Per chi ama tigri e leoni ROAR è una vera manna: non si erano mai viste riprese tanto spettacolari e autentiche. Sul set (siamo tra Tanzania e Kenya) si aggirano decine di belve ammaestrate che saltano addosso all'uomo giocandoci insieme come tanti enormi cuccioloni. La regia di Noel Marshall esalta il tutto muovendosi con grande padronanza, insinuandosi tra tigri e leoni con abbondanza di primi piani, seguendone i passi e trovando spesso l'inquadratura migliore in grado di valorizzare la bellezza e la morbida impetuosità degli animali in scena (ci sono anche giaguari, pantere, elefanti, giraffe...). A questo punto è chiaro che la trama è assolutamente secondaria,...Leggi tutto un mero pretesto per mantenere i veri protagonisti del film quanto più in scena possibile. Così ci si inventa che il grande ammaestratore se ne sia fuggito in Africa e che la moglie (Tippi Hedren) e la figlia (la giovane Melanie Griffith, figlia della Hedren anche nella vita) lo raggiungano finendogli in casa tra le belve proprio durante la sua assenza. Tigri e leoni affollano la casa nel verde come giganteschi peluche in movimento, innocui ma innegabilmente terrorizzanti. E c'è chi li vuol uccidere, lì nei pressi: cacciatori insensibili destinati a una prevedibile fine. Il film non è solo spettacolare ma, come esige la tradizione del cinema per ragazzi, sa anche essere divertente e tenero (vedere i tanti cuccioli per capire). Un po' ripetitivo e monatematico, ecco…
Questo è un film adatto per tutta la famiglia e soprattutto per i più piccini. Tante belve feroci ammaestrate che vivono tutte assieme in una specie di fattoria nella savana. Trattasi quasi più di un documentario d'avventura, con un gran finale che vede lo scontro tra le due belve dominanti divise dal protagonista. Da vedere.
Documentario camuffato da film, dove gli animali sono i protagonisti assoluti e gli umani (soprattutto la sprovveduta famiglia che fa un’improvvisata) sembrano giocattoli nelle loro zampe. La prima parte risulta godibile. E’ infatti uno spasso vedere i poveretti che fuggono dai leoni (in realtà abbastanza mansueti e abituati all’uomo), che li inseguono ovunque, riuscendo sempre a trovarli. Un elefante poi, contribuirà a rincarare la dose. Ma non ci sono solo leoni giocherelloni. Poco per volta però si perde un po' d’interesse, ma nel complesso non è male e un'occhiata la merita.
MEMORABILE: Il ragazzo si immerge in un barile pieno d'acqua per sfuggire ai leoni. Da sotto vede le loro lingue che entrano nell'acqua (erano molto assetati).
Definito, a ragione, come "il lato morbido dell'eco-vengeance", in quanto a ben vedere di violenza animale ve n'è poca e solamente contro chi lo merita (i terribili cacciatori che vogliono smembrare il gruppo di leoni e tigri). Per il resto una bella passerella di animali addomesticati e splendidi che rappresentano il vero cast del film, dove spicca anche Tippi "Gli Uccelli" Hedren. In una serata dove si son proiettati Lo Squalo, Ticks e Anaconda, magari per ultimo si può vedere questo Roar, giusto per rilassarsi prima di riposare.
MEMORABILE: L'elefante che si accanisce contro la barchetta del gruppo in fuga nell'acqua.
In un ranch californiano vengono allevati oltre 100 feroci felini per dimostrare la possibile coesistenza tra uomo e animali. A metà tra la fiction e il documentario, Il grande ruggito è un film difficilmente inquadrabile ma indubbiamente caratterizzato da immagini affascinanti e realistiche anche se l'interesse iniziale tende a sfumare progressivamente a causa della ripetitività delle situazioni.
Moglie e figli vanno in Africa a trovare un etologo sul luogo dove lavora da alcuni anni, un ranch isolato in cui vive circondato da grandi felini trattati come fossero animali domestici... Cinematograficamente nullo, sceneggiato con i piedi (buona parte delle sequenze replicano la stessa situazione), molto discutibile nelle pretese animaliste e dal punto di vista documentario, ma talmente curioso da meritare la visione, non tanto per la fama di essere uno dei film più pericolosi mai girati quanto per l'umorismo involontario del nascondino dentro la casa invasa da decine di leoni.
Film interessante nella sua approssimazione tecnica e nella sua ingenuità. Evidente il low budget, l'impegno però è grande nel tentativo di creare un buon film. A cavallo tra avventura e documentario, a livello narrativo stecca spesso, perché la sceneggiatura è spesso ripetitiva e il montaggio abbastanza confuso e delirante. Ma è una pellicola che possiede buonissime trovate registiche e che non lesina paesaggi stupendi e buona fotografia, nonché un bel messaggio. Con una giovane Melanie Griffith e con Tippy Hedren che ancora una volta si caccia nei guai con degli animali.
La trama è davvero poca cosa e la maggior parte del film è improvvisato e girato catturando le immagini più divertenti o spettacolari dei felini, veri protagonisti; di certo non si sono mai visti tutti questi "gattoni" insieme e l'interazione col cast è sorprendente nonché pericolosa, tanto che le ferite sul set (alcune rimaste "live" nel film) non si contano. Marshall raduna la famiglia, gli unici che hanno accettato di partecipare; certo quando la moglie è la Hedren e la figlia la Griffith, va di lusso. Ottime anche le riprese dell'Africa, per un lavoro unico nel suo genere.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Ha ragione il nostro Davinotti: per un amante dei felini, e in particolare per un adoratore di tigri e leoni come lo sono io, "Il grande ruggito" è davvero uno spasso... Forse non un capolavoro come film in sè, ma "felinamente" gustoso...
Avevo visto uno speciale nel periodo in cui andò in onda questo film-documentario in prima visione, e tra le curiosità ricordo che gli interpreti (non Melanie Griffith) erano realmente i proprietari della grande tenuta e convivevano nella realtà con decine di tigri e leoni...
DiscussioneZender • 30/07/09 17:04 Capo scrivano - 48946 interventi
Ahah, felinamente gustoso mi piace... E adesso capisco anche il tuo avatar, caro Santatecla.
Il film è stato girato dal vero, ed è costato undici anni di lavoro, per abituare gli animali fin da cuccioli a stare con gli esseri umani. Costo complessivo del film 17 milioni di dollari.