Forse l'idea su cui è basato il film è dell'autore degli effetti speciali Doug Beswick. Si potrebbe infatti pensare che Beswick sia partito notando quanto gli riuscisse bene costruire delle viscide zecche giganti e di conseguenza abbia fatto scrivere la sceneggiatura a Brent Friedman in modo che fosse tutta studiata per mostrare il più possibile le sue creaturine (grandi quanto il palmo di una mano). Non sarà andata così ma il risultato, pur senza alcuna pretesa, appare meno sciocco del solito nel tratteggio dei personaggi, per quanto prevedibilissimo. L'idea delle zecche formato gigante, perdipiù arrivate a quella misura a causa di uno strano incrocio tra marijuana e steroidi di cui si sono cibate...Leggi tutto in un'area di fuorilegge, è risibile, però gli effetti speciali, all'insegna di uno splatter sfrenato (non per niente il produttore esecutivo è Brian Yuzna), sono davvero impressionanti. Oltre al solito campionario di deformazioni sottocutanee ci godremo ad esempio la zeccona enorme che spunta dal corpo di un giovane cadavere lacerando la carne in ogni punto (testa compresa) in un tripudio di bava, le larve da cui nascono le zecche (frittellone pulsanti e viscide), attacchi in massa, esplosioni dei mostriciattoli quando toccati dal fuoco e altro ancora. Tony Randel (quello di HELLBOUND, il seguito di HELLRAISER) dirige senza brillare particolarmente ma dimostrando una certa familiarità col genere (simpatiche le soggettive azzurrate da dentro le larve) e rifiutando, per una volta, di mandare al macello i cattivi salvando i buoni (muore pure un cane, in una scena molto forte). Un sano B-movie!
Sulla falsariga di Aracnofobia abbiamo questo film (titolo alternativo Infested) che vede un coltivatore di Marjuana utilizzare un prodotto chimico per accelerare la crescita delle piante. Peccato che assieme a loro anche le zecche che le popolano diventino enormi. Film scarso ma con effetti speciali pregevoli. La nota più rilevante è la presenza nel cast di Alfonso Ribeiro, il Carlton della sit-com "Willy il principe di Bel-Air".
Notevole pellicola, pregna di effetti splatter rivoltanti e ben realizzati, che si inserisce nel filone dell'eco-vengeance. Un intruglio chimico utilizzato come fertilizzante di marijuana ha l'effetto collaterale di potenziare anche le "larve" che alloggiano nelle piante. Uno dei migliori film firmati da Tony Randell (assieme ad Hellraiser 2 ed un capitolo di Amityville) grazie al realismo degli effetti curati da Yancy Calzada ed alla sostenuta dose di violenza. Da non confondersi con l'omonimo corto diretto nel 1999 da Rupert Wyatt.
Film horror poco conosciuto di egregia fattura. L'idea di fare un film sulle zecche non era ancora venuta a nessuno: gli effetti splatter sono dignitosi. Ha forse un finale troppo frettoloso, comunque agli amanti del genere va consigliato. Vedendo questo film mi viene in mente il film Squirm i carnivori venuti dalla savana, dove protagonisti sono degli schifosissimi vermi: o anche Slugs vortice d'orrore (in questo caso i protagonisti erano delle viscide lumache).
Il film gioca le sue carte principali sul piano dell'effetto-disgusto indotto dalle ripugnanti creature e in quel senso funziona benissimo. Qualche "trovata", soprattutto nel finale, è francamente discutibile, però "Ticks" ha dalla sua anche un retrogusto piacevole da vecchio b-movie che lo rende abbastanza gradito agli amatori del genere. La regia, dal punto di vista della costruzione di situazioni visivamente orripilanti, se la cava egregiamente. Ampiamente guardabile e godibile.
Senza cercare chissà quali alte ispirazioni, il film è incentrato unicamente sul viscido spettacolo delle zecche: grandi, piccole, allo stadio larvale o modificate sul corpo del Carlton del Principe di Bel Air, ma sempre e comunque sgocciolanti e sanguinolente. Il resto è puro contorno, con tutte le sue approssimazioni e ingenuità. Il bersaglio, comunque, a livello splatter è centrato. Produce Yuzna e, analizzando sangue e fluidi vari, si vede.
Eco-vengeance senza pretese, tuttavia diretto correttamente e soprattutto dotato di ottimi SPFX "vecchio stile", prima che la CGI diventasse tristemente la norma (con risultati quasi sempre pessimi, specialmente in prodotti di serie B di questo livello). Storia semplice-semplice, con accenni di critica sociale (droga, famiglie disfunzionali) risibili, tuttavia trascurabili in virtù del buon ritmo e di un cast discreto. L'effetto disgusto causato dalle zecche giganti e dai sanguinosi SPFX è assicurato e gli appassionati si divertiranno di sicuro.
Non male questa pellicola con mega zecche vogliose di sangue, ma anche di scorrazzare nel corpo dei poveretti di turno (c'è un pizzico di Alien e persino de La mosca). Ovviamente, le protagoniste principali sono loro, le super zecche, che in un crescendo di famelicità, faranno scempio di esseri umani, tra i quali figurano anche due coltivatori di marijuana più pericolsi delle stesse bestiacce. Discreto ritmo, una buona dose di splatter e attori più o meno passabili fanno sì che lo si possa seguire senza sforzo fino all'azzeccataclismico e simpaticamente esagerato epilogo.
MEMORABILE: Zecca sulla schiena, sulla gamba e in faccia, con esplosione guanciale; Sottopelle; Cane con "problemino" interno; Il morto tarantolato con sorpresona
Tostissimo eco vengeance che si inserisce negli ultimi colpi di coda dell'horror ottantiano. Si parte con un'ambientazione in una specie di sordido laboratorio veramente indimenticabile, come indimenticabile è l'incredibile ceffo di Clint Howard all'opera. Poi i soliti giovinastri in gita a Crystal Lake e quindi lo scatenarsi delle zecche assassine king size affamate come lupi. Effetti speciali da mandare in solluchero gli appassionati, ceffi indimenticabili. Per me un cult assoluto, visto tra l'altro al compianto Dylan Dog festival.
MEMORABILE: Il laboratori; La faccia di Clint Howard che scoppia; La zecca nel cane; La zecca nella gamba; La zecca anabolizzata; La nascita della zecca regina.
Discreto animal horror giovanilistico a base di aracnidi mai propriamente sfruttati dal genere, ossia zecche giganti. Tutti gli ingredienti classici ci sono: cattivi responsabili del macello, sottotesto anti-droga, protagonista che deve affrontare le proprie paure. Non tutto funziona, il semplicismo di base fa talvolta storcere il naso e il body count è basso, ma gli effetti speciali sono ottimi e splatterosi al punto giusto, con una mutazione finale che rimane impressa. Un giovanissimo Seth Green presta il volto al protagonista di stampo nerd.
MEMORABILE: La scena nello studio veterinario; La mutazione finale che vede una zecca di due metri fuoriuscire da un cadavere.
La legge è implacabile: quando il "mostro" è piccino c'è poco da "mostrare"... Il film in questione non fa eccezione: una miriade di zecconi mutanti e la consueta comitiva-carne da macello ad affrontarla: il risultato è inevitabilmente mediocre. Le terribili bestiole e gli effettacci non sono male; manca, però, una vera tensione e i caratteri coinvolti sono scialbi nonché telefonatissimi (il nerd, la bonazza, il redneck). Solo per appassionati.
Dubbio morde dove l'interpretazione duole: è un onesto sottoprodotto di genere, una sciocchezza o un prodotto di micidiale, per quanto grossolana autoironia? Alquanto arduo dare una risposta definitiva, dal momento che vi sono elementi che conducono contemporaneamente alla prima (l'assedio delle zecche giganti), alla seconda (il finale) e alla terza (la figura del coltivatore di marijuana...) risoluzione. Se si sceglie volontariamente di non farsi troppe domande la godibilità ascende a un livello superiore.
Irritante e fiacco film dai tratti cronenberghiani. La trama è volutamente esagerata e ridicola ma scade in cliché da due soldi ed è molto prevedibile. Il ritmo cala in modo esponenziale fino al finale grossolano e dimenticabile. Personaggi piatti, poco coinvolgenti e molto sciocchi. Gli ottimi effetti speciali, qualche gag riuscita e delle belle soluzioni visive non elevano il prodotto dalla mediocrità.
Ultimi goduriosi lampi del cinema tardo ottantiano prima della decadenza. Girato in stato di grazia da Tony Randel, con alla produzione lo Yuzna del periodo d'oro, è una sfrenata sarabanda a base di zecche giganti inferocite ("They bite as a son of bitch") geneticamente modificate da coltivatori illegali di marjuana. Ritmo indiavolato, effetti speciali prostetici della miglior scuola del geniale duo Kurz/Nicotero, teen idioti carne da macello contro feroci rednecks fuori di testa (tra cui spiccano il leggendario Clint Howard e Barry Lynch). Si nota anche un certo sforzo produttivo.
MEMORABILE: Clint Howard con orecchino e dente storto "infestato"; La faccia di Howard che esplode; La zecca nella gamba; L'uscita dal corpo della zecca regina.
Dopo fior di tarantole, termiti, lumache, formiche e blatte, vuoi non offrire una chance di espansionistica contropartita anche alle zecche? Un'innaffiata di steroidi per la cannabis e la Bayer muta: i parassiti XXL (che da succhiasangue verseggiano come pipistrelli) son pronti ad attaccarsi al lavoro di ogni estetista e bodybuilder e a drenare repulsivo spasso in platea. Personaggi e situazioni non sono altro che catapulte per la massima gravità dell'inF/Xtazione (foraggiata da Yuzna e si vede) e pace se la coesione narrativa è snobbata: siamo comunque a rischio guiltick pleasure.
MEMORABILE: L'uomo-zecca!
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Buiomega71 ebbe a dire: Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Notte horror", martedì 26 luglio 1994) di Ticks-Larve di sangue:
lo vidi proprio in quell'occasione e ne ho un ricordo più che buono. è uno dei tanti che amerei rivedere ma non ne trovo mai il modo o il tempo
Pure io lo vidi quella volta. Me lo ricordo bene perchè ero a una cena pallosissima a casa di amici dei miei e trovai il modo di svicolare e piazzarmi davanti alla TV in un'altra stanza haha..
Herrkinski ebbe a dire: Pure io lo vidi quella volta. Me lo ricordo bene perchè ero a una cena pallosissima a casa di amici dei miei e trovai il modo di svicolare e piazzarmi davanti alla TV in un'altra stanza haha..
Grande , Herr, già mi sembra di vederti :D
Io, invece, lo persi in quella notte horror...Recuperandolo, poi, nella vhs della Fox video
L'ho rivisto un paio di anni fa e, per assurdo, l'ho apprezzato di più rispetto alla visione di anni fa....
Se non ricordo male, la prima TV fu la prima assoluta italiana, in quanto non era uscito nè al cinema nè in VHS. Uscì in videocassetta solo un paio di anni dopo la messa in onda.
Pumpkh75 ebbe a dire: L'ho rivisto un paio di anni fa e, per assurdo, l'ho apprezzato di più rispetto alla visione di anni fa....
Se non ricordo male, la prima TV fu la prima assoluta italiana, in quanto non era uscito nè al cinema nè in VHS. Uscì in videocassetta solo un paio di anni dopo la messa in onda.
Sì, esattamente. Infatti lo recuperai dopo la messa in onda su Italia 1, in vhs Fox video (se non ricordo male la vhs usì nel '96)