Discussioni su Arrapaho - Film (1984)

DISCUSSIONE GENERALE

70 post
  • Raremirko • 9/09/12 22:21
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Homesick ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Homesick, in tal caso e/o in generale, cosa intendi con autoreferenziale?

    In questo caso lo utilizzo con un valore positivo, nel senso che, essendoci spesso battute tra gli attori e il regista e nei titoli di coda si legge «disastrosamente diretto da Ciro Ippolito», il film fa ironicamente riferimento a se stesso e alla sua lavorazione.



    Mmm, quindi qui lo usi come sinonimo di metacinematografico?


    scusa se rompo, invece in modo negativo come lo intendi?

    anche a prescindere dalla settima arte...
  • Homesick • 10/09/12 18:00
    Scrivano - 1363 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Homesick ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Homesick, in tal caso e/o in generale, cosa intendi con autoreferenziale?

    In questo caso lo utilizzo con un valore positivo, nel senso che, essendoci spesso battute tra gli attori e il regista e nei titoli di coda si legge «disastrosamente diretto da Ciro Ippolito», il film fa ironicamente riferimento a se stesso e alla sua lavorazione.



    Mmm, quindi qui lo usi come sinonimo di metacinematografico?


    scusa se rompo, invece in modo negativo come lo intendi?

    anche a prescindere dalla settima arte...


    Metacinematografico, sì.
    In senso negativo, ad un’opera il cui autore si compiace eccessivamente di sé e di certe sue qualità. Ad esempio certi registi (penso, su tutti, all’Argento degli ultimi vent’anni) che citano continuamente i loro stilemi senza in realtà produrre nulla di nuovo ed interessante...
  • Raremirko • 10/09/12 18:47
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Homesick ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Homesick ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Homesick, in tal caso e/o in generale, cosa intendi con autoreferenziale?

    In questo caso lo utilizzo con un valore positivo, nel senso che, essendoci spesso battute tra gli attori e il regista e nei titoli di coda si legge «disastrosamente diretto da Ciro Ippolito», il film fa ironicamente riferimento a se stesso e alla sua lavorazione.



    Mmm, quindi qui lo usi come sinonimo di metacinematografico?


    scusa se rompo, invece in modo negativo come lo intendi?

    anche a prescindere dalla settima arte...


    Metacinematografico, sì.
    In senso negativo, ad un’opera il cui autore si compiace eccessivamente di sé e di certe sue qualità. Ad esempio certi registi (penso, su tutti, all’Argento degli ultimi vent’anni) che citano continuamente i loro stilemi senza in realtà produrre nulla di nuovo ed interessante...



    Tutto chiarissimo grazie
  • Ryo • 22/02/13 17:01
    Portaborse - 109 interventi
    NEL cast c'è scritto Cesare Ragazzi, in realtà non è lui, ma un attore che lo interpreta, fattostà che su IMDB non compare
  • Zender • 22/02/13 19:01
    Capo scrivano - 47786 interventi
    A me sembrava proprio lui eh. Figurati se non ha interpretato volentieri uno spottone simile... Beh, su Imdb non è che c'è sempre tutto.
  • Capannelle • 9/02/17 23:38
    Scrivano - 3513 interventi
    Zender ebbe a dire:
    A me sembrava proprio lui eh. Figurati se non ha interpretato volentieri uno spottone simile... Beh, su Imdb non è che c'è sempre tutto.

    No dai, a parte che in giro scrivono tutti di una sostituzione ma a me non sembrava proprio lui, sia come viso che come movenze.
  • B. Legnani • 10/02/17 00:09
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    A me sembrava proprio lui eh. Figurati se non ha interpretato volentieri uno spottone simile... Beh, su Imdb non è che c'è sempre tutto.

    No dai, a parte che in giro scrivono tutti di una sostituzione ma a me non sembrava proprio lui, sia come viso che come movenze.


    Anche il regista dichiara che non è lui. https://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Ragazzi
  • Zender • 10/02/17 07:07
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Perfetto, grazie. Tolto.
  • Mauro • 21/08/21 22:04
    Disoccupato - 11983 interventi
    Imdb (la pagina dell'attore, non quella del film) segnala nel cast Fiore De Rienzo, padre di Libero e oggi principalmente conosciuto come giornalista (è stato per molti anni uno dei storici inviati della trasmissione "Chi l'ha visto?")

    Ultima modifica: 21/08/21 22:05 da Mauro
  • Pessoa • 3/08/22 23:26
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Per chiosare molti dei commenti precedenti riporto uno stralcio di un'intervista al regista Ciro Ippolito in cui è evidente che l'idea di fare un prodotto deliberatamente trash era la linea guida fin dal concepimento del film. Naturalmente nessuno volle finanziarlo ed Ippolito lo finanziò da solo guadagnandoci poi una barca di soldi. L'intervistatore è Marco Giusti.

    Chi produsse il film? 
    «Non lo voleva nessuno. Goffredo Lombardo, proprietario della Titanus, mi disse che ero pazzo ad aver pensato a un film così. Ma io ci credevo, decisi di finanziarmelo da solo e lo girai in 15 giorni, costò 135 milioni. Rifiutai di puntare sui comici affermati, scommisi su un altro punto: la lavorazione del film doveva essere la parte esilarante, e quindi feci recitare il film a buona parte della troupe con le scene ripetute due volte, le sbavature, i fuori campo».                     

     Chi ebbe il coraggio di distribuirlo?   
    «Neanche gli esercenti ci credevano, trovai solo due uscite, il 14 e 15 agosto a Viareggio e Ischia. Il film sbancò, a Ischia alle 3 di notte c'era ancora la fila per l'ennesima replica. E da lì è partita l'avventura: i distributori ci ripensarono e mi fu offerta un'uscita da blockbuster, 120 sale. A Napoli il primo giorno fece 11.000 presenze, fu al cinema da settembre a Natale con un incasso di 5 miliardi di lire. Lombardo mi richiamò, mi offrì un miliardo per fare Arrapaho 2, che invece si sarebbe chiamato Uccelli d'Italia».

    Come fu lavorare con gli Squallor?   
    «Ridevamo dalla mattina alla sera: tutto ciò che si vede era vero, e quasi tutto improvvisato. Cerruti inventava al momento, se gli avessi fatto ripetere le sue storie non sarebbero venute buone come la prima volta. Era timido, non volle apparire come invece fece per Uccelli d'Italia. Anche Pace fu lasciato libero, c'era l'anarchia più assoluta, fu un film dadaista a partire dal casting. Se veniva uno che sapeva recitare lo scartavo, se arrivava un cane lo prendevo. La Cansino ci era stata segnalata come nipote di Rita Hayworth, per me contava che fosse greca, e quindi con un accento assurdo, con tutte le curve al suo posto, svagata. Improbabile anche il protagonista maschile, Urs Althaus, poi divenuto celebre come Aristoteles in L'allenatore del pallone. Un grande signore per nulla portato per il cinema».  

    Fonte: Dagospia  
    Ultima modifica: 3/08/22 23:26 da Pessoa