Ambientato in un provinciale paesotto toscano (una Montecatini ben poco credibile per la ricostruzione psicologica dei personaggi) narra la solita storia dell'arrivo, in sostituzione del medico condotto, d'una dottoressa decisamente "in forma" al punto da portare un sussulto d'energia (di che tipo è facile immaginare) tra la popolazione locale. Nonostante la protagonista principale sia Stella Carnacina (L'ossessa di Gariazzo), va da sè che la Lassander le ruba la scena, allorché viaggia per le vie del paese a "chiappe al vento" senza essersene accorta. La povertà di mezzi e dialoghi si nota...
Insalvabile commediaccia d'àmbito toscano (Montecatini Alto). Il solito dottore femmina arriva nel paesotto e gli uomini... La Lassander è bella e si spoglia nei momenti più impensati, Maurizio Arena caratterizza benino il suo ruolo, il musetto della Carnacina è delizioso e Masino è simpatico. Ma il tutto è tremendo, con momenti di invincibile lentezza e micidiali coretti dei monelli, cui s'aggiunge lo spottone termale. A zoccoleggiare c'è la platinata Minutelli, che farà anche di più. Il nomignolo "Occhio fino" è scippato da Il sorpasso...
Fastidioso e banale pasticcio comico-erotico. Lo stupendo corpo della Lassander non basta a salvare una schifezza di film, attori immondi (i ragazzini provocano un senso di fastidio...), gag stupide, erotismo basso... Nel suo genere è di sicuro uno dei peggiori. Molto simile al bruttissimo Che dottoressa ragazzi!
Chissà, forse quel titolo cela l’ammissione di aver girato un’anticommedia, nel senso che se la vera commedia nostrana deve possedere ritmo e vigore e muovere al riso - con intenti satirici o meno -, qui avviene proprio l’opposto: un’accozzaglia di triti luoghi comuni da paesino di provincia, un macchiettismo rozzo e svogliato e proclami femministi e libertari senza incidenza alcuna messi in bocca alla starlet di turno (Lassander). Attore in Malizia, Chirizzi richiama il film di Samperi, mentre la trama ha parecchie similitudini con il coevo e ugualmente pessimo Che dottoressa ragazzi!
MEMORABILE: I cori sguaiati dei monellacci del paese.
Terrificante commedia erotica ambientata in Toscana. Un film nel quale è difficile trovare qualcosa da salvare, tranne forse la bellissima Dagmar Lassander (che tra l'altro ruba la scena all'altrettanto gradevole Stella Carnacina, protagonista del film) che ci allieta con dei nudi da urlo. Per il resto non funziona proprio nulla, dai dialoghi alla sceneggiatura, per non parlare della povertà dei mezzi. Anche se c'è da dire che il cast male non se la cava e la caratterizzazione di Arena sindaco è abbastanza buona.
Qualche bel fondoschiena e alcune splendide immagini del paesino di Montecatini Alto sono le uniche cose che si possono ricordare con piacere in questa commedia di genere erotico, fra le peggiori cui si possa assistere. Maurizio Arena, ingrassatissimo e oramai l'ombra di se stesso, è l'unico che veramente ci mette qualcosa in più, rispetto agli altri. Da dimenticare.
La ragione di essere di film come questo è essenzialmente quella di mostrare con regolarità corpi muliebri più o meno nudi e bisogna dire che in questo senso l'opera assolve fin dal titolo il suo compito. Le linee guida della scontata vicenda (la dottoressa bona che sconvolge un paesino di allupati) sono cesellate con il trattore e alcuni elementi del cast (Arena, Biagini, Lassander) tentano col mestiere di salvare il salvabile ma sono costretti a recitare il vuoto spinto. Sul resto è meglio stendere il classico velo pietoso. Dimenticabile.
Doppiaggio al minimo sindacale, spesso asincrono accompagnato da mielosissime musichette ripetitive, quasi fastidiose. Questa commediola sexy del filone erotico pecoreccio anni 70 regala nudi assortiti, (Lassander e Carnacina su tutte) e anche qualche risata alla Pierino (vedi l'esca del portafoglio o fialette imbarazzanti...). Solita reclame occulta (ma non troppo) degli amari appesa al muro (Cynar).
Un film terrificante. L'idea di una commedia pecoreccia con un prete furbacchione, un sindaco anticomunista e donnaiolo, una bella dottoressa e un ragazzo che impazzisce per lei è ritrita, ma gli aspetti "originali" sono ancora peggio: in particolare il coretto dei monelli, che vorrebbe essere (forse) un contrappunto da tragedia greca ma risulta noioso, banale, ripetitivo. Povero Maurizio Arena, già principe di piazza Navona e qui pingue e con il riportino...
MEMORABILE: La scena ai gabinetti delle terme, veramente tremenda.
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B. Legnani ebbe a commentare nella SEZIONE IN TV/SATELLITE: Mercoledì 18 MARZO ore 23:50 su *FX Tremendo, con momenti di invincibile lentezza e micidiali coretti dei monelli, cui s’aggiunge lo spottone termale. A zoccoleggiare c’è la platinata Minutelli, che farà anche hard. Il nomignolo “Occhio fino” è scippato da Il sorpasso"...
E' tremendo, è vero, però diverte.
A cominciare dal motivetto musicale alla volgarità (oggi quasi commovente) che percorre l'intera pelllicola.
Poi la Lassander con le chiappette al vento è sempre un bel vedere....
Undying ebbe a dire: B. Legnani ebbe a commentare nella SEZIONE IN TV/SATELLITE: Mercoledì 18 MARZO ore 23:50 su *FX Tremendo, con momenti di invincibile lentezza e micidiali coretti dei monelli, cui s’aggiunge lo spottone termale. A zoccoleggiare c’è la platinata Minutelli, che farà anche hard. Il nomignolo “Occhio fino” è scippato da Il sorpasso"...
E' tremendo, è vero, però diverte.
A cominciare dal motivetto musicale alla volgarità (oggi quasi commovente) che percorre l'intera pelllicola.
Poi la Lassander con le chiappette al vento è sempre un bel vedere....
La Lassander è bellissima. Il contorno filmico, però... Si salva solo Masino, dài.
Sarà che a Montecatini ci sono stato, ma è uno di quei titoli che riguardo sempre volentieri.
Comunque hai ragione: la realizzazione tecnica del film è al limite dell'amatoriale ...
Bè, i coretti dei monelli sono mitici...quello di Ciufolo e quello finale sono da Oscar...sapete come si chiama l'attrice che fa la cameriera di Maurizio Arena??
È la Minutelli, poi attiva nell'hard. Nel mio commento era già scritto.
Si!! Ma poi ho trovato un altro post relativo a Emmanuelle perchè violenza alle donne, dove un davinottiano mi squarciava una verità esaltante....la Minutelli poi è diventata famosa nelle TV napoletane facendo Sisì la Sensitiva....