Gli amanti latini (latin lovers) - Film (1965)

Gli amanti latini (latin lovers)
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1965
Genere: commedia (bianco e nero)
Regia: [5e] Mario Costa
Note: Episodi: "La grande conquista" (Ucci), "Il telefono consolatore" (Sofio), "L'irreparabile" (Puglisi), "Amore e morte" (Totò), "Gli amanti latini" (Franchi e Ingrassia).

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Commedia a episodi incentrata sulla presunta arte amatoria del maschio italiano. Aprono Toni Ucci e Vittorio Congia con LA GRANDE CONQUISTA: in spiaggia il raffinato Ucci conosce un'americana e, sotto gli occhi ammirati del popolano Congia, se la porterà a letto, ma... Episodio brevissimo, inutile e per nulla divertente. Si continua con IL TELEFONO CONSOLATORE, unico episodio diretto da Ugo Liberatore (gli altri sono tutti firmati da Mario Costa): Gisella Sofio, impiegata di un tele-pronto soccorso, va a casa di Aldo Giuffrè, depresso perché la fresca moglie non gli si concede. Risolverà in qualche modo la situazione. Altra breve parentesi inutile. Gli episodi vanno progressivamente aumentando di...Leggi tutto durata ed ecco L’IRREPARABILE: Aldo Puglisi scopre che la novella sposa non è illibata e arriverà a protestare dall'avvocato. Puglisi è bravino, ma ancora una volta la sceneggiatura (sempre di Corbucci Grimaldi) è assai carente. Si migliora con AMORE E MORTE soprattutto grazie all’indiscusso talento di Totò: si fa consegnare un falso certificato di positività per una malattia gravissima e la mostra al capufficio per farsi perdonare le negligenze passate nonché raccogliere subdolamente la colletta dei colleghi e il permesso di vacanza dal padrone. Il sesso c'entra poco o nulla (fa capolino forzatamente solo nel finale), ma il duetto classico con Mario Castellani all'inizio e il prosieguo in ufficio sono condotti da Totò con grande senso comico. Sicuramente i 22 minuti migliori del film. Chiusura con GLI AMANTI LATINI: Franchi e Ingrassia a Taormina vengono sedotti a turno da una tedesca cui servono però i soldi per prolungare la vacanza. Una storia senza mordente cui la coppia siciliana non riesce a dare la giusta carica, rifugiandosi in gag malriuscite e ripetitive. Il film vale solo per Totò.

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Lovejoy 5/07/08 17:23 - 1823 commenti

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Tipica commedia all'italiana a episodi interpretata da uno stuolo di divi nostrani tutti, o quasi, non proprio in forma olimpionica. A parte Toni Ucci e Vittorio Congia nel primo episodio e Totò nel successivo "Amore e Morte", il resto del cast è deludente. Forse è colpa di un copione mediocre, ma anche loro appaiono distratti, svogliati. In poche parole una pellicola abbastanza anonima e deludente.

Rambo90 24/02/10 01:33 - 7661 commenti

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Episodi tutti senza una vera sceneggiatura ravvivati dalla presenza di attori simpatici e dagli innati tempi comici. L'episodio migliore è senza dubbio quello di Totò, che porta il film a buoni livelli; anche Franchi e Ingrassia se la cavano, il resto fa sorridere senza essere eccezionale. *** solo per la presenza di Totò.

Edo 13/04/12 15:21 - 12 commenti

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Film composto da cinque episodi. Il protagonista del quarto episodio (Amore e morte) è uno scatenato Totò che dà vita con Mario Castellani a un irresistibile duetto (ricorda quello di Totò a colori) e che, alla fine dell'episodio, si permette addirittura di citare una scena de La noia di Damiano Damiani. Gli altri episodi non raggiungono nemmeno lontanamente i livelli di quello con Totò ma sono divertenti e ben recitati.
MEMORABILE: L'episodio con Totò.

Graf 6/05/12 02:28 - 708 commenti

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Quattro episodi, più o meno passabili, incentrati sulla caricatura del gallismo italico più uno, quello con Totò, che può essere considerato un vero gioiello recitativo. Totò, in 20 minuti circa di film e in sole quattro scene di impianto teatrale, fornisce una prova eccezionalmente ricca del suo magistero interpretativo che affonda le radici nell'esperienza del teatro dell’arte, nel verismo di tanto suo cinema, in una spontanea spinta al surreale a nella sua innata morfologia clownesca. Con un pizzico in più di irriverente cinismo. Un piccolo classico.
MEMORABILE: L'irresistibile scena di Totò e Castellani nel laboratorio analisi recupera e rende attuale la scena, ormai classica, del Wagon Lit di Totò a colori.

Manfrin 18/04/16 12:55 - 391 commenti

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Fiacco film a episodi dove non basta un buon cast e la discreta verve di alcuni dei protagonisti a ottenere un risultato soddisfacente. Il più divertente a mio avviso è quello con Giuffrè, mentre Totò rimane sui suoi cliché con il buon Castellani e Franchi e Ingrassia sono meno esplosivi del solito. Inversamente proporzionale alla bellezza la capacità di recitare delle varie "bellone" presenti.

Il Gobbo 28/04/16 23:26 - 3015 commenti

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Mediocre divertimento (poco dello spettatore, invero) sul tema del gallismo nazionale, per lo più affidato a sottotenenti del nostro cinema comico e che infatti si riscatta solo nel segmento di Totò, cui basta il fidato Castellani per far schiantare sebbene riproponendo un canovaccio collaudato. Franco e Ciccio sottoutilizzati. C'è anche Anthony Steffen momentaneamente sces da cavallo

Markus 11/07/17 15:50 - 3680 commenti

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Cinque scarsi episodi. "La grande conquista" (*): Ucci in versione playboy che prenderà una cantonata. Anche lo spettatore, però; "Il telefono consolatore" (*): la Sofio in versione sexy è la sola cosa buona del segmento; "L'irreparabile" (*): Puglisi alle prese con una faccenda sicula (moglie illibata o no?), ma è noiosa; "Amore e morte" (*!): Totò salva la baracca con l'innata verve, ma la storia è micidiale; "Gli amanti latini" (*!): segmento "spiaggesco" che dà il nome al film. Regge per Franco e Ciccio, ma c'è fiacchezza. Buona la OST.

Faggi 6/08/18 14:47 - 1548 commenti

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Dei cinque episodi - tutti scarsi - i migliori, o meglio quelli che si lasciano guardare con qualche curiosità, sono due: quello con Totò, che si prodiga per salvare una storiella dal blando umorismo nero (si ammira sempre con piacere l'arte del Principe) e che contiene una frecciata a La noia di Damiani; e quello con Franchi e Ingrassia che riescono a dare corpo al nulla. Per il resto niente di cui andar fieri. Forse qualcosa di potenzialmente interessate poteva manifestarsi in "Il telefono consolatore" ma, purtroppo, gli esiti deludono.

Il Dandi 18/06/19 17:56 - 1917 commenti

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Mediocrissimi episodi balneari, nessuno dei quali sufficientemente sviluppato: un playboy sbaglia letto al buio; un'assistente sociale interpreta il suo ruolo con troppo zelo; una fuitina si rivela il raggiro di una falsa vergine; Totò truffa i colleghi per permettersi un weekend con l'amante; Franco & Ciccio finiscono invece "sedotti e bidonati" come al solito. Si lascia guardare solo per arrivare agli ultimi due episodi, saggiamente tenuti in fondo e animati almeno dalla simpatia dei protagonisti, ma è destinato a nostalgici completisti.
MEMORABILE: Franchi: "LatRin lover siamo!".

Noodles 2/09/19 18:56 - 2196 commenti

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Cinque episodi incentrati sul solito tema dell'abilità del maschio italico di conquistare le varie bellezze di turno. Non tutti gli episodi sono però ben strutturati e non sempre affrontano veramente il tema, così la mediocrità regna. L'episodio migliore è quello con Aldo Giuffrè, il più intelligente quello con Totò. Il resto ha ben poco da dire e scivola via tra momenti di noia e momenti un po' più divertenti, ma mai indimenticabili.

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Pigro 25/03/21 10:17 - 9624 commenti

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Quattro episodi dedicati al gallismo italiano, dalla comicità stantia, anzi per niente divertenti, basati più che altro su soggetti pseudo-boccacceschi da barzelletta sciapa, senza la capacità, ma neppure la potenzialità, di diventare storie comiche (figuriamoci con interpreti poco carismatici, forse eccetto Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, tuttavia qui particolarmente insipidi). Si salva un quinto episodio, che non c’entra nulla con il tema, e solo per la presenza di un Totò che viaggia in automatico, ma almeno diverte.

Reeves 19/04/21 11:07 - 2152 commenti

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Una sorta di film cadetto, con Toni Ucci che imita Alberto Sordi, Gisella Sofio che fa un po' Franca Valeri, Aldo Puglisi che imita Buzzanca, una tedesca che sembra tanto una Kessler e tante belle ragazze dell'epoca che esplorano un po' i vari tipi di bellezze anni Sessanta. Tirato decisamente via, ma ogni tanto qualche risata ci scappa. In epoca di politicamente corretto, un film totalmente scorretto.
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  • Homevideo Geppo • 8/02/09 10:24
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Vi avviso che il DVD Quinto piano di "Gli amanti latini" è già fuori catalogo. Quindi, prima che diventi introvabile, consiglio di acquistarlo.
  • Discussione Cinema97 • 2/08/14 14:14
    Galoppino - 97 interventi
    Il film incassò 371.136.000 lire per un totale di 2.368.495 spettatori.
  • Discussione Squash • 12/09/14 13:03
    Galoppino - 187 interventi
    Toni Ucci afferma di aver letto il rapporto Kinsey. Questo rapporto affermava cose che fecero scalpore all'epoca come l'alta percentuale di omosessualita o comportamento omossessuale nell'uomo e nella donna e come la meta degli uomini sposati avessero avuti rapporti extraconiugali.
    Ultima modifica: 12/09/14 13:04 da Squash
  • Discussione Squash • 12/09/14 13:13
    Galoppino - 187 interventi
    Francesco Mulè è l'avvocato Paternò del foro di Palermo.l'avvocato della controparte è Dino Curcio doppiato dall'attore e doppiatore siciliano Arturo Dominici.Jolanda Modio è doppiata da Rita Savagnone
  • Discussione Squash • 12/09/14 13:18
    Galoppino - 187 interventi
    Michele Malaspina è il capoufficio di Totò e tra i suoi colleghi di lavoro si riconoscono Consalvo Dell'Arti e Nando Angelini due attori di contorno sempre presenti nei film di quell'epoca.