Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/05/09 DAL BENEMERITO UNDYING
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B. Legnani 31/05/09 02:30 - 5523 commenti

I gusti di B. Legnani

Scombinato. Gli nuoce il confronto con l’opera di Fellini, ma troppi momenti, comunque, non funzionano. Le fasi “sacre” (per esempio la scelta di Gitone) non assumono mai quell’aura importante che sarebbe servita. L’opera, insomma, non ha la necessaria, compiuta ampiezza di toni, anche a causa di un cast che è debole (lo nota bene Giusti) specialmente nella coppia principale. Personalmente credo che Franco Fabrizi avrebbe anche potuto funzionare, ma è la scelta di Don Backy che è sbagliata in pieno. Si notano Tognazzi, Carotenuto e Olmi.
MEMORABILE: Il centurione che fa i fanghi.

Undying 30/05/09 05:00 - 3807 commenti

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Una pellicola sconfortante, nella quale predomina un sottotesto omosessuale estremamente pregnante. Disavventure di Ascilto (Franco Fabrizi) e Encolpio (Don Backy) in stile pre-decamerotico, nelle Roma antica. Encolpio, in particolare, s'innamora della bella Gitone, in realtà un maschietto sotto mentite spoglie. Il film picchia malamente sulla comicità volgare, appoggiata da un look maschile al limite della macchietta: nemmeno i grandi Ugo Tognazzi e Mario Carotenuto sfuggono al trucco con rimmel attorno agli occhi, fastidiosamente vistoso. Tognazzi/Trimalcione anticipa il Pujol de Il Petomane.

Pigro 6/09/10 08:57 - 9635 commenti

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È il confronto con la versione di Fellini a massacrare questa, che tuttavia non merita l'ostracismo totale, anche se molte cose non funzionano. L'handicap maggiore è il tentativo di rendere storia ciò che storia non può essere, cioè il testo frammentato di Petronio: cercando di creare una trama, ne vien fuori una commedia in costume più o meno sboccata o sbrindellata. Da qui, molti errori, a cominciare dall'epurazione dell'eros omosessuale, che da perno di senso diventa qui errore di percorso. Gli attori si impegnano, ma l'opera traballa.

Il Gobbo 7/06/11 09:13 - 3015 commenti

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Non all'altezza delle ambizioni, molto giocato sull'ambiguità sessuale ma incerto fra il pre-decamerotico alto e la satira, con cenni all'attualità (i beats) lasciati cadere, e i contrasti scenografici pure essi solo accennati. Però non è brutto come lo si racconta, c'è un grande Carotenuto, Fabrizi tiene botta, e insomma si può guardare. O meglio si potrebbe, in una copia esente dai tagli (apportati evidentemente con la roncola) che affliggono la versione trasmessa da Rete 4.

Cotola 5/07/11 23:46 - 9012 commenti

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L’unica cosa che riuscì a Polidoro con questo film, fu quella di anticipare la pellicola di Fellini. Ma se già il maestro non era riuscito a trasporre efficacemente un testo complesso e difficile come quello di Petronio, non meraviglia che nemmeno il regista in questione, decisamente più modesto, sia riuscito meglio. Un bel po’ di volgarità, risibili intenti satirici ed un cast con un nome altisonante (Tognazzi) e qualche nome strambo (Don Backy) ed interessante (Aumont e Fabrizi) che non fa però una gran figura.

Ronax 30/07/12 15:48 - 1248 commenti

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Che il film non sia un capolavoro e che trabordi di eccessi e volgarità inutili è indubbio, ma resta il sospetto che all'accanimento bipartisan di giudici e recensori dell'epoca non sia del tutto estraneo il reato di lesa maestà a Fellini, cui Polidoro aveva rotto le uova nel paniere addirittura anticipandolo di qualche mese nelle sale. Comunque splendide la Granata e la Aumont. È probabile che i tagli presenti nella versione tv (anche Sky, in teoria esente da censura) risalgano alle disposizione della magistratura dopo sequestro e condanna.
MEMORABILE: Trimalcione rivolto a Encolpio e Ascilto: "Intellettuali di merda!"

Matalo! 30/10/12 16:34 - 1378 commenti

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Inquisita dal magistrato Occorsio (per l'età di Pau, visto il ruolo) e difesa tra gli altri da Antonioni, questa riduzione di Satyricon non ha gran profondità, si attiene al testo quel che basta per trarne una traccia narrativa anche se sconnessa (forse per tagli). Ma è davvero così brutto? Io non direi. Un po' del cialtronismo dei protagonisti é nello spirito del libro, ogni tanto il caos che si affolla sullo schermo rende l'idea. Passabile, secondo me. Ottimo Tognazzi ma Fanfulla fu scelta migliore nel contesto felliniano. Backy fa quel che può (malino).
MEMORABILE: La bellissima Tina Aumont, che però si vede poco.

Liv 9/12/14 09:31 - 237 commenti

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Più aderente al testo di Petronio, è un prodotto anni '70, con tutta l'indulgenza per gli aspetti sessuali ma ancora tenuto a freno dalla censura. La recitazione non convince, a cominciare da quella di Don Backy (uno si chiede "ma chi ce lo ha messo? Celentano?"). Tognazzi è divertente nel fare Trimalcione. Quando lo si vede, uno si dice "Ecco Tognazzi che dice ora faccio Trimalcione, ragazzi". Portare su schermo il testo di Petronio è un'impresa rischiosa. Neanche a Fellini riuscì, ormai troppo felliniano. Polidori annusò l'aria e ci provò.

Rufus68 4/01/18 12:02 - 3825 commenti

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L'impari raffronto col capolavoro felliniano pesa come un macigno. Eppure il filmino non demerita. Polidoro può contare su attori di vaglia (Fabrizi, Carotenuto, un pur gigionesco Tognazzi) e volti notevoli (il sorprendente e bifronte Pau, la Aumont) e le magagne della sceneggiatura rimangono in secondo piano. Apprezzabile anche l'erotismo diffuso che il regista, anche se in modo facile e meccanico, miscela a un certo afrore di dissoluzione già presente in Petronio. Bel finale.

Renato 21/07/20 12:11 - 1648 commenti

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Discreto film di Polidoro, un avventuroso picaresco on the road con un buon cast secondario e una fantasiosa ricostruzione scenografica della Roma imperiale. A funzionare meno sono i due protagonisti, bravi ma male assortiti; mentre Mario Carotenuto mostra un notevole talento drammatico in un personaggio decisamente fuori dalle sue corde abituali. Il ritmo è buono, e il film scorre bene fino al triste, malinconico finale. Massacrato a suo tempo dalla censura, è ancora oggi invisibile in edizione originale.
MEMORABILE: Eumolpo: "Quando la bellezza è pura, non ha sesso".

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Zampanò 26/04/21 12:55 - 381 commenti

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Più narrativo dell'omonimo e coevo felliniano ma per taluni aspetti parimenti coraggioso. Polidoro, con Sonego, pedina i due picari Ascilto e Encolpio strapazzandoli soprattutto, com'è d'uopo, da un punto di vista sessuale (audaci anche per l'epoca le intemerate orgiastiche e pederastiche). Fulgida prova di Carotenuto, un disgraziato Eumolpo che grida ai mari in tempesta il suo epicureismo. Inevitabilmente lungo ma non fluviale. Da riscoprire.

Myvincent 27/07/21 08:19 - 3727 commenti

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L'opera di Petronio è qui rimaneggiata con brio e sforzo scenografico, ponendo al centro della scena i due "giovinastri" amici-nemici e le loro tragiche avventure accadute al tempo dell' imperatore Nerone. Impareremo, con fantasia e buona ricostruzione del clima di quei tempi, a conoscere meglio Encolpio, Ascilto e lo schiavo Gitone, a cui si aggiungono poi il poeta Eumolpo e l'ex-schiavo arricchito Trimalcione. Una commedia dipinta coi colori del tempo, gradevole, licenziosa, non priva di un certo spirito letterario sagace e intelligente, com' è nelle corde dell'opera letteraria.

Lucius 20/02/23 12:10 - 3015 commenti

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Una piacevole sorpresa: un film che sembra trovare l'ispirazione nel cinema pasoliniano. Una produzione coraggiosissima (visti i tempi) che andrà incontro a tutte le conseguenze del suo impegno, restando fedele tanto ai dettami del regista, quanto all'opera di Petronio. Un Tognazzi istrionico al servizio di un'opera impregnata fino al midollo di omosessualità. Nella Roma corrotta di Nerone, si narra il viaggio da Roma a Baia di Encolpio e Ascilto, tra avventure  e disavventure. Degno concorrente dell'opera di Fellini, avvince con ironia e trasgressione.
MEMORABILE: Il rito e la pozione magica per far diventare etero Encolpio (impagabile!); Lo schiavetto vestito da fanciulla.
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  • Discussione B. Legnani • 31/05/09 02:49
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Un film di una miseria indescrivibile, sia narrativa, sia per realizzazione...


    Appena visto. Anch'io *½, ma lo trovo più scombinato che misero.
  • Discussione Undying • 31/05/09 17:09
    Risorse umane - 7574 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Undying ebbe a dire:
    Un film di una miseria indescrivibile, sia narrativa, sia per realizzazione...


    Appena visto. Anch'io *½, ma lo trovo più scombinato che misero.


    Hai ragione: in effetti la ricostruzione degli ambienti, i custumi e - più in generale - la messa in scena non è da film povero.

    Ciò non toglie che l'effetto del prodotto (detesto, ad esempio, l'uso eccessivo del trucco) possa essere definito misero.
  • Curiosità Undying • 6/08/09 07:36
    Risorse umane - 7574 interventi
    Don Backy ricorda il Satyricon di Gian Luigi Polidoro

    "Il Satyricon per me è stata un'esperienza entusiasmante, anche perché in una settimana aveva incassato 350 milioni: una cifra esorbitante per quel periodo.
    Ha dato la stura ad una serie di film del genere, nei quali si sono cominciati a vedere i primi seni, le prime donnine un pò più svestite.
    Purtroppo però avemmo una denuncia da parte appunto della censura e il film fu bloccato, sequestrato".

    Fonte: Stracult light / 3 agosto 2009
  • Discussione Mauro • 21/10/12 14:02
    Disoccupato - 11929 interventi
    Il film è del 1969 (archiviodelcinemaitaliano.it)
  • Discussione Mauro • 26/10/12 11:08
    Disoccupato - 11929 interventi
    Di cosa hai bisogno Zender? Ho visto una chiamata
  • Discussione Zender • 26/10/12 11:45
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Già risolto tutto.
  • Homevideo Buiomega71 • 30/04/21 12:40
    Consigliere - 25937 interventi
    In dvd per Mustang Entertainment, disponibile dal 10/06/2021
  • Homevideo Lucius • 20/02/23 11:14
    Scrivano - 9063 interventi
    Qualità del dvd buona, ma con un difetto non da poco: l'immagine balla, nelle scene in cui la cinepresa si sposta.
  • Curiosità Lucius • 20/02/23 11:49
    Scrivano - 9063 interventi
    Dopo solo quattro giorni di programmazione la magistratura ordinò il sequestro del film, con della accuse durissime: spettacolo osceno, violazione della legge che tutela il lavoro dei minori e corruzione di minorenni. L'arringa del pubblico ministero:

    "Il film è osceno, sia nella trama, sia nella rappresentazione continua di nudità femminili, sia nella descrizione di sedute orgiastiche, nonchè di rapporti sessuali e omosessuali, misti ad alcuni atti di sadismo. La volgarità delle scene muove soltanto al disgusto".

    Fonte: intervista a Gianni Canova tra gli extra del dvd.
  • Discussione Lucius • 20/03/23 11:36
    Scrivano - 9063 interventi
    Per Zender: ho postato le foto. La sorgente e Via Tacito sono le uniche certe  quanto a coordinate. Ho beccato anche uno che ha fatto la comparsa nel film. Senza stacchi, il controcampo conferma. La mappa di Sperlonga non mi sembra aggiornata, purtroppo. C'è da correggere il nome del vicoletto in Antropophagus.