Seguivo con piacere questa serie che per lo scarso successo contò un numero esiguo di episodi, ma che conteneva un sacco di trovate originali. Di sicuro ispirato a Tron della Disney (almeno nella grafica della tuta di Automan), ma a esso era opposto: qui è il computer a materializzarsi nella realtà materiale (e non l'uomo nella cybernetica come in Tron). Gli episodi in sostanza erano semplici polizieschi poco impegnativi e vagamente divertenti, ma i momenti clou erano nelle scene con la macchina o l'elicottero di automan (in stile Atari).
MEMORABILE: I sorpassi di automan, i vari travestimenti, le informazioni recepite da diverse vhs e "cursore".
Rimane mitico questo telefilm che profetizzava le magie dell'informatica quando essa pareva fantascienza. Trame semplici ma efficaci ed una coppia di protagonisti che ben si completava. Restano memorabili l'auto (Lamborghini) e le magie del mitico "cursore".
MEMORABILE: Automan che sfogliava velocemente un libro memorizzando il contenuto.
Glen A. Larson con Automan cerca di bissare il successo di Supercar, battendo molto di più sull'allora boom dei personal computer domestici, ma fallisce. Bravi, comunque, i due protagonisti (più il cibernetico Chuck Wagner che il programmatore nerd della polizia Desi Arnaz Jr) a sfruttare gli FX del film Tron nel mondo reale anni '80 (bellissima, ad esempio, la Lamborghini creata dal nulla che curva in diagonale) e a dare a Automan quel look da supereroe dei fumetti che non dispiace. Buona la prova di Robert Lansing come tenente Curtis, spassosi gli scherzi del cursore 3D.
MEMORABILE: Le scene dove Walter Nebicker richiama Automan ai suoi doveri di poliziotto cibernetico.
Esempio di collaborazione tra la realtà virtuale cibernetica e le forze di polizia (soggetto che verrà sviluppato qualche anno dopo dal Robocop di Paul Verhoeven) e graficamente ispirato al Tron della Disney, Automan è una discreta serie televisiva che regalò momenti piacevoli a suoi non moltissimi fans (visto lo scarso successo di pubblico ne vennero prodotti pochi episodi). Pur con le ingenuità del caso, gli episodi sono ben realizzati e con gradevoli effetti speciali.
Niente male questo telefilm con la trovata dell'ologramma e della realtà virtuale che badaben, badaben, badaben... è virtuale. Cursore e compagnia bella erano realizzati molto bene, mentre troppo scenografico era il costume di automan con lo sfondo "stellare". Da guinness dei primati (e immeritata) la precocità della chiusura della serie, ma si potrebbe dire "meglio pochi ma buoni", e sulla bontà degli stessi non ho nulla da eccepire. Lo spunto più interessante sta nell'idea che la magia una volta arrivava dal cielo, ora esce dal computer.
Interessante serie tv sulla realtà virtuale in cui compare un personaggio di poliziotto cibernetico inusuale per l'epoca (anche ai giorni nostri, in effetti). Serie tv realizzata con cura quanto a sfx e ben interpretata dal cast, soprattutto da Arnaz, jr e Lansing. Peccato ne sia stata girata una sola serie.
MEMORABILE: I sorpassi dell'auto; I modi in cui il tenente storpia il cognome di Walter.
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Pochi episodi, ma i giocattoli uscivano subito e lo stesso....
Solo 13? non ricordavo fossero così pochi... sembrava eterno quando ero piccolo...
Bello comunque il pupazzo!
Discussione124c • 30/12/08 18:16 Contatti col mondo - 5193 interventi
Se penso che "Supercar" è durato 4 stagioni normali e, a parte le modifiche a Kitt, era la stessa sbobba, mi viene il magone per il fato avverso per "Automan".
Curiosità124c • 30/12/08 18:18 Contatti col mondo - 5193 interventi
Il cattivo del pilot era interpretato da Patrick McNee, il leggendario John Steed di "Agente Speciale", serial brittanico anni'60.
CuriositàMagnetti • 31/03/10 16:31 Call center Davinotti - 210 interventi
La macchina che Automan creava con il Cursore era una Lamborghini Countach.
DiscussioneMagnetti • 31/03/10 16:42 Call center Davinotti - 210 interventi
Due anni dopo (1985) al telefilm Street Hawk - Il Falco della strada toccò la stessa sorte di Automan: 13 puntate di durata. Per alcuni aspetti i due telefilm erano anche un pò simili.
Il pupazzetto (uscito nel 1984) è stupendo, ma su ebay l'ho visto a 300 euro!!!
DiscussioneMagnetti • 31/03/10 17:31 Call center Davinotti - 210 interventi
Come nel film 40 anni vergine, in cui il protagonista si arricchiva vendendo i suoi pupazzi, come quello scovato da Fabbiu, a peso d'oro, tutti rigorosamente ancora nell'incarto originale e immacolati.
Discussione124c • 21/09/11 17:55 Contatti col mondo - 5193 interventi
SUL PILOT DI 2 ORE: La prima avventura di Automan (Chuck Wagner) è un film tv che cavalca, fin da subito, la fantascienza e lo spionaggio anni '80. Il primo Automan non indossa ancora abiti firmati, come accadrà in seguito, ma guida già la macchina e l'elicottero virtuale, accanto allo stupito creatore Walter Nebicker (Desi Arnaz Jr.). Non mancano le comparsate di noti attori americani, ma il cattivo di Patrick MacNee (ex-John Steed inglese) è sublime. Gli interpreti principali sono già a loro agio, ma la loro mascotte "porcella", il cursore, li batte in comicità.
Il bizzarro eroe cibernetico, ispirato a Tron, di Glen A.Larson, nella sua prima avventura, in un film per la tv di due ore, che racconta la prima missione di Automan contro la criminalità. L'intreccio è tipicamente spionistico e l'avversario è interpretato dall'"ex-spia britannica" buona Patrick MacNee, che ci regala un cattivo elegante quanto perverso. Non mancano le belle donne, sia poliziotte che spie (Heather McNair e Camilla Sparv) e le ambientazioni esotiche. La prima avventura di Automan si può definire un film a parte, perchè qui ancora il personaggio non appare "travestito" con abiti civili e di marca, ma già provvisto di sfacciataggine, superiorità verso l'essere umano e di cursore (simpatico porcellone cibernetico che funge da mascotte della serie, che gli fornisce automobili, elicotteri e jet supersonici).
Dalla Collezione cartacea Homesick, il servizio di TV Sorrisi & Canzoni(n. 1, 6 gennaio 1985) dedicato al telefilm. L'episodio pilota venne trasmesso sabato 5 gennaio 1985 alle ore 20.30 su Italia1.