Bullets of justice - Film (2019)

L'indie demenziale tende spesso a credersi più furbo di quanto non sia davvero, impantanandosi in un'ironia artificiosa, smorzata e inefficace, che vanifica l'estro (reale o solo preteso) degli autori. Strano a dirsi, ma questo post-apocalittico a base di maiali antropomorfi e umani ribelli centra il bersaglio, cogliendo senza indugi l'essenza della propria follia. Dal regista di Wrong turn 6 un'idiozia over-the-top ma sincera, che non dà tregua: splatter a volontà, sesso esplicito, omoerotismo pompato, gross humour, dialoghi inglesi con marcatissimo accento esteuropeo.

Produzione bulgaro-kazaka (!) ma sembra un film USA a tutti gli effetti, nella scia delle "parodie serie" alla Machete. Qui una super-razza di maiali umanoidi frutto di esperimenti in laboratorio domina gli uomini e li usa come cibo. Prima parte strepitosa: action sfrenato, splatter a profusione, mattatoi umani (per la gioia degli animalisti), sesso esplicito con strepitose bellezze locali, riferimenti omosex altrettanto espliciti. Poi il delirio va fuori controllo (c'è pure "Ronaldo") e ci si capisce sempre meno fino al geniale finale. Idee a getto continuo. Quasi sublime.

Per tutti i Méliès! Da quanto la fantasia non faceva la streapteaseuse con fare così sensualmente spregiudicato? Prendi il dolce di tutto Miller e il salato di certo Martino, usali per pinzimoniare un episodio di Black mirror (The national anthem, diciamo) in mano a un tortureporner (il Genstrificatore, diciamo) che vuole correggere il tiro di Rouveure. Dopodiché, l'autoindulgente overwriting porta al sospetto di una burla tirata troppo oltre le lunghe. Che si rivela fondato, in un finale volpone che legittima scompigli e grovigli di continuità; invero troppi, per godere a 360°.