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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Bedazzled
Anno: 2000
Genere: commedia (colore)
Regia: Harold Ramis
Note: remake di "Il mio amico il diavolo"
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Harold Ramis è il regista di quell’autentico gioiellino comico che è RICOMINCIO DA CAPO, nel quale non dissimilmente da qui il protagonista cerca di conquistare ripetutamente la sua donna ideale grazie alla possibilità “magica” di tornare indietro nel tempo e appunto, ripartire da capo. A dargliene la facoltà è qui il diavolo in persona (con le fattezze conturbanti di Elizabeth Hurley), che in cambio dell'anima propone i canonici sette desideri. Brendan Fraser, cui non par vero di poter arrivare al cuore della sua amata, che lo ignora, ci casca e prova subito a chiedere di essere ricco,...Leggi tutto potente e sposato con lei. Detto fatto, ma si ritrova nei panni di un narcotrafficante colombiano! Dialoghi in spagnolo sottotitolati e un Fraser strepitoso (che ricorda un po' il nostro Christian De Sica, anche fisicamente). Meglio allora provare con la sensibilità (di nuovo un Fraser iper-romantico da applausi), o diventando un idolo del basket (e ancora si ride), o un affascinante scrittore o addirittura il presidente degli Stati Uniti (Abramo Lincoln alla vigilia dell'attentato!). Tutti i fallimenti, forse è meglio accontentarsi di ciò che si è. Un remake di IL MIO AMICO IL DIAVOLO era nelle corde di Ramis, come si è detto, e in effetti non solo c'è qualche momento molto divertente, ma si intuiscono uno stile e un senso dei tempi comici superiori alla media. Fraser, che recita nel ruolo di Dudley Moore, potrebbe essere la scelta giusta (al contrario della diavolessa Hurley, troppo sopra le righe e antipatica), ma i lunghi “intervalli” tra una vita e l'altra sono ripetitivi e stucchevoli, più adatti a far da riempivo in commedie ben più scarse. Non c'è molto da salvare.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Festo!, Magerehein - Non male, dopotutto:
Stubby, Renato, Daniela, Rambo90, Jurgen77 - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Pigro, Rickblaine - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Mascherato, Magnetti, Ciavazzaro, Galbo
Parte molto bene questa commedia, rendendo subito simpatico allo spettatore il protagonista, che i propri colleghi di lavoro non sopportano. Fino a quasi metà film si ride di gusto, poi, poco a poco, la pellicola va sempre più in decrescendo, fino al finale scontatissimo. Soddisfacente a metà; notevole invece la presenza fisica della Hurley.
Il primo remake diretto da Harold Ramis (de Il mio amico, il diavolo di Stanley Donen) si rivela anche il suo primo disastroso flop, nonché il suo peggior lavoro. Colpa di un copione originale piuttosto datato e di una rilettura stanca e svogliata (non si ride per niente!). Peccato perché i due protagonisti funzionano: Brendan Fraser ha la faccia giusta per ruoli da nerd (e ne veste spesso i panni), mentre Liz Hurley/Il diavolo pare addirittura recitare!
Di questo film salvo solamente la divertente idea (peraltro non originale) dei 7 desideri con risvolto della medaglia. Insomma non se ne viene fuori: il diavolo sembrerebbe troppo furbo e riesce sempre a non soddisfare al 100% colui chi si è venduto l'anima, quasi a volerne misurare la cupidigia. Per il resto è un film troppo stupidotto per convincere appieno. Nemmeno i due protagonisti Frasier e Hurley mi hanno convinto.
Divertente, anche se un po' ripetitivo. Dopo i primi due-tre desideri esauditi (per modo di dire) il film non ha più molte cartucce da sparare e procede per inerzia fino alla fine. Comunque Fraser è bravissimo e la Hurley ha senz'altro delle doti... magari non recitative, ma le ha. In ogni modo qualche bella risata è garantita e Ramis si conferma un regista quantomeno originale.
MEMORABILE: Fraser gigantesco campione NBA che in ogni partita dà il "110%"...
Insomma. Commediaccia poco divertente a mio avviso. Brendan Fraser cerca di impegnarsi in modo quasi sufficiente, ma per il resto c'e davvero poco da vedere e non serve la diavolessa Hurley a rendere il film appettibile (anche se le sue curve...).
Remake di un film già poco riuscito, con un impiegatuccio bistrattato disposto a cedere l'anima ad una diavolessa pur di poter far innamorare di sé una bella collega. Ma, come noto, bisogna far attenzione ai propri desideri, perchè potrebbero avverarsi. Ramis è autore di un capolavoro e quindi merita comunque rispetto, ma questa è certo una delle sue prove meno felici, nonostante alcune trovate carine e l'impegno di Frazer (che però non ha proprio il fisico da sfigato qualsiasi), mentre alla Hurley è richiesto solo d'essere bellissima.
Vende l'anima al diavolo per avere 7 desideri che puntano a una sola cosa, conquistare l'affascinante collega, ma sotto c'è sempre la fregatura. Con una storia tutto sommato carina, un protagonista (Fraser) davvero bravo (soprattutto nei travestimenti) e un regista di grande professionalità, ci si poteva aspettare di più. Invece il ritmo si incanala su binari scontati (a parte la bella scena del narcotrafficante colombiano), il diavolo è stucchevole e le sue scene ripetitive, e l'intero film si attesta su una sostanziale mediocrità.
L'eterno storia del soggetto che per la realizzazione dei propri desideri vende l'anima al diavolo, trova in questo film una delle trasposizioni più mediocri. La storia che almeno sulla carta prometteva un certo divertimento, è mal resa da una sceneggiatura incosistente e anche i due protagonisti sono faccine carine ma senza spessore neanche per il genere comico.
Buffa commedia e niente più. Ormai si è capito che Brendan Fraser è un buon attore, ma solo per questo genere di film. Elisabeth Hurley è al contrario presente più per le sue curve che per altro. Stanca nel durante, in quanto sembra ripetersi tra scontatezza e banalità.
Film di Ramis riuscito a metà. L'idea è simpatica e in più di un'occasione si sorride (soprattutto nella parentesi messicana e in quella presidenziale), ma la sceneggiatura perde rapidamente colpi in prossimità del finale, scadendo in un lieto fine scontato con prevedibile morale. Comunque Fraser è in palla e offre un'interpretazione molto divertente, affiancato dalla sexy Hurley che non recita nemmeno tanto male. Vedibile.
Miriam Shor HA RECITATO ANCHE IN...
Divertente commedia sul tema del "Faust" in chiave moderna. Una bellissima e intrigante "Satana" (Elizabeth Hurley) tenta con ogni modo un perdente (Brendan Fraser). Gag divertenti e di buona fattura, sino al "buonista" e simpatico epilogo finale. Tutto sommato ci si diverte, senza porre troppo l'accento sull'eterno dilemma della lotta tra il Bene e il Male che è intrinseco in ogni essere umano...
Da un lato abbiamo l'exemplum dello "sfigato" (che ricorda un bel po' il Silvano Rogi di Camera Café), dall'altro quella che sembra essere l'occasione della sua vita. Tuttavia, anche se le premesse del film sembrano banali, la trama scorre piacevolmente e ci sono varie gag azzeccate, capaci di strappare risate. Certo, qualche dubbio rimane: passi per il diavolo dipinto all'acqua di rose, ma che giochi persino a tavolino con Dio… Comunque buono.
MEMORABILE: L'inizio del film, con i riquadri gialli - molto originali - che descrivono le varie abitudini e personalità; Le varie "trasformazioni" del diavolo.
Sfigato (l'ottimo ed adattissimo Fraser) venderebbe l'anima pur di rimorchiare una collega; il caso vuole che il diavolo (una bellissima Hurley) passi di lì... Piacevole commedia che intrattiene e diverte, vuoi per le variegate trasformazioni subite dal protagonista (alcune davvero spassose), vuoi per i puntuali effetti collaterali delle stesse. Si può obiettare che il film presenti una certa ripetitività di fondo e un finale in salsa decisamente "americana", ma tutto sommato sono sbavature veniali che non macchiano la bontà complessiva dell'opera. Simpatico.
MEMORABILE: Le due mutazioni più divertenti di Fraser, ovvero il riccone ispanico e il gigantesco (ma non in tutto) cestista.
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