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La nostra recensione di Blink twice

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Per il suo esordio dietro la macchina da presa Zoe Kravitz (figlia di Lenny) opta per un soggetto tra i più abusati nel cinema d'orrore, quello della comunità apparentemente gioviale, gentile, inclusiva, naturalmente pronta a crudeli voltafaccia. A rappresentarla è qui Channing Tatum (anche tra i produttori del film) nei panni del ricco Slater King, magnate che ama rifugiarsi su di un'isola dove si dice organizzi party strepitosi. La cameriera Frida (Ackie) attrae l'attenzione di Slater durante una festa organizzata per una raccolta fondi del suo ente benefico e scopre come lui le lanci occhiate di fuoco. E infatti, prima di andarsene, il miliardario offre a lei e alla...Leggi tutto sua amica Jess (Shawkat) di seguirlo sulla tanto citata isola, per spassarsela insieme al gruppo di invitati. Frida non ci può credere e accetta senza pensarci un attimo.

Volo aereo ed ecco le due ragazze nella splendida villa nel verde, dove devono consegnare i cellulari per introdursi in una sorta di Paese dei Balocchi dove si ride, si scherza, si beve, ci si droga, si consumano ricchissime cene e pranzi luculliani. Slater (ah, occhio che tra gli invitati c'è pure lo Slater vero, Christian...) continua ad avere un occhio di riguardo per Frida, ma sappiamo bene tutti che presto o tardi qualcosa di brutto accadrà... E infatti dapprima una strana governante che parla di un misterioso coniglio rosso, poi il morso di un serpente, quindi la scomparsa di Jess, che beffardamente nessuno degli ospiti sembra ricordare. Cosa sta succedendo? Chi la causa di tutto? Colpevole è però semmai il prolungamento infinito in attesa della svolta, con lunghissime scene dedicate al vacuo tempo trascorso senza far nulla, in cui le ragazze ridono, scherzano, gridano, prendono il sole in piscina e i maschi, meno giovani di loro (tra questi pure il reduce del Sesto senso Haley Joey Osment, ormai cresciuto e pressoché irriconoscibile, che si sveglia una mattina con il disegno di un pisello sulla fronte), non fanno niente di diverso, pur se quasi di rado inquadrati.

Con l'aggiunta di Geena Davis che fa la segretaria del capo e Kyle McLaghlan come uno dei tanti ospiti danarosi, il cast è curioso, ma in verità il film è soprattutto "di regia": la Kravitz lavora sfruttando i suggestivi ambienti nel verde, fotografati in modo eccellente, proponendo frequenti primi piani soprattutto della Ackie, ricamando sull'ambiguità della situazione... Il montaggio dei flashback rappresenta la parte tecnicamente più virtuosistica, ma l'insieme fatica a coinvolgere davvero, ripiegato com'è su schemi e situazioni che chi conosce il genere può predire con estrema facilità, finendo col non potersi stupire di nulla. Non di una frase, di una trovata originale (l'antidoto verde in bottiglia? No di certo), di un personaggio singolare...

Se insomma si guarda alla forma, qualcosa di buono nell'esordio di Zoe Kravitz si trova, ma una simile badilata di topoi (e stereotipi) inserita in un clima e in un ambiente tanto derivativi riesce difficile da premiare. Né molto empatica risulta Naomi Ackie o particolarmente indimenticabile Tatum, con le ragazze del gruppo che in alcuni casi si fanno veramente insopportabili. A volte, inoltre, sembra quasi che la sceneggiatura improvvisi senza avere bene idea di come riempire le scene... Musica che si fa giustamente spazio con danze al tempo di "Young Hearts Run Free" di Candi Staton e "Ain't Nobody" di Chaka Khan (ma c'è anche molto James Brown), sangue e violenza che non potevano mancare nelle giuste dosi e tanti dialoghi decisamente dimenticabili... La tensione non si avverte e la voglia di vedere come finisce è poca...

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Tutti i commenti e le recensioni di Blink twice

TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/08/24 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/01/25
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Rambo90 29/08/24 02:51 - 8091 commenti

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Thriller di interessante costruzione, con una prima parte in cui succede poco eppure tutto contribuisce a creare un'atmosfera che sa di fasullo e malsano. Poi arrivano i veri misteri e le inquietanti rivelazioni e cambia la marcia del film, diventando un incubo con revenge. Buonissimo il cast, con Tatum forse alla sua miglior performance e una buona coralità. Un po' posticcia (e con qualche vuoto) la postilla finale, ma rimane un buon thriller.

Il ferrini 1/09/24 23:31 - 2782 commenti

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Ti invitano su un'isola deserta, ti tolgono il cellulare, niente internet, ti offrono cibo costosissimo e droghe dalla mattina alla sera, il tutto gratis e senza nessun merito. Non credi che ci sia qualcosa di strano? Macché. Mentre si dipana l'ovvio, compaiono vecchie glorie: Slater, MacLachlan, Geena Davis e ti convinci che forse non è ciò pensi fin dal primo fotogramma. E invece sì, è esattamente quello. Fotografato bene, girato bene, montato meglio (soprattutto gli inserti lisergici) e con l'inevitabile monologo strappa applausi del protagonista. L'ultimo minuto è il migliore.

Gabigol 16/09/24 22:01 - 691 commenti

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Un buon esordio, forse lento nel carburare nella prima parte - soprattutto perché, pur senza indovinare i dettagli, è chiaro dove si voglia andare a parare. Eppure il film, galleggiando tra la commedia romantica e il thriller in un contesto chiuso, lambisce i territori dell'horror per esplodere in un revenge spietato e inesorabile. Non sempre i personaggi sono a fuoco; la lettura del film, inoltre, risulta troppo manifesta. Finale bello e poco credibile. La resa finale del film resta comunque più che buona.

Herrkinski 18/09/24 16:14 - 8848 commenti

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L'esordio in regia della Kravitz segue un canovaccio piuttosto scontato, già declinato in varie maniere nel cinema thriller e horror degli ultimi decenni: il party dove invitati/e sono vittime sacrificali per vari scopi turpi dei ricchi di turno. Se in questo caso si può vedere come una condanna ai vari casi Epstein, Weinstein e compagnia stuprante, la sostanza cambia di poco e prima di entrare nel vivo si perde più di metà film a far montare la tensione per un qualcosa che anche il più ingenuo poteva immaginare dall'inizio; la parte revenge è discreta ma non compensa a sufficienza.

Beffardo57 23/09/24 12:53 - 309 commenti

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Ennesimo, inutile titolo del genere rape & revenge. Particolarmente irritante, poi, il warning iniziale: "Può urtare la sensibilità di alcuni": niente paura, chi cerca cose del genere sa già cosa può aspettarsi. Ovviamente, in omaggio al politicamente corretto, la protagonista è di colore e il ricco villain bianco; tra i personaggi, il meno antipatico è il serpente (purtroppo fa una brutta fine). La confezione è pretenziosa, ma non sono gli orpelli che trasformano un brutto B-movie in un film che valga la pena di essere visto.

Daniela 28/09/24 12:22 - 13449 commenti

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Due ragazze di modesta condizione sociale sono invitate a trascorrere una vacanza presso l'isola privata di un magnate: mentre a loro sembra di essere in paradiso, anche lo spettatore più ingenuo capisce che si tratta di una trappola... Prologo lunghissimo disseminato da troppi segnali di pericolo prima di arrivare al dunque all'insegna del revenge femminile, sanguinoso e di un certo impatto ma anche piuttosto scontato. Un esordio registico a mezza strada tra il thriller e l'horror, promettente per quanto acerbo, con molti cine-debiti e forse un pizzico di rabbia in più.

Schramm 17/10/24 14:16 - 4085 commenti

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L'isola dei fumosi. Midsommarmellata in una mano, peeleppardelle nell'altra e via applaudire in volto allo spettatore. Uno Slater che non si è ancora cavato scheggetranisitor di dosso (e si diverte vedi caso a ironizzare su Fincher) fa subito intuire che acquitrini gua(r)deremo e cucire buona parte del girato addosso a una protagonista/personaggio brava ma così irrimediabilmente antipatica non si direbbe la migliore delle scelte. Resta il plauso alla grandeur fotografica e alle disposizoni illuminotecniche che esaltano lo sgargiare dei colori e al vispo clockworking del tutto.

Katullo 2/11/24 22:03 - 441 commenti

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Giunti al punto di fingere di preservare anche per mezzo di ridicoli warning a schermo intero, l'isola di turno è un tragico campionario di svalvolatezza in cui trovano sfogo le peggiori tendenze generazionali. Metà film si sdraia dunque a bordo piscina, senza osare neanche un bacetto (per ben altro si rimanda ai flashback lisergici), droghe assortite, cene gourmet, essenze, serpenti... una babele infoiata che ammicca alla noia. Come non approfittare di cotanta ospitalità, per poi ricordarsi alla prossima epistassi che è tempo di mattanza. Finale da pezza peggiore dei numerosi buchi.

Thedude94 23/01/25 23:27 - 1181 commenti

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Esordio alla regia ambizioso per Zoe Kravitz, la quale realizza tutto sommato bene un'opera dalle varie tematiche (molto attuali e moderne), che spazia dal thriller al misterioso il tutto in un ambiente molto luminoso e solare, che ben contrasta con l'inquietudine che trasmettono alcuni personaggi. La Ackie e Tatum sono degli ottimi protagonisti, di un film che ha sì del già visto in diversi momenti, ma che sa comunque rendersi interessante e fa venir voglia di scoprire cosa nascondono i personaggi dietro delle maschere sorridenti. Non male, come inizio di carriera registica.

Piero68 30/01/25 19:30 - 3001 commenti

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Il trigger warning iniziale ha lo stesso sapore delle scritte nei mockunentary che indicano come sia una storia vera. Poi però, piano piano, la pellicola acquista credibilità e, anche se alla fine si sa dove andrà a parare, riesce comunque a creare la giusta tensione per condurre lo spettatore in un finale dal sapore horror. Peccato che le due interpreti principali vadano spesso in overacting, controbilanciato però da una performance di Tatum più che credibile. Impossibile non vederci un riferimento alla recenti accuse sui famosi "White Party" di un noto rapper.

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Galbo 9/02/25 07:56 - 12708 commenti

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Zoë Kravitz è una regista promettente e lo dimostra immettendo elementi di personalità in un film che parte da premesse non nuove, nella storia (non nuovo esempio di revenge al femminile) e nel suo svolgimento. Interessante appare il prologo, che presenta adeguatamente i personaggi e che rende più chiara la seconda parte, in cui la regista usa bene i toni del thriller e dell‘horror, con un crescendo di tensione che consente di sorvolare sulla scarsa originalità dell‘insieme. Buona la prova (anche fisica) della protagonista ma chi sorprende positivamente è il bravo Channing Tatum.

Pumpkh75 8/04/25 18:11 - 1921 commenti

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Solo un lustro fa si sarebbe preso un pallino in più, perché alcuni temi e requisiti nell’ultimo periodo hanno subito una inflazione paurosa (una per tutte: ma quante location isolane stiamo frequentando?). La Kravitz però le cose le fa proprio per bene: dissemina indizi indecifrabili per fuorviare l’ineluttabile, lo prepara nei bellissimi colori della fotografia, tramuta le vestali in amazzoni, evita argutamente ogni sovraccarico di retorica. Brillante la scelta del cast, la chiusura non riallinea tutti i tasselli ma forse, mancandone qualcuno, è meglio così. Rampante.

Anthonyvm 12/06/25 00:54 - 6729 commenti

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Un'isola idilliaca con tutti i comfort possibili, giovani donne in cerca di svago, ricconi festaioli e generosi, alcol, droga, nessun pensiero al mondo: paradiso? Non proprio. Società patriarcale e misoginia latente costituiscono l'evidente leitmotiv di questo thriller psicologico dai frequenti contraccolpi horror, ispirato al trend allegorico di matrice leviniana cui i vari Get out e Don't worry darling hanno dato forma negli ultimi anni. Nulla di originale, quindi, ma il messaggio di fondo viene veicolato con una certa inventiva, anche a costo di spingersi sopra le righe. Not bad.
MEMORABILE: La vecchia e la bottiglia di veleno di serpente; I ricordi affiorano; L'ultima sanguinaria mezz'ora; La riuscita e non manichea ambiguità del finale.
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