Al di là della vita - Film (1999)

Al di là della vita

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Si sapeva che Martin Scorsese aveva intenzione di tornare sul "set" metropolitano di TAXI DRIVER, si sapeva anche che TAXI DRIVER era a suo modo un film irripetibile, la cui riuscita era dovuta anche, se non principalmente, all'innegabile bravura di un Robert De Niro all'epoca lanciatissimo. Ora, non è che Nicolas Cage sia un cattivo attore, ma si dimostra incapace di variare espressione, legato com'è ad un cliché di personaggio apparentemente calmo pronto ad esplodere da un momento all'altro. E poi la regia di Scorsese, il quale nel precedente CASINO'...Leggi tutto aveva sfoggiato una classe abbacinante, sembra perdersi nella mediocrità. C'è ancora qualche (raro) colpo di genio legato in gran parte alla voglia di sperimentare con le accelerazioni e il montaggio, ma nel complesso rivediamo, tale e quale, la New York notturna di TAXI DRIVER, ripresa allo stesso modo ma senza il medesimo senso dello spettacolo. BRINGING OUT THE DEAD è la storia di un paramedico (Nicolas Cage) i cui estenuanti viaggi in ambulanza per soccorrere vittime di infarti, potenziali suicidi eccetera finiscono per minarne gradualmente la psiche. Il copione di Paul Schrader (non a caso sceneggiatore di TAXI DRIVER) però non porta da nessuna parte e si esaurisce in episodi di poco conto mai capaci di trasmettere nemmeno quel senso di elementare tensione che suscita perfino un telefilm come E.R. MEDICI IN PRIMA LINEA. Si nota una certa ricerca nei dialoghi, si evidenzia la capacità di far sorridere (amaro) sdrammatizzando con frasi indovinate e un umorismo intelligente (quasi fosse proprio questo l'obiettivo principale: una commedia mascherata!), però manca totalmente quella profondità che in un progetto simile non dovrebbe proprio mancare. Tutto scivola via lentamente senza lasciare il segno, e man mano che passano i minuti il film (che preso "ad episodi" non sarebbe forse poi così noioso) si fa pesantissimo; cosicché si arriva alle fatidiche due ore esausti. Anche perché, appunto, i colpi di scena praticamente sono banditi in favore di un'aderenza alla realtà di cui, in fin dei conti, non si sentiva affatto la necessità. I colleghi d'ambulanza di Nicolas Cage si alternano per aprire quadretti separati, una minima variante capace di spezzare una ripetitività imbarazzante: si parte con John Goodman, attore molto portato al comico (e in effetti quello che meglio interpreta la sceneggiatura), si continua con il solito nero spiritoso e oltremodo devoto al Signore, si conclude con Tom Sizemore, un vero folle che fa il paramedico solo per veder zampillare il sangue. Cage subisce i tre partner occasionali intervenendo senza convinzione: la sua espressione da eroe riomantico d'altri tempi qui è quasi sempre fuori luogo. Scontato l'utilizzo delle musiche, con un sound Anni Sessanta (alla Rolling Stone) e tanto deja-vu. Sicuramente, nella luminosa carriera di Scorsese, BRINGING OUT THE DEAD rappresenta uno dei capitoli più superflui: rappresentativo di uno stile originale ma allo stesso pallida copia di un film, TAXI DRIVER, magari non eccelso ma ben più incisivo.

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Galbo 15/12/07 12:55 - 12380 commenti

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Episodio peculiare della filmografia del grande regista italo-americano, "Al di là della vita" riflette probabilmente un momento particolare della vita del suo autore. Il film è infatti permeato da un intenso pessimismo che riflette l'angoscia esistenziale del protagonista, un paramedico in profonda crisi. Il film lascia pochissimi spazi alla speranza ed è un lungo e cupo viaggio nel dolore e nella solitudine, ben riflessi nella fotografia della pellicola. Il film regala comunque sequenze di grande suggestione e ottime interpretazioni.

Redeyes 18/01/08 19:01 - 2443 commenti

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Sarà che non sopporto Nicolas Cage, sarà che questo film sembrava non finire mai, ma ho dovuto vederlo in 3 tranche. Onestamente penso sia una delle pellicole più noiose si possa immaginare. Secondo me meglio guardarsi "Uomini e donne" della De Filippi (e penso di aver detto tutto, con questo!)

Homesick 21/05/08 17:48 - 5737 commenti

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Come in Taxi driver, Scorsese analizza le miserie metropolitane (droga, follia, suicidi, solitudine, indifferenza…) e le loro nefaste conseguenze sulla psiche umana. L’evidente pessimismo di fondo è celato da un caustico humour nero, ma il risultato finale, frammentario e tautologico, è tutt’altro che memorabile. Anche direzione degli attori, musiche e scenografie non sono ai massimi livelli.

Renato 25/07/08 02:17 - 1648 commenti

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Che Scorsese abbia fatto di meglio non ci piove, ma quest'opera a mio avviso va ben oltre la sufficienza. Il tema trattato è già molto pesante di per sè e qualche momento didascalico non manca, ma nonostante questo promuovo il film; mai banale nel descrivere il travaglio interiore di un uomo che sopporta un peso personale eccessivo per lui come per chiunque, ha il grande pregio di una sincerità di fondo che il cinema di Hollywood ci concede di rado. E questo, se permettete, non è poco. Anzi.

Almayer 28/09/08 09:49 - 169 commenti

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La storia (basata su fatti veri) di un autista di ambulanze a New York e della sua discesa nella psicosi. Sotto certi punti pare una versione light di Taxi Driver, ma al posto di De Niro c'è "monoespressione" Cage, che però va benissimo per il film, dovendo appunto avere una sola espressione. Grandi attori e interpretazioni di contorno, estremanente interessante conoscere la vera faccia della sanità USA (altro che E.R.!), ma alla fine non ha lo smalto del miglior Scorsese, anche se si vede che c'è un gran manico dietro la mdp.

Patrick78 28/05/09 12:15 - 357 commenti

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Sorta di Taxi Driver con le ambulanze e dunque con tutti i difetti e i pregi (non moltissimi) della pellicola culto di Scorsese. Il regista torna sul luogo del delitto e gira un noir iperrealista e sovraeccitato con alcuni momenti di stanca alternati ad altre buone idee che però non riescono ad emergere in una storia abbastanza ripetitiva. Cage è meglio del solito nel ruolo dell'allucinato protagonista anche se forse sono i suoi compagni di viaggio a rubargli la scena in più di un'occasione. Anche la critica si è divisa nettamente. Come potergli dare torto?

Didda23 13/04/11 15:40 - 2426 commenti

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Scorsese ci scaraventa negli abissi della caotica e tossica New York alternando con sapiente gusto momenti più riflessivi ad altri più sarcastici. Il viaggio notturno fra demoni del passato martellanti, tossici pieni di eroina e barboni ubriachi e fetidi è fra gli affreschi più dolorosi e necessari visti al cinema. Il tormento di Cage ferisce l'anima. Fotografia e colonna sonora da standing ovation. Indispensabile. ****

Lythops 18/12/13 18:56 - 1019 commenti

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Film difficile che può essere apprezzato in toto dagli operatori del soccorso. Chi non ha avuto esperienze su questi mezzi e non ha sofferto per l'impossibilità di solidarizzare con le vittime pena l'inefficacia dell'opera prestata, difficilmente potrà capire l'aderenza alla realtà del film che presenta personaggi e situazioni che, non per nulla, sono descritti da un autista di ambulanze newyorkese. Gran lucidità narrativa, distaccata com'è giusto che sia. Cage devo ancora capire se sia un grande attore o un individuo monoespressivo. Pazienza.

Pigro 10/03/14 10:24 - 9635 commenti

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Viaggio negli inferi di una metropoli malsana che sembra un relitto postatomico e negli inferi di una psiche in crisi: quella del portantino dell’ambulanza notturna che incrocia infarti, suicidi, overdose, dilaniato tra oggettività del dovere e partecipazione al dolore dei suoi assistiti. Sarà per il protagonista inespressivo, sarà per la sceneggiatura che traccheggia tra dramma e umorismo, sarà per l’ostentazione compiaciuta di una fotografia d’alto livello... fatto sta che il film, con buone premesse concettuali, naufraga nell’insipienza.

Deepred89 5/05/14 03:28 - 3704 commenti

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Forse la trama non porta da nessuna parte, ma abbiamo qui la metropoli più cupa, malata e infernale forse mai vista su grande schermo, con un cast di ottimi attori (Cage compreso, che sfoggia qui un notevole sguardo allucinato) che si destreggiano tra ospedali, sangue e violenza in notti che sembrano non finire mai. Musiche un po' di maniera e qualche cedimento nella seconda parte non intaccano particolarmente l'atmosfera spossante e claustrofobica. Nel 1976 qualcuno cercava una via d'uscita, nel 1999 restano solo rassegnazione e morti viventi.

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Enzus79 11/08/14 16:10 - 2874 commenti

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Redenzione di un'autista di ambulanza che non riesce a salvare più vite. Una New York notturna e infernale raccontata bene. È indubbio che il film risulti lento, ma nonostante ciò coinvolge. Fotografia bellissima. Buona interpretazione di Nicolas Cage, ma forse si fa preferire chi gli fa da "spalla".

Rambo90 23/09/16 16:31 - 7679 commenti

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Scorsese minore ma che comunque lascia qualcosa allo spettatore. Il panorama desolante della metropoli notturna e i personaggi al limite della follia che girano attorno al protagonista rimangono impressi, anche se calati in una trama non sempre interessante e a tratti noiosa. Cage non era forse l'attore migliore per la parte e così desta poco interesse il suo dramma interiore, surclassato dagli ottimi comprimari Goodman-Rhames-Sizemore. La regia è brillante, aiutata da un buon montaggio. Le sequenze oniriche sono forse le più interessanti.

Paulaster 14/12/17 10:12 - 4391 commenti

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Paramedico notturno è in crisi perché non salva più nessuno e man mano perde il controllo. La location dei bassifondi di New York dà attenzione non ai delinquenti ma agli emarginati, tossici e ubriaconi. Gran ritmo al pronto soccorso e fotografia cupa eccellente. Scorsese tende all’esasperazione drammaturgica perdendo effetto nel finale (adatto al codice penale). Parentesi tra Cage e la Arquette densa di retorica dai buoni sentimenti, che tende alla catarsi.
MEMORABILE: Il salvataggio col Narcan.

Rocchiola 20/10/18 10:08 - 953 commenti

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Tre notti su di un’ambulanza in servizio a Hell’s Kitchen. Nuovamente insieme Scorsese e Schrader fondono Taxi driver con ER medici in prima linea riportandoci nei bassifondi di NY attraverso lo sguardo di un paramedico depresso alla ricerca di una cristologica resurrezione, con un tocco di ironia nera alla Fuori orario. Ingiustamente ignorato da pubblica e parte della critica, è a oggi l’ultima vera opera scorsesiana prima del deludente sodalizio con Di Caprio. Il catatonico protagonista trova nell’inespressività di Nicolas Cage l’interprete ideale.
MEMORABILE: Lo spacciatore infilzato sullo sfondo delle mille luci di NY; Cage che chiede al suo capo di essere licenziato; Noel; Il capottamento dell’ambulanza.
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  • Curiosità Ciavazzaro • 11/01/10 10:49
    Scrivano - 5591 interventi
    Lo sceneggiatore voleva inzialmente Edward Norton come protagonista.

    Fonte:Imdb
  • Discussione Didda23 • 11/03/14 20:42
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    @ Pigro

    Non c'è niente da fare: Cage proprio non lo tolleri...
    E pensare che è uno dei suoi ruoli più riusciti ( per il sottoscritto).
    Colgo l'occasione per dirti che anche quest'anno ci dobbiamo vedere...
  • Discussione Pigro • 11/03/14 21:29
    Consigliere - 1659 interventi
    Ah ah!!! E' vero, appena ho visto la sua faccia dopo pochi secondi dall'inizio del film mi è venuto uno scompenso che mi ha alterato tutta la visione... Comunque sono d'accordo con te: è una delle sue interpretazioni migliori, la definirei noiosissima, che è sempre meglio di obbrobriosa... ;-)
    E sì... ci dobbiamo vedere!
  • Discussione Galbo • 12/03/14 05:55
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Senza il buon Nicolas, di questo film se ne sarebbe parlato di più.
  • Homevideo Rocchiola • 20/10/18 10:09
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    L’unico modo oggi per vedere in home-video questo film è il DVD inglese della Touchstone con audio italiano visionabile senza sottotitoli, reperibile a prezzi molto bassi su Amazon. L’analoga versione italiana è ormai fuori catalogo da molti anni e su Internet le poche copie disponibili sfoggiano prezzi non proprio abbordabili. Il master è comunque lo stesso con un video di buon livello, pur con qualche lieve puntinatura qua e là che risulta comunque quasi impercettibile. L’audio dolby digital 5.1 è mediamente potente e pulito. Per ora non è ancora stato pubblicato in bluray in nessuna parte del mondo.
    Ultima modifica: 20/10/18 12:53 da Zender