Dopo la beffa del primo film Popeye Doyle non molla l'osso e continua la caccia all'acerrimo nemico narcotrafficante a Marsiglia. Ma qui il cattivaccio fa valere il fattore-campo e per Doyle si mette molto male... Sequel di un classico, che tiene egregiamente botta nell'improbo confronto, grazie anche alla saggia scelta di affidarsi a un solido professionista come Frankenheimer. Prevedibilmente il film si dipana tutto sul versante action, con ottimi risultati. A tratti durissimo. Da non perdere.
MEMORABILE: L'auto-disintossicazione di Doyle, riempito come una zucca di eroina dai marsigliesi. Brrr...
Seguito del film di Friedkin, del quale non si sentiva la mancanza. Ancor meglio: una volta vìstolo, si accusa pesantemente la sua presenza. La banalissima (già vista mille volte) rivalità fra poliziotti di diverse nazioni miete Gene Hackman come vittima. Lento, non conquistante, con una bella scena finale. Troppo poco.
Brutto sequel del non brillantissimo French Connection, sposta l'azione, o meglio la noia, proprio in Francia e mette Doyle (Hackman) alle prese con problemi di dipendenza da stupefacenti. Un'accettabile prima frazione del film viene affossata dalla parte centrale, di una tediosità senza pari in un film poliziesco. Riprende quota leggermente nel finale, che culmina nell'interminabile e poco coinvolgente inseguimento a piedi. Il problema è arrivare svegli al finale (che sa di liberatorio per lo spettatore). Fortunatamente fine di una serie evitabilissima.
Ritorna il personaggio di "Popeye" Doyle già protagonista del primo grande film di William Friedkin, stavolta in trasferta in Francia (Marsiglia). Il sequel diretto da John Frankenheimer, sebbene meno riuscito del precedente, non è disprezzabile, specie per le buone scene d'azione, mentre più carente appare la caratterizzazione psicologica dei personaggi. Buona l'interpretazione del cast.
Inferiore al primo in quanto materia non più fresca ma interessante sempre grazie ad Hackman e all'ambientazione marsigliese. Cold turkey per Pope Doyle, una buona scelta di comprimari, su tutti Rey (ovviamente) e Fresson. Sfilacciato e meno teso del predecessore, ma un occhio glielo si dà volentieri.
Seguito (solo formale) del bel film di Friedkin. In comune alle due pellicole ci sono alcuni personaggi. La storia ed il risultato finale risultano meno brillanti dell’originale ma la sapiente regia di Frankenheimer si fa sentire, specie nelle notevoli (come al solito dato il regista) scene d’azione. Un seguito più che dignitoso.
Poco in comune con precedente film di Friedkin, se non la presenza dei personaggi interpretati da Hackman e Rey. Qui l'azione si trasferisce a Marsiglia e c'è molto poco dell'azione che caraterizzava il primo epidodio. Praticamente per un'ora e passa succede poco e niente e solo nel finale la pellicola si vivacizza un po'. Per fortuna il cast è di tutto rispetto e la solida mano di Frankenheimer riesce a non rendere troppo tediosa la prima parte. Vedibile, anche se inferiore al già sovrastimato capostipite.
I registi si assomigliano per il cognome, ma quello che l'ha più lungo perde di brutto. A parte la resa dei conti, che dura un fotogramma, di interessante c'è l'intossicazione di eroina e il successivo recupero di Papa Doyle. Per il resto, a parte i viottoli e i quartieri bassi di Marsiglia, è un polpettone indigesto di 100 minuti.
MEMORABILE: Scioccante l'incontro con la vecchia all'hotel Tangeri.
Non all'altezza dell'originale ma comunque godibile, grazie alla felice scelta di affidare la regia all'esperto Frankenheimer e a una durezza a tratti più marcata rispetto al precedente (la lunga parte della disintossicazione). Hackman è grande come sempre, Rey gli tiene testa abbastanza bene. A tratti un po' lento, efficace la parte finale.
Film con diversi punti bassi (terribili i primi 30 minuti) ma che tutto sommato non sfigura affatto. Ovviamente siamo ben lontani dal primo episodio, qualche scena dura e azione col contagocce, ma la sufficienza la prende tutta. Bene il cast, sopratutto Fresson.
La filosofia che c'era dietro al primo film? il gioco dei ruoli, il capovolgimento dell'etica di un'autorità che invece di porsi al di sopra del crimine ne imita (o peggiora) i "metodi". Filosofia qui solo accennata e tra l'altro ignorando in un certo senso l'interrogativo che ci lasciava lo scorso finale. Ora è solo una storia di vendetta, quella di Hackman spedito in Francia per catturare il marsigliese. Popeye Doyle più approfondito, scene d'azione e tensione ancora di qualità, qualche bel momento (la disintossicazione), ma nel complesso il risultato è inferiore.
Un poliziesco che vive di luce riflessa: quella del suo predecessore, rispetto al quale è ovviamente inferiore. Frankenheimer imita lo stile autoriale di Friedkin, ma due ore sono troppe per una trama tutto sommato debole. Nella seconda parte il ritmo migliora e c'è anche qualche buona scena d'azione, ma della carica innovativa del primo film non è rimasto quasi nulla. Ok l'ambientazione marsigliese e il cast: Hackman e Rey non si smentiscono, Fresson (il poliziotto transalpino) si rivela un ottimo acquisto. Finale troppo repentino.
MEMORABILE: Le schermaglie tra Hackman e Fresson; La disintossicazione; La sparatoria al porto e quella che precede il finale.
Troppo simile al predecessore, non aggiunge praticamente nulla di nuovo come meccanismo. Ma nonostante ciò il protagonista, questa "pasta d'uomo", dà ancora una certa soddisfazione con i suoi modi non proprio signorili e il perenne muso ingrugnito. Il ritmo è abbastanza buono, sparatorie e inseguimenti non mancano; e l'ultimo fotogramma è la giusta sintesi del personaggio (senza mezze misure). Non male dopotutto.
MEMORABILE: Dopo averlo già menato per bene: "Se hai mentito, torno e ti riduco una polpetta"; "Spero che tu sappia nuotare!".
Non ai livelli del film di Friedkin, ma comunque un bel poliziesco, teso e avvincente. Questa volta il campo d'azione è Marsiglia, location ottima per inseguimenti, agguati tra i vicoli, sparatorie e che dona alla pellicola un'atmosfera da noir europeo. La regia di Frankenheimer è solida come al solito e Hackman bravissimo come sempre.
Solido sequel che può essere visto autonomamente senza inutili paragoni con il film di Friedkin (che resta una pietra miliare del poliziesco d'azione). Frankenheimer sfrutta al meglio l'ambientazione marsigliese virando verso il polar e intelligentemente contrappone allo storico inseguimento automobilistico dell'originale un più modesto - ma sempre realistico - pedinamento tra vicoli e moli. Consigliato nella versione in lingua originale, dove le sfumature linguistiche tra l'ospite americano e i francesi sono meglio apprezzabili.
MEMORABILE: La faticosa disintossicazione di Doyle grande assolo attoriale di Hackman; L'inseguimento finale a piedi; La ricerca della droga sventrando i pesci.
La trasferta francese di "Papà" Doyle si trasforma in un film duro, anche se stilisticamente più debole del primo film. Hackman ancora sugli scudi, Rey sempre inafferrabile, Fresson sostituisce Scheider senza farlo minimamente rimpiangere. Tra i meandri di Marsiglia la storia si dipanerà in modo intricato e non sempre convincente. Guardando a entrambi i film ci si può ritenere soddisfatti, anche se globalmente ci si poteva aspettare qualcosa di più.
MEMORABILE: La disintossicazione.
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Nella versione originale nelle scene in cui Rey parla in francese è doppiato da un altro attore.
Fonte:Imdb
DiscussioneZender • 9/11/09 19:59 Capo scrivano - 48848 interventi
Galbo ebbe a dire nella sezione IN TV: Il film mi sembra un'operazione apprezzabile fatta in un'epoca (siamo nel 1975) dove i sequel avevano probabilmente motivazioni meno commerciali e più artistiche rispetto a quelli odierni in cui prevalgono le ragioni "alimentari". Di sicuro ce n'erano meno, su questo non c'è dubbio. Non credo però che fossero esigenze troppo artistiche: semplicemente non c'era l'esasperazione di oggi e c'era sì, più pudore probabilmente.
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per 20th Century Fox:
DATI TECNICI
* Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS: Italiano Spagnolo
5.1 DTS HD: Inglese
* Sottotitoli Italiano Spagnolo Ceco Greco Ebraico Ungherese Portoghese Islandese Polacco Turco
* Extra Trailer cinematografico originale
Trailer cinematografico spagnolo
Trailer cinematografico italiano
Galleria fotografica
Commento audio del regista
Commento audio di Gene Hackman e del produttore Robert Rosen per tutta la durata del film
Colonna dei brani musicali
Una chiacchierata con Gene Hackman
Ecco Frankenheimer
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (venerdì 26 maggio 1984) di Il braccio violento della legge n°2:
HomevideoRocchiola • 18/04/18 09:27 Call center Davinotti - 1318 interventi
Ottimo BD pubblicato dalla Fox nel 2009 con video perfetto ed audio italiano discreto (forse solo un po' basso come livello d'uscita).
Sul piano tecnico-qualitativo si tratta di un prodotto decisamente superiore rispetto al BD del film originale di Friedkin, il quale aveva messo mano personalmente al master intervenendo sulla fotografia e facendo un bel disastro (tanto che il film fù ripubblicato nel 2012 in versione riveduta e corretta ma solo negli USA).