chung Kim nel ruolo del fantasma di Bruce Lee, che aveva già vestito i panni del Piccolo Drago al cinema. Trascurabile.
MEMORABILE: Il ballo lento per far "pomiciare" l'amico: più anni '80 di così si muore.
Corey Yuen HA DIRETTO ANCHE...
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MusicheTomastich • 8/07/11 14:32 Call center Davinotti - 117 interventi
il main theme di questo "debutto da cattivo" per Van Damme vedeva all'opera una coppia alquanto particolare ed inedita: Kevin Chalfant & Joe Satriani. Il brano si chiamava Hold on to the vision (e veniva lanciato alla fine dell'ultimo combattimento):
Alcuni degli attori presenti in questo film erano lottatori veri:
Uno è Peter (il lottatore nero), vero nome Pete Cunnigham.
L'altro è il famoso Kim Tai Chung, presente nell'ultimo film di Bruce Lee (lo sostituisce nelle ultime scene data la morte dell'attore) e in "Game of Death II", dove interpreta il fratello minore di Lee.
In questo film, come ne L'ultimo combattimento di Chen, il nome dell'attore coreano Kim Tai-chung è scritto Tai Chung Kim, anteponendo il cognome al nome. Il nome è scritto correttamente invece nel film L'ultima sfida di Bruce Lee.
Chiederei gentilmente a chi di dovere di uniformare le dizioni così da facilitare la ricerca all'interno del database, altrimenti sembrano due attori diversi.
DiscussioneZender • 14/02/19 20:08 Capo scrivano - 48839 interventi
Sì Pessoa, questa volta lo faccio, ma ti avverto che per i nomi orientali il database non funziona, come ho ripetuto spesso. Ci sono mille modi di scriverli, prima nome e cognome poi stesso ordine ma lettere diverse, trattini ecc. Quindi ho già detto che dobbiamo rassegnarci, non li correggo.
Ok grazie Zender, adesso lo so, non intervengo più a riguardo.
Io comunque, come avrai ben capito, non dicevo per me...
DiscussioneZender • 15/02/19 07:45 Capo scrivano - 48839 interventi
Ma no figurati, purtroppo è una vecchia questione dovuta al fatto che Imdb inverte i nomi. A sapere che però non esiste una fonte unitaria dall'altra parte era da invertire i nomi come Imdb e fine.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (lunedì 3 febbraio 1992) di Kickboxers-Vendetta personale:
Sia nel doppiaggio inglese che in quello italiano il personaggio interpretato da Jean-Claude Van Damme è annunciato come "Ivan Kraschinsky" al minuto 79 circa, nei titoli di coda però credo per un errore cambia incredibilmente nome diventando "Karl Brezdin", nessun personaggio del film ha questo nome.