Leggendario sceneggiato RAI, diretto dall'altrettanto mitico Anton Giulio Majano (cui conferiscono ulteriore nobiltà il doppio nome ed il cognome dotato di "i lunga"), di mostruoso successo sul finire degli Anni Sessanta, con lancio della Goggi e di Reggiani. Grandi ruoli per Foà, Onorato, Severini, Merli e notevoli musiche. Parlando di Severini, Reggiani lo definisce "aio", a testimonianza che il lèmma (sinomimo di "precettore") non esiste solo negli schemi delle parole incrociate.
MEMORABILE: Merli che uccide i soldati nemici inermi e il salvataggio dell'aio.
Orfano scopre che il feudatario che lo ha allevato è il malvagio assassino del padre; così lotta insieme a una ragazza, vittima anch'ella, e ai fuorilegge de "la freccia nera". Bellissimo sceneggiato firmato dal grande Majano, con grande ritmo, ottimo senso dell'azione e dell'avventura (notevoli gli esterni), bravissimi attori, una freschezza che seduce e musica superlativa. I due protagonisti incarnano l'entusiasmo e il senso di libertà e giustizia di una gioventù che sembra riecheggiare la coeva gioventù sessantottina. Un classico tv.
Il meglio della televisione italiana degli Anni Sessanta, firmato dalle più grandi professionalità dell'epoca, a partire dall'esperto regista Majano e dal cast, che sfodera grandissimi nomi della recitazione televisiva e teatrale, nonché una serie di giovani (la Goggi e non solo) dal sicuro avvenire. Bella storia, riprese di ampio respiro e regìa solida, che mostra ottima padronanza del mezzo.
Da ragazzino ho amato molto il romanzo di Stevenson e questa trasposizione televisa anni 60 è stata davvero una bella scoperta. Abbastanza fedele all'originale, con qualche aggiustamento e un clima più leggero (soprattutto la "Freccia nera" più che una compagine di ribelli ricorda la scanzonata combriccola di Robin Hood), ha nei suoi punti di forza una notevole cura sia a livello di ambientazione che di dialoghi. Eccellenti anche gli attori, per un prodotto davvero di alta qualità. Da riscoprire...
MEMORABILE: Fantastica la canzone della sigla finale.
Sceneggiato classico della Rai, che ha resistito piuttosto bene al trascorrere del tempo. Un'avventurosa storia di intrighi, vendette, giochi di potere e, naturalmente, amore diretta da Majano con ritmo più dinamico del consueto e molte riprese in esterni. Dialoghi molto curati, con buona alternanza tra i momenti più leggeri e quelli di forte intensità drammatica. Per Reggiani e la Goggi fu il trampolino di lancio, ma ottimi anche Foà, Onorato, Severini e Merli. Musiche di Ortolani nella media, ma la canzone della sigla non si dimentica.
Ri-visto dopo quasi sessant'anni non ha più la "forza" che esercitava nella mente di un bambino, ma si mantiene su buoni livelli. Certo le ingenuità ci sono, ma si soprassiede volentieri su di esse, visto che la realizzazione è ben fatta (Majano era una garanzia) e gli attori, tra i quali spicca un superbo Foà, fanno tutti il loro dovere. Esempio tipico di prodotti televisivi che riuscivano a fornire ben più di un semplice intrattenimento; peccato che al giorno d'oggi le cose siano cambiate parecchio.
Anton Giulio Majano HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneFabbiu • 1/11/08 19:03 Archivista in seconda - 661 interventi
Gli episodi de "la freccia nera" si possono vedere attraverso il sito internet della rai (raiclick.it) nella sezione Junior, e poi la tv dei grandi
DiscussioneZender • 2/11/08 08:52 Capo scrivano - 48839 interventi
Grazie dell'utile segnalazione Fabbiu, i fan dei vecchi sceneggiati sono avvertiti.
DiscussioneZender • 27/09/13 07:49 Capo scrivano - 48839 interventi
Ahi, dispiace, era relativamente giovane. Chiederò ad Ellerre di non postare nulla per oggi; considerato il suo storico avatar sarebbe di cattivo gusto.
Spiace molto, era ancora giovane. Oltre che ne La freccia nera lo ricordo anche per Il Gatto a nove code e Il vicino di casa (serie La porta sul buio).