Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Franco Martinelli è lo pseudonimo di Marino Girolami, padre di Ennio Girolami (attore presente nel film) nonché di Enzo G. Castellari, che nel campo del poliziesco all’italiana ha dimostrato anche più talento del padre (suo lo splendido LA POLIZIA INCRIMINA, LA LEGGE ASSOLVE) diventando uno dei maggiori registi di action in Italia. Girolami è regista di mestiere, con pochi acuti ma un discreto senso del ritmo che consente a questo ROMA, L’ALTRA FACCIA DELLA VIOLENZA di ritagliarsi un suo meritato spazio nell’inflazionato panorama del poliziottesco made in Italy. Non che la...Leggi tutto storia sia particolarmente originale; pesca anzi a mani basse dai vari sottofiloni del genere, come quello del cittadino che si fa giustizia da solo o quello dei figli di papà criminali per diletto (all'origine c'è il caso realmente accaduto degli assassini del Circeo). Girolami sfrutta però con buona mano una sceneggiatura ben studiata dai risvolti quasi gialli, in cui i colpi di scena si susseguono e il finale non è assolutamente prevedibile. Sostenuto dalle musiche incalzanti del trio Bixio-Frizzi-Tempera, il film offre inseguimenti in Giulietta (un classico!) girati molto bene, nei quali vediamo addirittura due criminali sparare appesi alle portiere aperte dell’auto mentre la stessa corre all'impazzata. Un po' confuso l’uso del ralenti (prerogativa di Castellari), troppo fasulle e drammatiche le morti di tutti quelli che vengono colpiti negli scontri a fuoco. Calcioni (in pancia e in faccia) dati con forza inaudita (ma sono veri o finti?) e la presenza di un giovanissimo Valerio Merola (non ancora “Merolone” ma alle prese con esperienze sessuali tutt'altro che... normali) nei panni di uno dei figli di papà, con tanto di ridicola erre moscia. Convincente Marcel Bozzuffi nella parte del commissario, sufficientemente alienato Anthony Steffen in quella del padre vendicativo.

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Il Gobbo 18/04/07 15:28 - 3015 commenti

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1/3 poliziottesco, 1/3 Circeo e dintorni, 1/3 cittadino che s'incazza: il cocktail di Girolami sotto pseudonimo. Ci sono Steffen che deposti colt e speroni cerca per vendicarsi gli assassini della figlia, Bozzuffi commissario e borgatari trucidi. Ma il clou sono le gesta dei pariolini violenti, guidati dal solito Patrizi ma fra i quali spicca Valerio Merola non ancora agli altari per il suo accrescitivo, con erre blesa e cappottone inverosimile, dedito a stupri sotto minaccia col forcone! Schematico, ha però i suoi momenti.

Daidae 3/02/09 05:19 - 3179 commenti

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Poliziesco alla Girolami, come Roma violenta si divide in due tronconi: la prima metà è poliziesco puro con rapine, inseguimenti, sparatorie e arresti, la seconda è tutta sul tema della vendetta privata. Ottimo cast, Bozzuffi su tutti ma anche Citti, Teffè e sopratutto i tre pariolini (un francese, Stefano Patrizi e Valerio Merola). Il giudizio è positivo, specie per la parte poliziesca.
MEMORABILE: La cattura del biondo, la rapina al treno

Stubby 6/05/09 00:19 - 1147 commenti

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Mi è piaciuto molto, praticamente un Roma violenta con Marcel Bozzuffi (probabilmente imposto dai Francesi visto che si tratta di coproduzione) al posto del migliore Merli. A parte il commissario tutto gira per il verso giusto, con un ritmo sempre alto. Da notare la presenza di Valerio Merola, qui veramente giovanissimo.

Undying 13/04/10 20:09 - 3807 commenti

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Dopo il clamoroso successo di Roma violenta Marino Girolami pone mano ad un poliziesco particolare: da un lato i riferimenti ai tragici fatti del Circeo, avvenuti a poca distanza dall'inizio delle riprese del film; dall'altro un budget sostanzioso, garantito da Fulvio Lucisano e dalla coproduzione francese. Il meccanismo narrativo, al di là del sottotesto di contrasto generazionale, è pressoché tipico del genere, e si focalizza nella figura del commissario Carli (Marcel Bozzuffi), esemplare paradigmatico dell'uomo inflessibile, moralmente ineccepibile, ostinato nel contrasto alla criminalità.

Fauno 26/10/11 11:28 - 2212 commenti

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A parte le morti al ralenti e il mezzo splatter negli incidenti c'è davvero molto poco... non per niente l'argomento era stato trattato al meglio col capolavoro di Savino. Qui abbiamo un Bozzuffi che fa fare i beccamorti ai suoi agenti alla fine delle sparatorie, Steffen che si improvvisa Charles Bronson senza avere faccia e carisma, i pariolini con abiti che io non mi metterei neanche per andare a un funerale, le prede con delle berrette di lana che sembrano dire "son talmente imbranata che mi puoi far fuori", finale con due sberle alla casalinga...

Herrkinski 6/01/11 11:32 - 8112 commenti

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Dei vari film ispirati ai fatti del Circeo, uno dei meno spettacolari è questo di Marino Girolami; il film infatti si distacca parzialmente dai tratti tipici del poliziottesco anni '70 (a parte gli immancabili inseguimenti in auto), cercando di attenersi maggiormente alla realtà ed evitare troppi sensazionalismi. Il prodotto ne guadagna in serietà (anche grazie alle interpretazioni di un buon cast) ma perde sul versante entertainment, risultando fiacco in molti punti. Manca un po' di mordente e si arriva al finale arrancando per la noia.

Nando 4/04/11 17:43 - 3814 commenti

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Corretto poliziottesco ove s'intrecciano le vicende di un padre giustiziere, di un gruppo di laidi e violenti figli di papà e di un commissario efficace e pronto all'azione. Non esaltante nella narrazione ma onesto nel portare a termine la propria missione di film di genere senza orpelli o inutili schematismi.

Homesick 16/05/11 18:54 - 5737 commenti

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Già nel western Sette dollari sul rosso Steffen, suo malgrado, si vedeva contrapposto il figlio degenere; sono proprio questi risvolti edipici - sfocianti in un finale da tragedia greca – insieme a qualche rapido ammiccamento a Il giustiziere della notte a connotare un poliziesco altrimenti indistinguibile da tanti altri, sia per forma che per contenuto. Il ruolo di commissario di ferro si sdoppia tra il metodico Bozzuffi e il più istintivo e manesco Girolami; le musiche ripropongono arie da La polizia ringrazia.

Uomomite 17/07/11 04:54 - 174 commenti

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Marino Girolami non era né un sadico, né un visionario, né un "terrorista dei generi", era uno a cui interessava esclusivamente confezionare (con grande professionalità) dei film (più o meno buoni), capaci di soddisfare i gusti (di pancia) del pubblico. Non fa eccezione questo "Roma, l'altra faccia della violenza", melodramma poliziesco, con papà giustiziere, del tutto convenzionale ma "efficace". Sopra la media c'è la scena della visita della polizia in borgata, notevole e incongruo (per il genere) "inserto" di realismo sociale (qualcosa mi dice Franco Citti ci ha messo lo zampino).

Digital 29/07/11 15:29 - 1257 commenti

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Scoppiettante poliziottesco diretto con solido mestiere da Marino Girolami. Il film parte subito in quarta con un bell'inseguimento in auto e prosegue con numerose sequenze pregne di violenza, mantenendosi interessante fino ai titoli di coda. Cast tutto da gustare, si va da un Buzzuffi perfettamente calato nel ruolo del rude commissario, Steffen (vistosamente imbolsito ma impreziosito dalla splendida voce di Peppino Rinaldi) e tanti caratteristi del nostro glorioso cinema bis.

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Dusso 1/08/11 12:15 - 1566 commenti

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Rivisto (nel nuovo dvd Iff che consiglio a tutti vista la bellezza del master), il film è ben confezionato con Girolami che gira davvero bene; l'uso dei ralenti mi è particolarmente piaciuto. Tra gli attori tante facce note del nostro cinema. Il film ha buone caratteristiche ma manca un po' di mordente, specie nella seconda parte. Resta comunque un prodotto valido e gradevole.

Gestarsh99 12/11/11 22:19 - 1395 commenti

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Poliziesco romano "polar-izzato" su due fronti: da un lato la presenza monolitica di Bozzuffi, dall'altro il bronsonismo avvilito del segaligno Steffen. Girolami sfina come può la regia spicciola del suo debutto nel genere e filma un soggetto nato sullo scalpore degli orrendi fattacci del Circeo, con quei pariolini ricchi, viziosi e squilibrati già ritratti in Roma a mano armata (in modo episodico) e I ragazzi della Roma violenta (in maniera centrale ma con trucissime finalità sexploitation). Di azione violenta ce n'è, mancano però all'appello sia l'originalità che il trasporto emotivo.
MEMORABILE: Il fuggiasco investito e spappolato sotto le ruote di un autobus.

Deepred89 19/11/11 17:42 - 3706 commenti

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Poliziottesco ben confezionato ma piuttosto carente nei contenuti, che assembla varie tematiche classiche del genere (commissario di ferro, ragazzi violenti, legge del taglione) senza riuscire a conquistare. Inespressivo ma carismatico Bozzuffi (anche se dialoghi come quello sul binomio "sesso e calcio" ne sviliscono di molto il personaggio), inespressivo e solo inespressivo Steffen, qui giustiziere bronsoniano. Da segnalare pestaggi e inseguimenti ben realizzati, un investimento che sfiora lo splatter e uno stupro di insolita crudezza. Medio.

Trivex 10/04/12 10:11 - 1744 commenti

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Girolami conferma la predisposizione per il poliziottesco disperato, violento e sadico (lo stupro di gruppo) già mostrata nel primo e insuperato Roma violenta. Qui però ci sono espedienti un po' fiacchi (vedi la polizia che spara troppo per aria prima di andare al sodo) e momenti poco riusciti (l'assalto al denaro alla stazione) che mal si addicono al prodotto e al suo regista. I tre giovinastri (davvero facce di m...) subentrano all'indirizzo convenzionale del poliziottesco e portano la storia in un'area laterale, rischiosa per il giudizio finale.

B. Legnani 11/08/12 22:25 - 5532 commenti

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Il miglior Girolami che io conosca (**½). Incaricato di sviluppare un soggetto ibrido (poliziesco, poliziottesco e giustiziere) porta a casa un adeguato risultato sotto i tre punti di vista. Il film è narrativamente superiore a Roma violenta perché le parentesi spettacolari sono meno slegate dalla vicenda, perché Bozzuffi è meglio di Merli e perché il rapporto fra i personaggi è assai meno banale. Ciò fa perdonare alcune approssimazioni, come il risibile errore che causa la momentanea fuga di Citti.

Nicola81 5/05/13 12:02 - 2857 commenti

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Se in Roma violenta era stato accusato di derive reazionarie, stavolta Martinelli opta per un approccio differente: alla delinquenza delle borgate si contrappone quella dei quartieri alti (Circeo docet), c'è più attenzione alle psicologie dei personaggi e la figura del commissario è molto più misurata del solito (mai vista la polizia sparare così tanti colpi di avvertimento!). Il risultato è un film meno adrenalinico rispetto al precedente, ma narrativamente più compatto. Lo score imita a più riprese quello di La polizia ringrazia. Tre pallini.
MEMORABILE: Il violento incipit; La rapina alla stazione; La fine del biondo; Lo stupro nella serra; Il finale.

Giùan 3/10/13 07:08 - 4559 commenti

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Offre spunti curiosi, relativamente nuovi per il genere: dalla “rimasticazione” degli scabrosi fatti del Circeo a una trattazione meno manichea di temi come il bricolage della vendetta e la polizia ha le mani legate. Girolami si mostra ben scaltro nel menar le danze, mantenendo a lungo il film nel fertile terreno dell’ambiguità (chi ha davvero ucciso la brava e bella Carol?), finendo però poi col perder mordente e credibilità nel momento in cui deve affidarsi alle virtù giustizialiste del monolitico Steffen. Sfumato Bozzuffi e sempre esangue Patrizi.
MEMORABILE: Per forza lo stupro (perpetrato) e l’assassinio (subito) dal Merolone; L’arresto di Franco Citti.

Jdelarge 10/01/14 18:38 - 1000 commenti

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Uno dei poliziotteschi più riusciti e interessanti per originalità dell'intera produzione anni '70. Marino Girolami, da ottimo regista di genere qual è, costruisce un film che funziona (soprattutto nella seconda metà) grazie a una sceneggiatura studiata decisamente bene. Le scene d'azione sono ben rese, anche se le scazzottate sembrano eccessivamente finte. L'errore madornale (difficile da perdonare) è da riscontrare nella resurrezione di Massimo Vanni, che muore all'inizio del film per poi tornare misteriosamente in vita poco dopo.
MEMORABILE: Il finale.

Myvincent 31/08/15 07:53 - 3741 commenti

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Bel poliziesco "sporco", attiva il grandangolo sulla Roma delinquenziale di quegli anni, tanto dei quartieri periferici che su quelli su, dove la cattiveria ha lo stesso colore. Il titolo si confonde con cento altri film coevi, ma il "bicchiere" scende bene fino in fondo, se non sindacate troppo sulle espressioni preticamente atimiche di Anthony Steffen.
MEMORABILE: Le bombe a mano lanciate con disinvoltura durante la guerriglia con la polizia...

Alex75 23/03/16 13:42 - 880 commenti

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Al netto di un marchiano errore di montaggio, un poliziesco sopra la media, per mezzi, spessore e risultato finale. Girolami mette le facce giuste al posto giusto e combina commissari più o meno di ferro, malviventi di borgata, padri giustizieri e figli di papà dalle ghigne odiose dediti a stupri e rapine, senza appesantire la storia, che si mantiene serrata fino alla fine, senza mai trascurare la critica sociale. Bixio, Frizzi e Tempera traducono su pentagramma le diverse anime del film.
MEMORABILE: La rivolta dei borgatari contro la polizia; Il malvivente stritolato dall’autobus; Le vanterie sessuali del giovane Merola; L’autoscontro; Il finale.

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Maik271 8/01/17 13:50 - 436 commenti

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Giovani della Roma bene scorrazzano per la città rapinando e uccidendo come se nulla fosse. Non nuovo nella trama (I ragazzi della Roma violenta) ma ben curato nella confezione, può contare su una buona prova di Bozzuffi, commissario come in altri film del periodo, Steffen dal viso algido e il gruppetto di giovani tra i quali fa la sua pessima figura Valerio Merola. Musiche sufficienti, buone ambientazione e una scena gore di notevole effetto.

Pessoa 30/11/16 01:51 - 2476 commenti

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Film praticamente "obbligatorio" dopo gli incassi di Roma violenta, prende come il predecessore spunto dalla cronaca del tempo (i fatti del Circeo) per imbastire una trama complessa non sostenuta però da una sceneggiatura all'altezza. Manca qualsiasi tipo di analisi sociologica e prevalgono pestaggi, sparatorie e altre scene di varia macelleria. Bene Bozzuffi che rifinisce bene il carattere del suo personaggio, nonostante gli difetti il carisma sanguigno di Merli. Buone anche le prove dei caratteristi e le scene d'azione. Guardabile.

Rufus68 27/06/18 23:54 - 3842 commenti

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Parte come anonimo poliziottesco fra sgommate, inseguimenti e sparatorie da grezzo western metropolitano (di buona fattura quella in un Tiburtino III sgarrupatissimo). Lentamente, però, la storia prende corpo: grazie a Bozzuffi, bravo a incarnare l'istituzione in difficoltà contro il potere dei soldi e a Steffen, personaggio decisivo nell'incupire la storia. I riferimenti evidenti ai ragazzi bene del massacro del Circeo non infastidiscono arricchendo, anzi, il tono narrativo; il finale, poi, vanta una sincera disperazione.

Il Dandi 17/05/19 01:40 - 1917 commenti

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Postilla in salsa poliziottesca alla lite che Calvino e Pasolini tennero sui quotidiani dopo il massacro del Circeo: nonostante la pomposa "consulenza psicologica" accreditata sui titoli di testa resti presuntuosa, la vicenda che vede la polizia e un papà giustiziere sulle tracce di due bande gemelle di identica ferocia ma di estrazione diversa (una di borgatari, una di pariolini) è condotta con professionalità e - se non altro - con ben più spessore del deprecabile film di Savino dalla tematica simile. Peccato per Steffen, al solito imbambolato.
MEMORABILE: La guerriglia in borgata contro le auto della polizia che arrivano tra i lotti del Tiburtino; Lo stupro in chiave "classista" che rievoca il Circeo.

Mark 16/05/19 11:05 - 264 commenti

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Malgrado ricalci pedissequamente gli stilemi dei precedenti cavalcadone l'onda del successo, malgrado clamorosi errori di scena (uno su tutti la morte di Massimo Vanni in moto e la sua ricomparsa sulla scena in altri panni dopo mezz'ora), malgrado la semi afasia di Anthony Steffen che sembra essere in posa per un fotoromanzo, questo film è da salvare per una sola - ma importantissima - sequenza: quella dell'arresto nelle borgate, una sequenza dal valore storico irripetibile.
MEMORABILE: "Si nun ve fanno la soffiata cor cazzo che la pjate a mesata!"

Rick7 2/09/19 14:59 - 2 commenti

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Dopo il successo di Roma violenta Girolami sforna un altro bel film. La pellicola si divide tra una prima parte poliziesca a tutti gli effetti con inseguimenti, sparatorie e arresti e una seconda più centrata sul tema del giustiziere. La chiave del film sono i pariolini violenti e sanguinari. Bravo Bozzuffi nel ruolo del commissario e Steffen in quello del giustiziere. Valerio Merola nel ruolo di un violento benestante.
MEMORABILE: Il bandito schiacciato dal bus; Lo stupro; Il finale.

Metakosmos 19/03/21 13:22 - 300 commenti

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Solido poliziottesco liberamente ispirato ai fatti del Circeo che segue tutti gli stilemi del genere ma con una propria originalità soprattutto nella seconda metà tra picchi di violenza insolita per il genere e un pizzico di critica sociale. Seppur con una certa lentezza e qualche pecca tecnica (il montaggio, il blopper di Massimo Vanni che misteriosamente riappare redivivo), la vicenda del padre giustiziere che va in parallelo con le indagini della polizia è costruita in maniera convincente fino a un colpo di scena realmente sorprendente, nella sua disperazione totale.
MEMORABILE: Il finale

Azione70 27/08/23 22:58 - 167 commenti

I gusti di Azione70

Storia solida, con buone scene di azione e belle immagini della Roma di periferia. Il film sostanzialmente ha due parti: la prima concentrata sulla delinquenza della Roma "popolare" e la seconda su quella della Roma "buona" e pariolina. Sempre di violenza si tratta e il commissario Carli (un ottimo Bozzuffi) cerca di fare il massimo, con fermezza ma senza le esagerazioni dei coevi commissari cinematografici. Interessante anche il ruolo del padre ricco e giustiziere (l'ingegner Alessi/Steffen). Insomma, un film che sintetizza (bene) le varie anime del poliziesco all'italiana.
MEMORABILE: L'inseguimento iniziale, da Magliana all'Acqua Acetosa, passando per il Raccordo Anulare; Le retate della polizia in diversi quartieri della città.

Nick franc 27/03/24 00:00 - 515 commenti

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Interessante poliziesco che riesce a equilibrare i vari filoni del genere: Girolami rinuncia al super commissario alla Merli in favore di un Bozzuffi più umano e cerca di dare spessore inserendo tocchi sociali che non dispiacciono (la parte borgatara in cui spicca il grintoso Citti), ma sembra voler imitare un po' troppo il figlio, utilizzando talvolta a sproposito ralenti e sequenze velocizzate. Nel complesso buona la prova del cast, con uno Steffen più convincente del solito e ottima colonna sonora. Di livello elevato l'amaro finale, che fa guadagnare almeno mezza palla.
MEMORABILE: La parte nella borgata; La morte di Ferracini; Lo stupro; Il finale.
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MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Daidae • 10/06/19 04:20
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    Rina Mascetti è la donna che compra i fiori dal fioraio e avverte del pestaggio di quest'ultimo.
    Ultima modifica: 10/06/19 08:12 da Zender
  • Discussione Daidae • 15/09/19 19:27
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    Al minuto 01:14:00 circa si può osservare il poster del Padrino di Coppola.

    Ultima modifica: 16/09/19 07:39 da Zender
  • Discussione Daidae • 25/10/21 20:52
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    Al minuto 37:44 circa quando Gigi(Dino Mattielli) incontra all'uscita dallo stadio il commissario Carli si sente in sottofondo una radiocronaca dei risultati finali delle partite.
    La giornata è senza dubbio il 9 Novembre del 1975, infatti il commentatore alla radio riporta i seguenti risultati
    "risultato finale 0-0 tra Ascoli e Cesena"
    "finale a Foggia, Foggia batte Modena 1-0"
    e sopratutto
    "a Milano Internazionale batte Verona 3-0, la terza rete per l'Inter è stata segnata al 45° da Bertini"
    Adesso facendo una ricerca su wikipedia troviamo tutte le corrispondenze
    https://it.wikipedia.org/wiki/Serie_A_1975-1976

    Inter-Verona 3-0
    Ascoli-Cesena 0-0

    https://it.wikipedia.org/wiki/Serie_B_1975-1976#Tabellone

    Foggia-Modena 1-0

    Un altra prova è che Inter-Verona 3-0 del 9 Novembre 1975 risulta l'unica partita dove Bertini segna nel finale col risultato di 3-0

    Ultima modifica: 25/10/21 20:56 da Daidae
  • Discussione Daidae • 25/10/21 20:54
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    Il cast completo

    Marcel Bozzuffi, Anthony Steffen, Ennio Girolami, Jean Favre, Roberta Paladini, Sergio Fiorentini, Stefano Patrizi, Franco Citti, Enzo Andronico, Francesco Ferracini, Umberto Liberati, Aldo Massasso, Valerio Merola, Marcello Monti, Luca Raffa, Aristide Caporale, Nestore Cavaricci, Raffaele Di Mario, Franco Diogene, Attilio Dottesio, Tom Felleghy, Lina Franchi, Benito Pacifico, Teresa Rossi Passante, Umberto Santolamazza, Franca Scagnetti, Andrea Scazzola, Valentino Simeoni, Gianni Solaro, Massimo Vanni, Giovanni Vannini, Luciano Zanussi, Dino Mattielli, Rina Mascetti
    Ultima modifica: 26/10/21 18:29 da Daidae
  • Discussione Zender • 26/10/21 08:44
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Non va bene, Daidae. Manca ad esempio Rina Mascetti che adesso c'è. Se vuoi aggiungere qualcuno bva bene, ma se fai il cast completo devi prima assicurarti che siano presenti tutti quelli già presenti ora.

  • Discussione Daidae • 26/10/21 18:29
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Non va bene, Daidae. Manca ad esempio Rina Mascetti che adesso c'è. Se vuoi aggiungere qualcuno bva bene, ma se fai il cast completo devi prima assicurarti che siano presenti tutti quelli già presenti ora.

    Ora la aggiungo, grazie.

  • Curiosità Azione70 • 28/08/23 00:10
    Galoppino - 17 interventi
    LA MULTIPRESENZA DELLA OPEL REKORD C
    Uno dei veri protagonisti del film è una Opel Rekord C, targata Roma D01519. La troviamo ben visibile al minuto 1h06: si tratta dell'auto che seguirà l'ing Alessi uscito dal commissariato, prima del suo pestaggio in zona Villaggio Olimpico:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/Opel1.jpg[/img]

    Successivamente, troviamo l'Opel al minuto 1h22, durante l'inseguimento di Alessi a Merola (visibile anche nella sezione location verificate):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/Opel2.jpg[/img]

    Ma anche al casale della scena finale (minuto 1h27), la nostra Opel è ben visibile sullo sfondo, identificabile grazie all'adesivo I sulla sinistra della targa:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/opel3.jpg[/img]

    E ancora prima l'Opel era presente durante la retata della polizia al Tiburtino III (minuto 40). La vettura è sempre la stessa, data la rarità del modello, almeno in Italia. Era un'auto della produzione?

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/Opel4.jpg[/img]
  • Discussione Azione70 • 28/08/23 00:28
    Galoppino - 17 interventi
    Infine, a proposito di location, sarebbe da integrare quella relativa al Piazzale XII ottobre con Piazza Giovanni Da Verrazzano.
    Piazzale XII ottobre è infatti adiacente ai binari della stazione Ostiense e davanti al noto AirTerminal, duecento metri dietro Piazzale Da Verrazzano.
     
    Prima dell'intervento della polizia (appunto a Piazza Giovanni da Verrazzano) per difendere un cittadino da 2 borseggiatori, vediamo la polizia pronta ad inseguirli dall’altra parte della piazza.

    Si vede bene nella prima foto lo sfondo dei palazzoni di Via Capitan Bavastro e nella seconda sia l'insegna di un noto traslocatore (oggi come ieri la stessa) che la chiesa di Santa Galla che sullo sfondo i palazzoni di Circonvallazione Ostiense (civico 212 per il palazzo a destra).
    La via che percorre l'auto civetta della polizia è Via di Santa Galla.

    [img]https://i.postimg.cc/fb482fcJ/Garba2.jpg[/img]
    [img]https://i.postimg.cc/dtbRwtLf/Garba1.jpg[/img]

    Oggi chiesa e palazzoni sono oscurati dagli alberi:

    [img]https://i.postimg.cc/W3XCmt41/Santa-Galla23.jpg[/img]
    [img]https://i.postimg.cc/RVBfDpyr/Santa-Galla1.jpg[/img]
    Ultima modifica: 28/08/23 00:38 da Azione70
  • Discussione Zender • 28/08/23 08:28
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Sì, mettiamo un fotogramma che rappresenti tutta la scena, se è girata praticamente nello stesso luogo, soprattutto se sono location di passaggio.
  • Discussione Azione70 • 28/08/23 11:58
    Galoppino - 17 interventi
    Ecco qui un fotogramma attuale dove si vede il punto dell'aggressione al cittadino (davanti al cancello, sempre lo stesso: attenzione il muro di mattoni è stato distrutto) e sullo sfondo i palazzoni di via Capitan Bavastro, dove parte l'inseguimento iniziale del commissario ai malviventi in moto (andando sulla destra su Via di Santa Galla verso Circonvallazione Ostiense)

    [img]https://i.postimg.cc/W4GZQmzN/Santa-Galla5.jpg[/img]
    Ultima modifica: 28/08/23 11:59 da Azione70