Beau - Corto (2011)

Questo cortometraggio comincia subito offrendo allo spettatore un'immagine schizofrenica del protagonista, che compenserà la giusta ansia per aver scoperto che qualcuno l'ha derubato con sistemi alquanto particolari. Da li in avanti sarà un delirio, finale compreso. Le intenzioni erano quelle di creare suspense sin dall'inizio (cosa riuscita), il problema è che il corto vira dall'horror al comico (volontariamente o meno).

Perdi le chiavi e ti ritrovi vulnerabile nel tuo appartamento, assediato da animali, criminali, gente che ti insulta e ti minaccia. Un corto grottescamente claustrofobico e ansiogeno che concentra le fobie contemporanee, l’autoisolamento e l’alterazione delle relazioni. Il plot genialoide sembra scaturito da un fumetto psicheledico o dalla visionarietà di Topor/Polanski e, sia pure nell’arco di pochi minuti, ti spalanca di fronte il futuro di una società basata sull’aggressione, il sospetto e la paura. Politico e spiritoso al tempo stesso.

L'inizio pare discretamente promettente: il protagonista, mentre esce di casa, si accorge di aver dimenticato qualcosa al piano superiore; lascia le chiavi nella toppa ma al suo ritorno non ci sono più. Quello che segue però non è di facile interpretazione e, tutto sommato, neanche granché interessante né particolarmente angosciante. Insomma, buone premesse non mantenute. Bravo Billy Mayo, ininfluente il resto del cast.