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Titolo originale: Jallikattu
Anno: 2019
Genere: animali assassini (colore)
Regia: Lijo Jose Pellissery
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/08/21 DAL BENEMERITO DANIELA
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In un villaggio in mezzo alla giungla, un bufalo in procinto di essere macellato per un banchetto riesce a fuggire, scatenando la caccia da parte dei paesani... Sorprendente film indiano che può essere fatto rientrare nel genere "animali assassini" solo premettendo che qui, a fronte di un essere di palese valenza metaforica, gli animali assassini sono gli uomini, una massa indistinta vociante in cui dominano i più bassi istinti. Una rappresentazione viscerale della follia umana che stordisce, accompagnata da una ost tribale ossessiva e culminante in un epilogo di rara potenza. Bello.
MEMORABILE: La caccia notturna tra gli alberi con le la landerne; Nel finale, la piramide umana.
La fuga di un bufalo impazzito in un piccolo villaggio dell'India meridionale mette in agitazione la comunità, che improvvisa una caccia all'animale con esiti disastrosi. Non pochi film si sono preposti l'obiettivo di dipingere la bestialità dell'essere umano, ma Pellissery ha il merito di rifiutare un approccio convenzionale all'argomento, pure col rischio di esagerare coi subplot, talvolta dispersivi e caotici, nel corso della prima metà. A ogni modo il tutto è propedeutico a un finale di straordinaria potenza visiva. Sorprendente il montaggio (sonoro compreso) e regia solidissima.
MEMORABILE: La routine paesana scandita dalla colonna sonora ticchettante; La ripresa dall'alto della folla con le fiaccole che si divide; Gli uomini primitivi.
Sbrigliata la bestia che da macellata si fa macellaia, sbrigliata la corale e tarantolata bestialità-avidità umana. E sbrigliato anche l'imbufalirsi del cinema tutto sincopi e tiro al funambolismo, maldisposto a farsi prendere per le corna d'ariete estetico che ebbro di topomimesi sfonda i battenti ringzorbackiani fatto di cocainherzog. Tutto tanto bello e ammirevole quanto sciaguratamente subalterno al più inconcludente e indifferenziato subplottismo smorzattenzione e attizzasbadigli. Essenzializzato a mediometraggio di tre quarti d'ora ne avrebbe guadagnato in centuplicata potenza.
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- Ragazzi, credetemi: appena finito di vedere questo film, avrete voglia di farvi una doccia, tanto fa sentire sudati, sporchi, appiccicosi. Visto d'un fiato, con una crescente sensazione di disagio e sentimenti contrastanti - troppo cattiva la visione che offre dei nostri simili - poi arriva il "mucchio" nel finale ed allora non ci sono storie: questo se non è un capolavoro assoluto, ci si avvicina parecchio.
Ovviamente consigliato anche a chi come la sottoscritta non è un fan del cinema indiano. - Interessante. È visibile in streaming ?
- Galbo ebbe a dire:
Interessante. È visibile in streaming ?
Si trova gratuitamente su Amazon Prime Video per utenti USA, mentre ancora non è disponibile collegandosi dal nostro paese. - Daniela ebbe a dire:
Ragazzi, credetemi: appena finito di vedere questo film, avrete voglia di farvi una doccia, tanto fa sentire sudati, sporchi, appiccicosi. Visto d'un fiato, con una crescente sensazione di disagio e sentimenti contrastanti - troppo cattiva la visione che offre dei nostri simili - poi arriva il "mucchio" nel finale ed allora non ci sono storie: questo se non è un capolavoro assoluto, ci si avvicina parecchio.
Ciao Daniela, anch'io non propendo per il cinema indiano salvo eccezioni, ma da quello che dici, ci farò un pensierino. Grazie per la segnalazione, saluti K.
Ovviamente consigliato anche a chi come la sottoscritta non è un fan del cinema indiano. - è un po' che ce l'ho ma purtroppo tra me e il cinema è di nuovo time-out a tempo indeterminato. forse anche meglio perché con questo clima disumano da autocombustione spontanea mi sento già sudato sporco e appiccicoso anche dopo 4 docce gelide al dì.
- Schramm ebbe a dire:
con questo clima disumano da autocombustione spontanea mi sento già sudato sporco e appiccicoso
proprio questa è la sensazione! La mia non era una battuta, mi sono fatta una doccia alle quattro di notte.
