Vaga imitazione di American gigolò di Paul Schrader, con Richard Gere. Grassia è anche interprete di questo filmaccio fatto con due soldi, con le solite location care a Grassia, con le sue solite attrici feticcio (una fra tutte Daniela Chicco). La storia di uno gigolò "de noantri", che cerca di fare il salto di qualità entrando nell' "agenzia" della bionda Eleonora Vallone. Tutto cucinato alla buona con scadentissime scene erotiche. Farnesi è nel ruolo come i cavoli a merenda.
Prima di riciclarsi nelle fiction a Farnesi toccò recitare in questa specie di filmetto fatto per metà da una collezione di copule con attrici non bellissime (la Vallone per metà film è truccata malissimo e una delle clienti di Farnesi ha dei fianchi enormi) e per metà da un intreccio giallo di disarmante povertà e semplicità. Incredibile come questo dovesse essere nella mente di Grassia un rifacimento all'italiana di American gigolo!
Mediocre erotico firmato dal buon Grassia. Farnesi, a parte la bellezza, non ha nulla, idem per la compagna, scadenti gli altri attori. Trama banale, con un finale incredibile da "se non lo vedi non ci credi". Genuinamente italiano. Brutto ma un'occhiatina la si può dare.
Ultimo erotico di Ninì Grassia, e vede tra i protagonisti il futuro divetto della fiction tv Roberto Farnesi (sempre meglio di uno Zequila...), tra location poverelle, trama abbozzata ed attori terribili; le scene erotiche sono poco spente e monotone (Farnesi inzia a scatenarsi appena parte la musichetta!) e la colonna sonora è riciclata da La puritana dello stesso Grassia. Vorrebbe fare il verso ad American gigolò, in realtà fa una pernacchia agli spettatori. Il finale è imperdibile.
Incredibile filmetto di Grassia. Imitazione poveristica di American gigolo, lascia basiti per svariati motivi. Probabilmente è l'unico film al mondo nel quale il colpevole viene azzeccato dal 100% degli spettatori (sì, perché la vicenda para-erotica a un certo punto si fa pure gialla). Al di là del doppiaggio, terrificante in ogni momento, se dopo dieci minuti vi viene da dire che Eleonora Vallone è una pessima attrice (a proposito: ma non c'era un truccatore?) aspettate di vedere le altre...
Pessimo. Sia per quanto riguarda la storia, sia per quanto riguarda i cosiddetti momenti erotici, che sono girati e interpretati proprio male. Ninì Grassia qui finalmente al suo ultimo erotico, è stato un regista che onestamente ha fatto meglio con Nino D'Angelo.
Spin-off all'italiana di American gigolo, probabilmente ispirato dalla somiglianza di Farnesi con Richard Gere; pur nei limiti dell'inesperienza l'attore se la cava, visto anche il tenore bassissimo del resto del cast. Le scene soft-core sono risibili, ma per fortuna non eccessivamente insistite; la parte gialla della vicenda è minimale, ma porta a una soluzione tutto sommato bizzarra. Se si riesce a passar sopra alla povertà del film, risulta meglio di altri lavori del regista (tipo l'orripilante Una vita da sballo), seppur modestissimo.
MEMORABILE: La scoperta del killer grazie a un risotto (!); L'assurda scena finale.
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MusichePanza • 25/01/15 18:08 Contratto a progetto - 5248 interventi
Il tema dei titoli di testa che risentiamo molte volte nel resto del film è lo stesso del coevo La puritana (1989), brano firmato da Grassia e Tamburelli.
DiscussioneZender • 15/12/16 08:13 Capo scrivano - 48957 interventi
Non capisco Daidae, i titoli nel forum son sempre stati minuscoli... E non capisco perché la G dovrebbe essere maiuscola, gigolò è un nome comune, non un nome proprio...
Zender ebbe a dire: Non capisco Daidae, i titoli nel forum son sempre stati minuscoli... E non capisco perché la G dovrebbe essere maiuscola, gigolò è un nome comune, non un nome proprio... Lo so.
Però nel vhs è riportato in maiuscolo.
Comunque vedrei meglio
Italian gigolò
o al massimo
Italian Gigolò
anche se non corretto
Mi riferivo a questo titolo
Prima avevo impostato male il messaggio,mi riferivo alla pagina principale(come da foto) e al titolo che è stranamente in maiuscolo mentre lo vedrei bene(pignoleria con l'ordine) come "ITALIAN GIGOLÒ"
con la "Ò" invece della "ò"
DiscussioneZender • 16/12/16 07:59 Capo scrivano - 48957 interventi
Allora: i titoli, al di là di come scrivono le maiuscole nelle locandine (fanno tutti quel che vogliono, lì), vanno scritti con la maiuscola solo nella lettera iniziale. Nella scheda nostra i titoli vengono automaticammente trasformati in tuttomaiuscolo ma c'è da sempre un problema colle accentate, che restano così come vedi; quindi non c'è niente di irregolare, diciamo.
Zender ebbe a dire: Allora: i titoli, al di là di come scrivono le maiuscole nelle locandine (fanno tutti quel che vogliono, lì), vanno scritti con la maiuscola solo nella lettera iniziale. Nella scheda nostra i titoli vengono automaticammente trasformati in tuttomaiuscolo ma c'è da sempre un problema colle accentate, che restano così come vedi; quindi non c'è niente di irregolare, diciamo. Ho capito.