Il sapore del sangue - Film (1998)

Il sapore del sangue

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Tutti i commenti e le recensioni di Il sapore del sangue

TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/12/13 DAL BENEMERITO GIACOMOVIE
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Giacomovie 24/12/13 13:14 - 1412 commenti

I gusti di Giacomovie

La trama non è scontata ma inquieterebbe di più a raccontarla che a vederla messa in scena, in quanto i momenti più duri vengono alleggeriti (spesso con piacevoli musiche) e il film diventa un simpatico thrillerino col sorriso sulle labbra. Il titolo italiano è riferito a una scena in cui Vaughn assaggia il suo sangue dopo essersi inciso volutamente un dito. Un Vaughn che impersona bene il serial killer e si può pensare che sia stato scelto per il ruolo di Norman Bates nello Psycho di Van Sant in seguito a questa interpretazione.

Saintgifts 18/03/14 10:20 - 4098 commenti

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Visto il film, la prima cosa che si pensa di fare è acquistare il CD della soundtrack. Le canzoni scelte, assieme alle luce nel piccolo paese del Montana, al serial killer dalla sciocca risata e dalla parola facile, ma anche a tutti i personaggi e non solo quelli principali (vedi lo sceriffo e il suo vice, gli agenti FBI) e tanti altri piccoli ma ben collaudati ingredienti, fanno di questo thriller-noir con venature ironiche che arrivano a lambire il comico (Tarantino insegna) un film di sicuro intrattenimento, che tiene svegli fino alla fine.

Buiomega71 28/09/19 01:03 - 3122 commenti

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Scoppiettante e perfido noir dai sapori coeniani e intinto nell'humor più macabro. Una sarabanda elettrizzante di eventi (già dall'incipit con l'amico cornuto che si spara) dai risvolti imprevedibili e tumultuosi. Dal ripescaggio del corpo nel lago sulle note del banjo boormaniano alla scena clou di Alien mista a Lassie e a riprese porno casalinghe, dalla ragazza uccisa sul materasso ad acqua agli straordinari pezzi musicali sparati a tutto volume (e Elvis in sottofondo per il modus operandi del serial killer cowboy con l'ossessione per i coltelli). Cinicamente spassosissimo.
MEMORABILE: La risatina nevrotica di Vaughn; La beffa finale; La stanza di Amanda ridotta a mattatoio; La puzza del cadavere; La poliziotta abbordata al bar.

Daniela 9/12/20 15:45 - 13319 commenti

I gusti di Daniela

Clay sarà anche un bravo ragazzo, come sostiene lo sceriffo del paesino in cui vive, ma non sa scegliersi gli amici: il primo si uccide sotto i suoi occhi cercando di far ricadere su di lui la colpa, il secondo è un pericoloso psicopatico... Thriller con forti venature da commedia nera in cui i personaggi contano più della trama. A spiccare è soprattutto Vaughn; il suo Lester con cappello da cowboy sempre in testa riesce ad essere seducente ed inquietare nello stesso tempo. Funzionale ma più in ombra Phoenix a cui spetta il ruolo del bischero della situazione. Serie B molto godibile.
MEMORABILE: Le risatine sciocche di Lester; Lester in boxer azzurri e cappello da cowboy; Alien vs Lassie.

Kinodrop 4/03/21 19:08 - 3445 commenti

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In un luminoso paesino del Montana, Clay si trova ad affrontare il suo periodo nero: il suicidio dell'amico, le voglie della vedova in calore e incontri pericolosi che gli daranno tanto filo da torcere. Un thriller dall'andamento semiserio, molto costruito per divertire (comprese le scene dei crimini) che ben sfrutta il contrasto tra l'umbratile e timido Clay (Phoenix) e l'esuberante vitalità del "cowboy" (Vaughn) troppo amico per esser vero. Gran parte della riuscita e della simpatia è data dall'eclettica colonna sonora che distoglie dalle malefatte e lascia sereni. Cast azzeccato.
MEMORABILE: Il cadavere nel lago; Il poliziotto "narcolessico"; Le risatine di Lester; La scena finale.

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  • Discussione Buiomega71 • 28/09/19 09:57
    Consigliere - 27279 interventi
    Elettrizzante, spassosissimo, tumultuoso e genialoide noir con innesti di squisito humor macabro che non lascia un attimo di respiro.

    Dalle parti dei fratelli Coen (non per nulla nel cinema dove si proiettano Gli spietati eastwoodiani fa capolino il manifesto di Fargo nei prossimamente), con spizzichi twinpeaksiani come se fossero rivisti da Tarantino o da Oliver Stone (mi veniva in mente spesso U-Turn), con una ben poco larvata simbiosi vittima innocente/serial killer non dissimile da quella di The Hitcher.

    Già dall'inizio con l'amico cornuto di Phoenix che si spara, dopo aver giocato al tiro a segno con le bottiglie, il film carbura subito a coinvolgere per poi non mollare più la presa in una serie di eventi turbolenti e di situazioni impetuose, deliranti, folli, violente che lambiscono il grottesco e il cinismo più ludico senza scadere mai nella commedia fine a se stessa.

    Un corpo di donna ripescato nel lago dagli odori nauseanti e maleodoranti, con accompagnamento del banjo boormaniano, una momento d'amore sul materasso ad acqua interroto a colpi di pistola, il modus operandi del serial killer prima di agire, ossessionato dai coltelli da cucina, con sottofondo Elvis sparato a tutto volume prima della mattanza sulla sua vittima (con taglietto di "prova" che giustifica il titolo italiano), la stanza da letto di Amanda ridotta a mattatoio e la cinefilia di Dobkin ( o come le chiama Il Morandini "perversioni cinefiliache") che esplode nella stanza del motel, tra Lassie in tv e la sequenza clou di Alien, interrotta sul più bello dal filmino pornografico casalingo compromettente, la poliziotta dell'FBI abbordata al bar, la risatina scema e isterica di Vaughn e i sui dialoghi deliranti sino a quel gran finale beffardo sulle note di Everybody's Talkin'

    Il talento di Dobkin mozza il fiato e travolge come un treno in corsa (peccato, che poi, si sia dedicato a sciape commediole) risultando una delle promesse non mantenute degli anni 90, che riesce con abilità e gran ritmo a mischiare il pulp con il noir, il crime movie con la commedia nera, il thriller con spizzichi horror (la resa dei conti notturna sul molo, la poliziotta nel bosco di notte, i cadaveri nella morgue) stando sempre in bilico e rincarando la dose con scoppiettanti dialoghi.

    Bellissimi scorci della provincia americana, gran fotografia di Eric Edwards e straordinari pezzi nella colonna sonora.

    Georgina Cates misto di psicopatia muliebre e ninfomania (e insopettabile collezionista di film registrati su vhs), Vaughn fa le prove per il remake di Psycho, cowboy serial killer misogino con l'hobby di fare a fette le sue partner, Scott Wilson sceriffo coeniano di grande esperienza e Phoenix già sugli scudi, vittima sacrificale inghiottito dai piani criminosi dall'amico, dalla moglie dell'amico e dal midnight cowboy assassino.

    I fratelli Scott (con la loro Scott Free) producono col sorriso sulle labbra, scovando un talento come Dobkin e facendole omaggiare Alien prendendolo un pò in giro.

    Per il sottoscritto uno dei migliori film di fine anni 90, tanto vorticoso e trascinante quanto passato (quasi) ingiustamente e colpevolmente inosservato (da noi fu confinato al cinema in un'invisibile uscita estiva e che, per ora, non ha nemmeno goduto di una distribuzione in dvd).

    E lo ammetto, era da un sacco di tempo che non mi divertivo così vedendo un film.

    Assolutamente da recuperare.
    Ultima modifica: 29/09/19 23:19 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 28/09/19 10:18
    Consigliere - 27279 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Medusa

    Edizione: novembre 2000

    Durata effettiva: 1h, 44m e 13s

    Ultima modifica: 28/09/19 13:31 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 29/09/19 21:49
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Di Dobkin recupera pure The judge; anche io ho un bel ricordo di tale film.