Note: Aka "Beyond the Omega", "Il tuo sepolcro... la nostra alcova - Beyond the Omega". Nei titoli di coda viene riportata la dicitura "Scene aggiuntive scritte e dirette da Lorenzo Lepori".
Dopo l'originale McBetter, De Pascali alza l'asticella exploitativa e, appoggiato dal buon Lorenzo Lepori (qui produttore e infaticabile protagonista), conduce un racconto malato e ossessivo, più complesso e intrippato del previsto. In un turbine di disagio sociale, crisi d'identità e impulsi necrofili dai risvolti grotteschi (sesso e sangue non mancano), questa sorta di audace ibrido fra Buio omega (titolo compreso), Love object e Nekromantik sa come catturare l'attenzione. Interessanti la regia e la fotografia, mentre l'editing e gli SFX rispecchiano i mezzi limitati. Da provare.
MEMORABILE: Gli attacchi del maniaco; Il club per sadomasochisti; Persefone divora il gatto; Le ferite "stimolate" con le dita; Il finale beffardo e criptico.
La storia borderline farebbe impazzire qualsiasi cultore dell'âge d'or del cinema di genere italiano: la discesa nella follia claustronecrofila di Aris (Lepori), la cui fidanzata Iris (Pipchak) è stata tempo addietro brutalmente uccisa da un disturbato serial killer-doppelgänger (Bisanti). Per quanto svariati passaggi siano in debito di logica (ma il finale arcade-metafisico è forse programmatico) e l'interpretazione dei (mediocri) dialoghi troppo enfatica, è ammirevole l'abnegazione del discreto cast attoriale, così come autentica la passione per la materia del regista. Nella media.
Questa storia ha con Buio omega poco in comune, tranne l'accenno nel titolo (più che altro dal lato necrofilo, mentre manca da quello sentimentale, perché qui la donna è vista più come un ostacolo alla vita più che un soggetto da amare). Tecnicamente è ben realizzato. Anche Benedetta Rossi, apprezzabile nella sua nudità, recita sufficientemente bene. Manca qualche episodio che sia davvero interessante, magari più colpi di scena.
MEMORABILE: Il serial killer silenzioso di fronte allo scheletro appeso della sua vittima; La statuaria bellezza di una nuda Benedetta Rossi.
Interessante opera seconda per De Pascali, che firma un dignitoso horror indipendente che mescola perversioni sessuali di ogni tipo (tra necrofilia, sadomasochismo, sesso con manichini e masturbazioni) con omicidi nel più classico stile slasher e scene di sesso abbastanza esplicite. Siamo ben lontani dal capolavoro ma la cura della messa in scena lo rende visivamente interessante e il film risulta compatto e stringato; peccato che gli attori siano lasciati in balia di sé stessi e che la trama gialla sia pretestuosa e prevedibile. Molto labili i riferimenti al capolavoro D'Amatiano.
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Nei titoli di coda viene riportata la dicitura "Scene Aggiuntive Scritte e Dirette da Lorenzo Lepori". Non so se è opportuno aggiungerlo ai crediti della regia.
DiscussioneZender • 27/12/21 08:28 Capo scrivano - 49243 interventi
Beh se è da titoli di coda è pure accreditato quindi sì.