Deciso passo indietro per il seguito di Willard. La storia del bambino mezzo genio che si prende cura dei ratti, istigandoli a uccidere, alla lunga tende a esser ripetitiva, nonché piuttosto noiosa (tutta la parte relativa alla derattizzazione). Anche da un lato prettamente orrorifico vi è ben poco da segnalare, poiché gli attacchi dei topi sono girati senza mai scendere nei particolari più truci. Bravo il protagonista che, malgrado la giovane età, risulta perfettamente spontaneo. Finale strappalacrime.
Il seguito di Willard e i topi di Mann si rifà a un coté decisamente più fiabesco, con un bambino malato che stringe amicizia con un ratto che ritiene capace di "comunicare". Entrambi sono soggetti alienati e il legame si rinsalda di giorno in giorno. In quest'ottica Karlson sferra un attacco all'imperante (già ai tempi) cecità del mondo di fronte a realtà differenti (i topi da bruciare, il bambino da tenere in ovatta...) e lascia da parte l'aspetto prettamente horror della vicenda. Progetto coraggioso ma ugualmente interessante.
Tripudio sorcesco con poco smalto: Karlson, veterano di solido mestiere, è più a suo agio col poliziesco, l'andamento moscio, il tono dimesso, televisivo: in breve, una pizza. Riuscita soltanto, per la generalizzata antipatia del cast, l'idea di convogliare il consenso verso i ratti. La canzone dei titoli di coda fu un successo per Michael Jackson!
Decisamente poco in linea con il predecessore, dal momento che quello era un dramma psicologico a tinte forti e questo sembra più una commedia sdolcinata vagamente dark, davvero povera sul versante orrorifico (si contano pochi attacchi mortali da parte dei ratti, che per tutto il film non fanno altro che sbucare in massa in vari angoli della città spaventando tutti). Poco credibile il rapporto d'amicizia tra il bambino malato e il topo Ben, che risponde squittendo ogni volta che l'altro gli porge una domanda. Tenera la canzone di Jackson.
MEMORABILE: L'inizio del film, che non è altro che il finale di Willard; Il finale "aperto" che cerca di essere il più commovente possibile; La "Canzone di Ben".
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Come avevo ampiamente preventivato, il dvd 30 Holding è davvero modesto. Partiamo dal video: uno squallido 4:3 interlacciato equiparabile ad una vhs (e nemmeno delle migliori), ma che tuttavia si lascia guardare. La compressione è decisamente elevata, e nelle scene con minor luce, si fatica a capire ciò che avviene nel film. Per quanto riguarda l'audio, troviamo il doppiaggio originale in Inglese e quello Italiano (d'epoca, e dunque estremamente professionale), che pur avendo un importante fruscio in sottofondo, lo si riesce ad ascoltare senza troppi patemi. I sottotitoli son presenti e son due: quelli per non udenti e quelli forzati, nelle brevi parti prive di doppiaggio italiano. Lo spartano menù ci consente di scegliere i capitoli e la lingua con la quale si vuol fruire la pellicola. La durata complessiva è pari a 88' 50''. Ulteriore nota di demerito arriva dalla locandina, malamente creata ad hoc: ma non era meglio lasciare il poster italiano dell'epoca ?
Riporto qui quello che scrissi quando ho saputo dell'uscita del film in dvd:
Volevo annunciare la notiziona! Siccome non c'è la scheda davinottica lo metto qui.
Il 25 settembre 2013 uscirà in dvd (per la 30 Holding) il sequel di Willard e i topi, ovvero L'ultima carica di Ben ( o conosciuto anche come Ben)
Mai editato da noi in vhs, e scomparso nei meandri dell'oblio, dopo parche messe in onda televisive nei primi anni '80.
Ricordo solo il bimbetto malato e la sua amicizia (che sfociava nel patetico) con il ratto superintelligente Ben, quando lo metteva sui modellini delle carrozze del trenino elettrico per giocare, e il finale nelle fogne, dove il ragazzino faceva di tutto per proteggere Ben
C'è pure una canzone cantata da un imberbe Michael Jackson
Acquisto obbligato di un semi-cult poco conosciuto, che pareva dissipato e perduto...
Grande Buio, il flano di Tv Sorrisi è spettacolare!
Avevo rimosso il passaggio su Italia 1.
Continua con queste esposizioni (Zender permettendo), davvero utilissime anche ai fini filologici cui sono da sempre legato a doppio filo.
Mco ebbe a dire: Grande Buio, il flano di Tv Sorrisi è spettacolare!
Avevo rimosso il passaggio su Italia 1.
Continua con queste esposizioni (Zender permettendo), davvero utilissime anche ai fini filologici cui sono da sempre legato a doppio filo.
Grazie, Mco...Se Zender permette, io continuo :) Ne avrò 6000 di stè flanetti (e di tutti i generi)
Erano la mia passione adolescenziale, al posto delle figurine coi calciatori :)
Zender ebbe a dire: Sì certo, anche se ripeto, scegli i più rari, i migliori... Tutti e 5000 no o facciamo prima a comprarci le annate intere di Sorrisi.
Certo, i più rari...Ma fai conto che ho cominciato la collezione nel 1982 (alcuni sono davvero rovinati e ritagliati malissimo, quindi non posso metterli). Indi per cui comprendono le annate dal 1982 fino al 1989 (almeno quelle più rare)
Certo, poi evito le annate più recenti (1990 in sù)