Il magnifico avventuriero - Film (1963)

Non una biografia su Benvenuto Cellini, bensì un ordinario cappa e spada in cui il celeberrimo orafo e scultore, tra una rissa e un’altra – in effetti secondo le fonti storiche era un tipo manesco – lavora alle sue opere, corteggia donne e prende parte alla difesa di Castel Sant’Angelo dai Lanzichenecchi. Freda qui non brilla per inventiva registica, limitandosi ad impastare avventura e humour e lasciando che al film pensino i costumi d’epoca e le scene di lotta supervisionate dal maestro d’armi Goffredo Unger.

Il rissoso avventuriero Benvenuto Cellini non fu solo scultore e orafo sopraffino, ma prese parte anche alla difesa di Castel Sant’Angelo dall’assalto dei Lanzichenecchi. Freda confeziona con l’usuale, artigiana esperienza, un film che sa intrattenere, sebbene nella seconda parte il ritmo si pieghi a una certa convenzionalità espressiva, piuttosto vuota e noiosa. L’ultimissima scena con la gestazione del celebre Perseo riesce a restituire qualche guizzo di interesse.