Dust in the wind - Film (1986)

C’è un tempo per crescere e uno per dimenticare. Impreziosito da scorci autobiografici e i luoghi della memoria, è un malinconico racconto disteso fra le pieghe del tempo che scorre e cristallizzato sui legami famigliari e le scelte di vita indotte dal destino. Hou, prima di Città dolente, pone lo sguardo sull’iniziazione dei giovani della generazione “di mezzo” mettendo a confronto la provincia taiwanese e l’urbanizzata Taipei, ponendo altresì l’accento sull’attaccamento alle origini e la necessità d’intraprendere strade diverse per affermarsi.

Il racconto del ragazzo che lascia la campagna per la città unisce lo sguardo sull’adolescenza – e sulla malinconia di un’età di slanci e incertezze – con quello sulle condizioni di sfruttamento del lavoro e le fragilità sociali, col contorno dello scandaglio su tre diverse generazioni che riflettono diverse culture. Film delicato, quasi sottotraccia, costruito come pagine di diario rilette con pacata nostalgia e sviluppato per squarci di una narrazione ellittica, per schizzi sfuggenti che costruiscono la trama attraverso intime suggestioni.