Apice della popolarità per Danny Kaye, comicità datatissima ad oggi pressoché imbevibile. Sarà anche colpa del colore tremendamente artificiale, delle musiche così legate alla loro epoca, di uno script ingenuo oltre ogni limite, ma il risultato è quello di una commedia che oggi si può forse apprezzare solo per le scenografie minimali a sfondo fumettistico che compongono i sogni ad occhi aperti del protagonista. Walter Mutty infatti, semplice correttore di bozze in una casa editrice specializzata in riviste di facile consumo, si astrae spesso dalla realtà immaginandosi al centro di brevi avventure suggeritegli da ciò che in quel momento ha...Leggi tutto sotto gli occhi: una pagina di giornale, un'insegna, una frase evocativa... basta pochissimo per ritrovarsi eroe ammirato da tutti e amato da una bella bionda che attenzione... un giorno il nostro incontra davvero per strada. Da quel momento prende il via una scadente trama gialla con un libriccino a cui tutti danno la caccia. Il timido Walter, vessato da una fidanzata e una madre apprensive, viene sballottato dagli eventi subendoli, senza tuttavia mai trovare una comicità che possa valorizzare un personaggio altrimenti scialbo, degno complemento a un cast al servizio di una sceneggiatura e un soggetto che al di là della simpatica trovata onirica offre ben poco, oggi.
Commedia leggera leggera quella che vede impegnato Danny Kaye nei panni di un impiegatuncolo in una casa editrice di film gialli. La mamma autoritaria e il capo della società lo soffocano e lui si rifugia in strani sogni ad occhi aperti dove, manco a dirlo, impersonifica l'eroe di turno. Ad un tratto il sogno diventa realtà e finisce al centro di un intrigo internazionale. Bravissima e bellissima Virginia Mayo. Il film, come detto, è leggero ma molto carino.
Walter Mitty, impiegato in una casa editrice, è sfruttato dal proprio direttore e tiranneggiato da madre e fidanzata. Per sfuggire alla vita mediocre, si rifugia in sogni ad occhi aperti, in cui immagina d'incarnarsi in diversi personaggi (il chirurgo, l'aviatore, il cow-boy), finché si trova invischiato in un intrigo spionistico, durante il quale incontra davvero la ragazza dei suoi sogni. Questa commedia piacevolissima, oltre ad essere il più noto film di Danny Kaye, ha ispirato più o meno dichiaratamente varie altre opere.
MEMORABILE: Il suono che compare in tutti i sogni di Mitty e che fa: dudum dudum dudum.
Sogna sempre avventure a occhi aperti, e alla fine si ritrova davvero in un intrigo internazionale a base di spie e omicidi. Perno del film è il talento mattatoriale di Danny Kaye, che qui si moltiplica nei tanti caratteri che, tra sogni e realtà, si trova a incarnare, tra gag, mimica, girandole verbali e innegabile senso del ritmo e dell'entertainment. Ma proprio l'eccesso della sua recitazione da varietà in una commediola di poche pretese rende il lavoro un po' fine a se stesso e senza la giusta armonia. Comunque simpatico.
Splendida commedia dalla trama abbastanza banale ma magnificamente interpretata da Danny Kaye al massimo della sua verve (soprattutto nei vari sogni ad occhi aperti) e dalla Mayo, simpatica e bella. Ottimo anche Boris Karloff nel ruolo, ovviamente, del cattivo. Finale romantico e molto carino.
Ingabbiato da capo, mamma, future moglie e suocera, Walter Mitty si concede spesso e volentieri dei sogni proibiti in cui vive diverse avventure da assoluto protagonista. La storia è tutta qui, ma il divertimento non manca anche
se bisogna ammettere che le parti più riuscite del film sono, ovviamente, quelle oniriche. Per il resto il film è piacevole anche se si concede qualche pausa di troppo (specie in qualche numero "musicale") e manca di quella carica corrosiva
che lo avrebbe reso più riuscito. Resta comunque un discreto divertimento ma forse un po' "scioccherello" e fine a sé stesso.
Film perfetto per le innegabili doti comico-recitative di Danny Kaye. Nei tanti sogni a occhi aperti (che a Walter capita spesso di fare e che rappresentano la sua vita segreta) Kaye ha la possibilità di interpretare diversi caratteri, tutti molto divertenti. È anche il film dei cappellini per signora e dell'elegante moda anni '40, che forse esaltava, meglio di oggi, la femminilità. Un Kaye mattatore quindi, ben spalleggiato in una commedia diretta con buon ritmo, dove si esprime una comicità che traghetta quella del film muto a quella attuale.
MEMORABILE: Il bellissimo costume da bagno che Kaye vede indossato dalla segretaria di Karloff (un'anticipazione di Vedo nudo).
Un correttore di bozze sogna di continuo a occhi aperti, ma il confine tra sogno e realtà può essere sottile. Discreto film che si può classificare come uno pseudo-fantasy brioso e spiritoso, nel quale il bel Technicolor esalta le scenografie e il contesto fantasioso. Se fosse stato girato in bianco e nero, non avrebbe avuto la stessa resa. Danny Kaye si rende molto simpatico e si trova a suo agio tra il vasto campionario di bellezze femminili.
C’è chi si porta il lavoro a casa e chi nel cervello. Il povero Walter, schiacciato come un vaso di coccio tra una madre petulante e una fidanzata svitata che tratta la cagnetta come una figlia, è costretto a fuggire con la mente verso mondi più eroici. Commedia fantasiosa che trova in Kaye l'interprete perfetto per mimica e dinamismo. Gli inserti musicali appaiono oggigiorno parecchio datati, ma all'epoca era d'obbligo dare spazio agli stravaganti eclettismi vocali del protagonista, purtroppo solo parzialmente godibili nella rilettura italiana del pur bravo Riccardo Billi.
MEMORABILE: Il cappellaio Anatole de Paris, parodia di Antoine de Paris, parrucchiere molto in voga all’epoca; La cosiddetta metafilia in stile Vedo nudo.
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DiscussioneDaniela • 21/11/13 15:20 Gran Burattinaio - 5945 interventi
in arrivo sugli schermi per il prossimo Natale il remake The Secret Life of Walter Mitty (in italiano I sogni segreti di Walter Mitty), diretto ed interpretato da Ben Stiller.