Abruptio - Film d'animazione (2023)

Animatronica, pupazzi e marionette hanno un conto destinato a non conoscere saldo definitivo con i più inclassificabili punti di non ritorno psicofisici di ogni orrore. I più scettici possono ricredersi con Jackson, convertirsi con Tippett e liquefarsi tra illimitati orgasmi con Marlowe, uno che di chiudere il cofano del portabagagli immaginifico non vuole saperne, anzi ne fa monomito kaufmaniano avulso all'antinomico e al categorizzante, psicocrucipuzzle dai livelli di sangue pluviometricamente esorbitanti, weirdotronico decluttering di ogni sistemizzazione. Lynch l'avrebbe adorato.

Delirio kusiano (nauseato dalla febbre) con uomini-pupazzi gommosi, soluzione audace quanto la PS1 Graphic o il rotoscopio e altri incubi, per crimini dettati dallo smartphone attraverso incomprensbili codici. Time lapses, porte sull'altro mondo Coscarelli, creature aliene tentacoliformi lovercraftiane-carpenteriane, umorismo malato, anime, stop-motion, macchine di tortura, teste esplose, porno manichini... Marlowe conclude la prorompente orgia inconoclasta con la più toccante ammissione di vulnerabilità: è bene lasciarsi invadere dal morbo della fantasia sfrenata prima di sparire.

George Orwell e H.G. Wells padri putativi di questo lungometraggio cyberpulp e splatter. Ricordate Gommapiuma, il programma trasmesso in tv nei primi anni 90? Ecco, ora immaginate quei pupazzi che, anziché satireggiare sulla tv dell'epoca, se ne vanno in giro ad ammazzarsi tra di loro e far sparire i corpi. Abituandosi al faccione di Lester, si può godere questa folle storia che tradisce visioni di Cohen, Jackson, Coscarelli e Burton. Non lesina neppure su bambole (di gomma) nude. Tre gommini... ehm pallini.