Uno dei due film diretti dallo sceneggiatore Piero Tellini. È un musicarello ante litteram che tende al melodramma, immerso nell'atmosfera realista di una Roma popolare e borgatara con personaggi pasoliniani che si "arrangiano" e che sono sempre sul filo della legge. Il film ha una trama esile e convenzionale e racconta i fatti del bellimbusto Turi che si fidanza con una ragazza solo per crearsi un alibi e non finire in galera. Formalmente ben girato, sceneggiato da Scola e Zavattini, non convince fino in fondo. Modugno canta i suoi successi.
Divisa tra film musicale e dramma, l'opera di Piero Tellini sfrutta il successo dell'omonimo brano sanremese del 1958. Ovviamente il perno è Domenico Modugno: in lui c'è il peso del personaggio, che un po' come nella sua vita artistica si divide tra istrionismo e malinconia. La bellezza di Roma in bianco e nero e gli altisonanti nomi del cinema di allora concorrono certamente a rendere la pellicola quantomeno accettabile sotto il profilo della messa in scena, mentre la vicenda in sé, usufruendo di collaudati espedienti, è ben poca cosa.
Coinvolto come "palo" nel tentativo di furto in un appartamento, il bellinbusto Turi per evitare l'arresto s'inventa l'innamoramento per un'ingenua domestica... Proto-musicarello di qualità superiore alla media: la trama è utilizzata come pretesto per inserire canzoni di successo, ma la messa in scena si inserisce nel genere neorealista per la descrizione di una Roma borgatara ben resa da Di Venanzo in un morbido bn. Anche la sceneggiatura, firmata da Scola e Zavattini oltre che da Tellini , è un poco più articolata rispetto ai più banali musicarelli che dilagheranno nel periodo successivo.
MEMORABILE: La "dimostrazione" dell'imbroglione, con Turi che finge di non aver visto nulla; La resa dei conti con gli ex complici
Musicarello mischiato al drammone e a qualche leggera spruzzata di neorealismo, questo interpretato da un bravo Domenico Modugno, fresco vincitore del Festival di Sanremo. La trama semplice e ben costruita è in linea con le aspettative che si hanno per un film del genere e dell'epoca in cui è stato girato, ma resta tutto sommato uno spettacolo godibile (se non si hanno grosse pretese). Cast ben assortito, bravi Garrone e Taranto, bellissima la Ralli.
Uno dei primi musicarelli moderni, reso quasi obbligatorio dal successo planetario della title track. La parte musicale, seppur molto presente, non si interseca con la storia, forse un po' banale ma non insulsa, che brilla di luce propria e trova anche qualche momento da incorniciare. Cast interessante con De Sica che stende tutti azzeccando tutti i mezzi toni dal comico al drammatico in un personaggio a lui congeniale. La regia di Tellini è corretta ma non memorabile, in linea con la pellicola che tutto sommato è ampiamente guardabile, soprattutto se siete appassionati del genere.
MEMORABILE: Il bambino che non aveva mai visto il mare; L'elicottero in città in una strada nemmeno tanto grande.
Elisabetta Velinska HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Fra le tante canzoni interpretate nel film da Modugno (molte delle quali in dialetto siciliano), troviamo anche un celebre pezzo popolare in vernacolo pugliese: "Abbasce alla marina", portato poi al successo da Tony Santagata e spesso attribuito erroneamente a quest'ultimo. La canzone rappresenta uno dei pochissimi casi (se non l'unico) in cui Modugno canta nel suo dialetto "originale", dal momento che l'artista è nato e cresciuto a Polignano a Mare (BA) e non in Sicilia come molti ritengono. Lo stesso cantautore affermò in qualche intervista di essere siciliano perché "costretto da dirigenti della RAI per questioni di immagine", come ebbe in seguito a dichiarare, ma restò sempre molto attaccato alla sua terra natale e alle sue tradizioni.