Nonostante sia del 1973, questa scialba incursione del regista Paolo Lombardo nel genere spionistico sembra figlia dei Sessanta: per le facce degli attori, per i loro abiti, per i tagli dei loro capelli (che sembrano disegnati o scolpiti da tanto sono perfettamente pettinati e immobili). Al centro della vicenda c’è un misterioso microfilm, del quale un gruppo di mafiosi da quattro soldi vuol tornare in possesso per distruggerlo. Ma ad averlo è un agente e la guerra che si scatena tra le misteriose bande a conoscenza del prezioso oggetto si articolerà in agguati all'arma bianca (davvero ridicoli e genuinamente trash i combattimenti a colpi di pugni e karatè), telefonate...Leggi tutto intercettate, rozzi scontri a fuoco, travestimenti e tutto il resto del campionario comune alle sottoproduzioni nostrane del campo. La regia di Lombardo è anonima e quando si fa notare lo fa solo per infastidire con terribili zoomate improvvise su particolari inutili o volti inespressivi. In tal senso è esemplare il culturista Alan Steel, glorioso eroe del nostro cinema peplum non esattamente in possesso di uno sguardo penetrante. Se consideriamo che il protagonista è lui… Il buon Edmund Purdom, invece, apre il film per poi ricomparire qua e là in atteggiamenti da James Bond dei poveri, concludendo con un dialogo stupidissimo recitato tra due bellezze dall’aria svampita. La trama è assai intricata e a dir poco confusa, al punto che perderne un brandello significa rischiare di non raccapezzarcisi più. Un disastro totale.
Confuso e incongruente pastiche di noir, thriller e spionaggio con protagonista un divertito e poco convinto Purdom affiancato da vecchie glorie del peplum come Mitchell, Steel, Donnini. Molto trash la Mongardini truccata da nera (ma con braccia e gambe bianche!!) e Steel che, dopo essere a stento sfuggito ai nemici e da essi ancora braccato, trova il tempo per apparire con una camicia di diverso colore… Ridicole le scene d’azione.
Noia all'ennesima potenza. Un classico film di riciclo, quando però manca l'inventiva (e forse anche la cialtronaggine) certe operazioni dovrebbero essere evitate già in partenza: la vicenda è sconclusionata, non c'è una minima logica narrativa e sugli attori è meglio sorvolare. Commovente il tentativo di far passare un bolso spy-movie fuori tempo massimo per un poliziesco nel momento in cui il genere era fiorente.
Gli archivi non sono quelli della polizia criminale bensì quelli di Scotland Yard, da cui un furbone ruba un microfilm che fa gola a molti, specie alla mafia. Appurato quindi che non si tratta di un poliziesco, volendo ci si potrà divertire un poco con questo squinternato film che occhieggia a Bond (Purdom è doppiato da Pino Locchi, voce storica di Connery) ma sovente scivola nel demenziale involontario (spesso ricorda il Che fai rubi?, film giapponese ridoppiato da Allen). Tuttavia è confezionato con una certa cura, pur nella sua illogicità.
Non si salva nessuno o quasi in questo film (Purdom almeno recita...), maldestramente diretto da Paolo Lombardo. Il ritmo soporifero, gli attori inespressivi, i magistrali movimenti di macchina (certi zoom vanno aldilà di ogni comprensione), le statiche scene d'azione, i dialoghi da fumetto... Se si arriva fino in fondo è solo per dovere cinefilo. Il titolo e la locandina facevano presagire ben altro, ma si sa che nel dna del cinema di genere italiano c'è anche questo! Non lasciatevi fregare.
MEMORABILE: La sequenza prima dei titoli di testa: viene già voglia di premere "stop".
Inenarrabile spionistico del 1973, miserrimo e nato già vecchio. Desolante povertà del tutto, con snodi folli, location raccogliticce, umoristici tentativi di far passare per Londra alcune località romane. La cura del tutto è testimoniata sin dai titoli di testa, che presentano Loredana Monghardini (sic!). Gordon Mitchell pare reduce da tre giorni di lettino abbronzante. Non ci sono crediti c.s.c., ma c'è effetto notte peggiore nella storia del cinema. Si salva solo il doppiaggio. Della serie "se non lo vedi non ci credi".
MEMORABILE: C'è ampia scelta. Puntiamo su un'auto britannica col bollo italiano e la guida a sinistra.
Spionistico sgangherato e deliziosamente trash, chiaramente appartenente ad altra epoca, come testimoniano il cast di bolliti (fantastica la stretta di mano cripto-gay fra Mitchell e Ciani prima che un sicario da un'ineffabile botola scavata nella sabbia freddi il primo) e figuranti orribili (non male però la "danzatrice Zula"!). Scene pazzesche (il travestimento muliebre, il finale), una canzone northern soul ("Mr. powder man"??) del tutto incongrua, insomma una chicca. Ma che sarà mai la "Criminal Police"?
Notevole porcata italiana pseudo spionistica che non ha al suo attivo nemmeno un elemento di lode né la più piccola ragione per farsi vedere. A mio avviso non si divertiranno troppo nemmeno gli amanti del trash più puro: la noia, infatti, regna sovrana. Per il resto null'altro da dire. Decisamente da evitare.
Incredibile e invedibile pasticcio supertrash, con spie improbabili in una Tunisi ricostruita (per modo di dire) ad Anzio. La trama è senza senso, il film anche. L'ho visto pensando a un poliziottesco, mi son trovato di fronte a un film Troma ante litteram. Come scrissi sull'IMDB "Rated 1, zero is not available".
Certi film sembrano fatti apposta per tirarsi dietro pernacchie e sberleffi: questo è uno di quelli. Bruttissimo misto tra poliziesco e spionistico Anni Sessanta, attori non al meglio, locazioni fasulle e brutte. Ma sopratutto sceneggiatura ridicola. Guardatelo solo se volete ridere.
MEMORABILE: La sequenza iniziale e gli ultimi 5 minuti.
Dopo lo sciagurato Amante del demonio, Paolo Lombardo ci delizia con questa squinternata spy-story che ricicla fuori tempo massimo tutti i luoghi topici dei sotto-bond tricolore. Storia letteralmente senza capo né coda, regia più inesistente che inetta, attori riesumati da qualche casa di riposo, le solite bonazze di contorno e la consueta parata di orrendi ceffi. Il tutto girato a Roma ma nominalmente ambientato a Londra e Tunisi. Dopo questo film di Lombardo si perdono le tracce: sicuramente nessuno deve essersene preoccupato.
MEMORABILE: La danza (chiamiamola così) della nudissima Zula: non c'entra niente col film ma è un bel vedere.
Agghiacciante poliziesco dalle venature noir-spy (se così possiamo chiamarlo), amatoriale, raffazzonato, storto e scombinato come pochi altri del periodo. Dispiace che un film venga ricordato solo per i difetti, ma questa pellicola di Lombardo è una di queste (insieme ai vari Trhauma, Il bosco e il super classico di Andolfi).
C'è da dire che ci sono talmente tante comparse che se non si vede il film due volte si rischia di non afferrarlo bene, ma dov'è il problema, visto che dura solo 80 minuti e che procede spedito? Indubbiamente è stradatato per il '75: film così andavano di moda 10 anni prima. Francamente a me la giornalista curiosa ha ispirato molto, come anche gli scenari di Tunisi. Per annoiarmi non mi son proprio annoiato, indubbiamente non è un buon film, ma in quanto a porcherie c'è davvero di mooolto peggio...
Miserrimo esempio di pochade spionistica che prende spunto dalla caccia a un misterioso microfilm per appioppare allo spettatore una serie sconclusionata di situazioni senza capo né coda. Cast scadente così come la falsa ambientazione tunisina e tutto il resto.
Peggiore di Provincia violenta, caratterizzato da una regia piatta e da un doppiaggio che vede in alcuni casi abbinare voci di uomini anziani a personaggi neppure cinquantenni. Reparto make-up da licenziare, con attori ricoperti da vistosi ceroni e ridicoli parrucchini. Storia inconcludente. Sarebbe stato meglio se fosse rimasto negli archivi della polizia (di cui il titolo) piuttosto che vedere nuova luce in dvd. Pregno di incongruenze. Bocciato in toto.
Davvero difficile trovare qualcosa da salvare in questa pellicola. Il montaggio sembra fatto "a caso" e in tal modo non si ha agio di capire bene gli snodi narrativi della pellicola. Succedono cose senza che ci sia una reale consequenzialità tra gli accadimenti. Deficitarie recitazione e regia. Insomma, un disastro su tutta la linea, che offre anche ben poco divertimento sul fronte del trash.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
HomevideoXtron • 13/03/12 16:10 Servizio caffè - 2229 interventi
Secondo quanto riportato da Wikipedia, Lombardo avrebbe usato materiale derivato da un vecchio film rimasto incompleto. Se confermato (ma non è difficile crederci), spiegherebbe parecchie cose a proposito della confusione della trama.