Fossi stato un augure romano me ne sarei andato dopo i problemi tecnici ad inizio proiezione: nefasto presagio. Poteva essere un discreto Thank you for a disease ed invece, dopo un iniziale tentativo, deboluccio, di mettere alla berlina il mondo delle multinazionali farmaceutiche, tutto si standardizza e si tramuta nella solita favoletta sentimentale con Gyllenhaal e la Hathaway (che almeno si mostra nature con generosità) che fanno faccette e sfidano la sorte pur di potersi amare: tutto molto originale. Gad ogni tanto fa ridere ma non basta.
Jamie, rappresentante farmaceutico incontra Maggie, una giovane malata di Parkinson. Inizialmente di natura solo sessuale, la loro storia si trasforma in qualcosa di diverso. Avvezzo ad altro genere cinematografico, il regista Edward Zwick centra il bersaglio con questa commedia drammatica che ha il pregio della sincerità di ispirazione, con dialoghi credibili ed un approccio a temi serissimi, come la malattia, libero per quanto possibile da retorica ed accenni compassionevoli. Ottima la prova dei due protagonisti.
Questa commedia è certo superiore alla media; vuoi per il regista, vuoi per le ottime interpretazioni dei due protagonisti e di qualche carattrista di contorno, vuoi, infine, per l'elemento tragico affrontato con consapevolezza e senza pietismo. Tuttavia questo film denota i limiti coessenziali della commedia "all'americana", il cui intreccio narrativo ed il suo dipanarsi rispondono sempre agli stessi clichés. Insomma, ci si diverte e si riflette, un poco però, perché chi conosce il cinema vi trova troppi meccanismi ben "oliati", ma già visti.
Alcune scene da commedia superficiale lasciano poi spazio ad un tema più rilevante: quanto può una fastidiosa malattia precoce limitare la vita di una donna? Nella prima parte si sceglie la strada dell'erotismo esplicito, ben usato per evidenziare che la forza vitale emerge sempre e per fornire l'indiretta dimostrazione che ci si può innamorare facendo sesso. Nella seconda affiora il lato romantico, con momenti di delicato sentimento. Le apparenze superficiali si disciolgono per lasciare spazio ad un'atipica ma realistica storia di vita. ***!
Questa Hollywood stupisce un poco chi scrive; non tanto per strane svolte di sceneggiatura o pieghe poco consuete (come da manuale tutto fila liscio come l'olio), quanto per il carattere. Non c'è una grande presenza del buonismo tipico californiano nella pellicola, nonostante si parli di malattia: non si piange per la protagonista e anzi, a tratti il film raggiunge anche qualche crudeltà (il convegno di malati di Parkinson). Ottime la confezione e la fotografia dalle tonalità autunnali, bravi anche Hathaway e Gyllenhaal (tra l'altro bellissimi insieme).
Dopo il notevole successo de I segreti di Brokeback Mountain, Zwick riprone la coppia Gyllenhaal-Hathaway: la scelta si rivela vincente perché i due protagonisti hanno un buon feeling recitativo. Il regista, sospendendo l'opera tra la commedia e il dramma, narra delicatamente e senza puntare troppo sul lacrimevole una deliziosa storia d'amore. Gli elementi erotici, per una volta, sono più che funzionali. Buono.
Commedia americana che dalla malattia della protagonista trae una narrazione prima incentrata sul sesso poi tendente al sentimentalismo. Nulla di nuovo sul fronte commedia ruffiana, che cerca prima di stupire poi di suscitare la famigerata lacrimuccia consolatoria. Interpreti comunque appropriati, ma per il resto il copione è risaputo.
La consueta commedia romantica si arricchisce di spunti non scontati, che insaporiscono la vecchia ricetta, anche grazie a una sceneggiatura piuttosto vivace. Lo sguardo inconsueto su Big Pharma (sia pure sempre più edulcorato) e la centralità del Parkinson (sia pure su una ragazza bellissima) alimentano e condizionano la trama in modo talvolta originale. La stessa spigliatezza con cui si gioca con la sessualità libera (e con i corpi nudi degli attori) reca un brio in più, quasi libertario, rispetto al solito. Piacevole.
Lui è un rappresentante farmaceutico stracciamutande, lei una ragazza bella e ricca al primo stadio del Parkinson: la loro relazione, all'inizio puramente sessuale, rischia di trasformarsi in un legame più profondo che spaventa entrambi...Commedia sentimentale che, almeno nella prima parte, scanza i rischi del patetico grazie alla scrittura brillante e alla naturalezza giocosa e sensuale con cui interagiscono i due protagonisti. Nell'ultima mezz'ora diventa più prevedibile, infilando anche gags banali sul viagra ed un finale anche troppo conciliante, ma il risultato complessivo è amabile.
Commedia sentimentale spigliata e leggera, che affronta anche temi piuttosto drammatici (lei è affetta da Parkinson al primo stadio) ma senza pesantezze e anzi con una forte propensione alla comicità sopra le righe. Il ritmo è veloce, l'affiatamento tra i due protagonisti gran punto di forza anche nel prevedibile tira e molla finale, i dialoghi spiritosi. Zwick torna in qualche modo allo stile del suo esordio, confezionando un film scorrevole e godibile. Buono.
Sarebbe potuto essere un film in grado di distinguersi dalle solite commedie sentimentali americane; la sensazione è invece che si sia voluta mettere troppa carne al fuoco con l'obiettivo di solleticare al massimo gli spettatori: sesso a volontà, risate con il solito fratello goffo e ingombrante, denuncia del mondo delle major farmaceutiche americane (con grande spot per la Pfizer produttrice del Viagra), oltre naturalmente ai due bellissimi protagonisti. Complessivamente comunque non è male, curato e con buon ritmo.
Un rappresentante di medicinali si barcamena tra lo sfondare nel lavoro e l'amore per una ragazza affetta da Parkinson. Nel tentativo di costruire un film plausibile e commovente, Zwick mischia la commedia sentimentale e il gretto patetismo e scivola nella confusione più totale. Con qualche limatura qua e là sarebbe potuto essere un lavoro pregevole e invece cade nel dimenticatoio dei film di genere. La Hathaway perlomeno mostra le sue grazie straordinarie.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Zender scusa ma la scheda di questo film c'è già: l'avevo inserita io con il titolo Amore ed altre droghe. L'avevo preso da imdb.it,ma evidentemente poi il titolo è stato modificato.
Suggerisco di cancellare la mia scheda e di aggiungere il mio commento qui.
ciao
DiscussioneZender • 24/02/11 13:47 Capo scrivano - 47698 interventi
Naturalmente no. Il primo inseritore sei stato tu, quindi cancello l'altro e tengo il tuo operando tutti i trasbordi del caso e lasciandoti come benemerito. Grazie della segnalazione.
Abito nelle Fiandre dove, per fortuna lasciatemelo dire, non doppiano ma sottotitolano.In genere i film arrivano sempre un paio di mesi prima rispetto all'Italia.
Per il genere: io ho messo sentimentale,Galbo drammatico.Per me si puo anche cambiare,la differenza è minima.Che ne dite?
Jandileida ebbe a dire: Abito nelle Fiandre dove, per fortuna lasciatemelo dire, non doppiano ma sottotitolano.In genere i film arrivano sempre un paio di mesi prima rispetto all'Italia.
Per il genere: io ho messo sentimentale,Galbo drammatico.Per me si puo anche cambiare,la differenza è minima.Che ne dite?
ciao
per me la definizione esatta sarebbe commedia drammatica perchè ci ritrovo entrambi gli elementi
DiscussioneBrainiac • 24/02/11 18:31 Call center Davinotti - 1465 interventi
Jandileida ebbe a dire: Zender scusa ma la scheda di questo film c'è già: l'avevo inserita io con il titolo Amore ed altre droghe. L'avevo preso da imdb.it,ma evidentemente poi il titolo è stato modificato.
Eh sì, quella parola non si deve pronunciare, nel Po ne scorre l'equivalente di 4 kili al giorno (ovvero, diluite nella pipì, ben 40 mila dosi quotidiane-fonte:Repubblica), ma l'importante è che qualla parola non si utilizzi, altrimenti la "gente" per bene si spaventa e diserta le sale.
HomevideoGestarsh99 • 22/05/11 00:46 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 24/08/2011 per Medusa Video:
DATI TECNICI
* Lingue Italiano , Inglese
* Sottotitoli Italiano n/u
* Schermo 1.85:1 Anamorfico 1080p High Definition
* Audio Dolby Digital 5.1 True Hd
* Contenuti Scene tagliate , Il rapporto tra Anne Hathaway e Jake Gyllenhall , Magnificamente complessa , Anne Hathaway descrive Maggie , donnaiolo riformato , Jake Gyllenhall è Jamie , Trailer Cinematografico .