Lezioni di felicità - Film (2006)

Odette Toulemonde, commessa di un negozio della provincia belga incontra il suo scrittore preferito al quale cambierà l'esistenza con il suo ottimismo e la sua gioia di vivere. Scritto e diretto dal drammaturgo francese Eric-Emmanuel Schmitt, Lezioni di felicità è un vero e proprio manifesto programmatico di ottimismo riassunto nella figura della protagonista, donna modesta che non si lascia deprimere dalla vita e reagisce con il sorriso ad ogni avversità.Buona sceneggiatura e bei dialoghi, il film è segnato dalle piacevoli musiche di Piovani.

Probabilmente l'ambizione di Odette Toulemonde era quella di emulare il successo di Amélie, ma questa commedia, pur gradevole nel suo insieme grazie anche all'accuratezza della confezione e ad alcuni simpatici effetti speciali naif, non lascia molte tracce nella memoria. Troppo programmaticamente ottimista, rischia di apparire forzata se non stucchevole. L'espressività di Catherine Frot, dalla non convenzionale bellezza, salva comunque il suo personaggio dalla macchietta.

Gradevole pellicola che coniuga realismo ed ottimismo, incentrata sulla positiva figura della protagonista interpretata dalla brava Catherine Frot. A tratti un po' ingenua, ma in fin dei conti è un peccato veniale per una favola moderna non convenzionale. Altro punto a favore: per una volta gli elementi kitsch sono piacevoli e fanno sorridere, senza alcuna pesantezza. Musiche azzeccate e dialoghi ben riusciti.

Opera che per atmosfera e stile ricorda l'Amélie di Jeunet, ma che fortunatamente non possiede quella laccatura eccessivamente zuccherosa. Pellicola leggera, sempre sul pericoloso filo dell'evanescenza innocua, ma che grazie a un'ottima protagonista (Frot) mantiene un insperato equilibrio. Qualche elemento troppo favolistico, seppur non fastidioso, toglie concretezza a una discreta sceneggiatura che si sorregge su dialoghi di pregio. Regia derivativa; nel complesso, per una serata senza troppe aspettative, può essere una valida opzione.