Un uomo senza scampo - Film (1970)

Un uomo senza scampo

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/09/07 DAL BENEMERITO CAESARS
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Caesars 6/09/07 09:06 - 3794 commenti

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Gran bel film, sicuramente uno dei migliori diretti da John Frankeheimer, regista troppo spesso snobbato dalla critica ufficiale ma in grado di realizzare opere che colpiscono nel segno. Si narra della sbandata di un maturo sceriffo per una giovane (i cui parenti distillano illegalmente wiskhy e quindi usano la ragazza per tenere buono il tutore dell'ordine). La relazione porterà l'uomo verso il disastro. Bellissima l'ambientazione in un Tennesee depresso dove solo la produzione di liquore pare fornire sostentamento alla gente.

Lythops 23/11/15 13:31 - 1019 commenti

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Film che, pur partendo da un episodio iniziale poco credibile in cui un vero sceriffo ben difficilmente sarebbe sceso a compromessi, sa comunque interessare e farsi seguire piacevolmente soprattutto nella parte in cui viene descritta la povertà di valori nel "semplice", rurale Tennessee. La storia funziona anche grazie alle inquadrature che formano sequenze non facili da realizzare e montare. Amaro come i primissimi piani della gente, testimoni indifferenti e anaffettivi del tutto. Country firmato da Johnny Cash: chi ama il genere apprezzerà.

Dega88 30/07/16 20:00 - 15 commenti

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Sarà che sono fortemente attratto dal genere ma il film mi è sembrato stupendo, a partire dalla geniale fotografia e dalla regia solida e capace di accelerare nei momenti opportuni. La storia è quella tipica di un noir del profondo sud ed evidenzia bene la figura del perdente nel confine tra il bene e il male quando la loro contrapposizione non è altro che una lotta tra poveri. Le prove degli attori sono ottime e va sottolineata la disarmante bellezza di Tuesday Weld.

Rufus68 26/11/16 20:53 - 3845 commenti

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Il regista non alza mai la voce e, giustamente, fa vedere poco; il tono è smorzato, quotidiano: quello che gli interessa è la ricostruzione atmosferica di un Tennessee immobile in cui gli inganni e le disillusioni, pur amarissime, non divengono mai tragedia. Peck, misurato e reticente, convince quale uomo di mezza età in crisi; corrette, ma stereotipate le altre interpretazioni. Certi sviluppi (il rapporto di Peck con la moglie e col padre, le sorelle morte) vengono lasciati cadere troppo in fretta. Adeguati gli hit folk di Johnny Cash.

Homesick 27/12/16 09:33 - 5737 commenti

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Inquadrati all'inizio e alla fine, gli sguardi attoniti degli abitanti trasmettono con forza il senso di spaesamento e povertà degli Stati Uniti negli anni della Grande Depressione, vivido contesto sociale in cui Frankenheimer innesta una storia d'amor folle carica di tensione emotiva sino al defragrante epilogo. Peck offre un'ottima prova impersonando un autentico pirla reso cieco da una passione insana e autodistruttiva; accanto a lui la derelitta Parsons, la manipolatrice Weld e un Durning lercio e infido che mette in allarme sin dalla sua prima comparsa.
MEMORABILE: La derelitta moglie dello sceriffo, che cerca invano di sopportare e comprendere i silenzi e la sbandata del marito; la corsa in auto finale.

Rocchiola 24/04/18 14:44 - 968 commenti

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Uno dei più riusciti e amari spaccati della provincia americana interpretato da un Peck insolitamente triste e crepuscolare e da una Weld di raggiante bellezza. Frankenheimer dipinge un paesaggio rurale fatto di edifici fatiscenti e volti invecchiati che osservano staticamente gli eventi, trasmettendoci il senso di apatia e smarrimento del protagonista alla ricerca di un illusorio riscatto. Il titolo originale è quello del classico di Johnny Cash, che cura la colonna sonora. Durning spicca tra i comprimari nel ruolo di cattivo poliziotto.
MEMORABILE: L'inseguimento e lo scontro finale con Peck arpionato dalla Weld; L'incomunicabilità di Peck con la moglie logorroica; L'uccisione del cane.

Daniela 8/05/19 21:23 - 12670 commenti

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Nell'America rurale della grande depressione, un maturo sceriffo prende una sbandata per una ragazzetta che lo usa per proteggere la sua famiglia impegnata nella distillazione clandestina di alcolici... Meno conosciuto di quanto meriterebbe, un film dai toni crepuscolari, accompagnato dalle note ruvide di Johnny Cash. Convincente Peck in un ruolo in cui quella certa legnosità che spesso lo ha caratterizzato diventa l'imbarazzo di un uomo in una situazione in cui rischia di perdere tutto, ben scelti gli altri del cast. Bellissimo l'epilogo, amaro senza possibilità di riscatto.

Nicola81 1/06/21 23:26 - 2862 commenti

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Uno dei film più cupi e pessimisti di Frankenheimer, che abbandona la sua abituale propensione alla spettacolarità per confezionare un dramma rurale sullo sfondo di un'America in cui il tempo sembra essersi fermato al proibizionismo. Non c'è spazio per i sentimenti, e le speranze di riscatto si infrangono contro l'opportunismo e la miseria morale. Ritmo lento ma con una buona impennata conclusiva, e ottime interpretazioni (accanto a Peck e alla Weld, spicca la Parsons che disegna una moglie sventurata da applausi). Appropriata ma a tratti invadente la colonna sonora di Johnny Cash.

Kami 9/02/24 17:09 - 105 commenti

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Davvero sorprendente questo film di Frankenheimer. Ottima ambientazione, una giovane e bellissima Tuesday Weld, un Gregory Peck al suo meglio. Notevolissima la colonna sonora in quanto è firmata da Johnny Cash e contiene poche canzoni, ma scritte per questa occasione e la più celebre - che dà il titolo originale al film - è stata re-incisa con un arrangiamento particolarmente efficace. Il film biografico su Cash del 2005 noto in Italia con il titolo Quando l'amore brucia l'anima fu intitolato "Walk the Line" e non "I Walk the Line" per distinguerlo dal film di Frankenheimer.
MEMORABILE: Le musiche originali di Johnny Cash; Le inquadrature iniziali e finali.

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  • Discussione Capannelle • 23/01/11 16:15
    Scrivano - 3520 interventi
    Invece per me Kubrick è il top. Non ho visto Spartacus perchè non frequento il peplum, Barry Lindon non me lo sono goduto troppo ma il resto è roba sopraffina con una caratteristica che pochi registi hanno, quella di spaziare allegramente da un genere all'altro.
    Ultima modifica: 23/01/11 16:20 da Capannelle
  • Discussione Didda23 • 23/01/11 16:24
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Magari pure Bergman e Trauffat non rientrano fra i grandi?!Tu dici un film devo prendermi,rapirmi,coinvolgermi, ma vorrei capire cosa.Rimango ancora davvero stupito sul tuo commento di Dottor Stranamore.L'unica mia spiegazione è intendere il cinema in modo diverso,sinceramente un film mi deve far riflettere e molto.I film d'intrattenimento,d'azione,horror non sono davvero il mio pane.Purtroppo sono limitato,ma non mi metterei mai a dire che film Cult Horror,d'azione ecc sono delle cagate pazzesche.Magari non mi danno niente e non mi fanno nemmeno riflettere,ma posso comunque attribuire importanza anche a qualcosa che non appartiene al mio mondo.Questa non è una critica,assolutamente,sei libero di fare tutte le osservazioni che reputi più opportune,ma secondo me in certi casi possono risultare fuoriluogo.Alla fine su tutti i film che abbiamo commentato "io e te non abbiamo nessun film visto in comune",vorrà dire qualcosa.
  • Discussione Buiomega71 • 23/01/11 16:43
    Consigliere - 26010 interventi
    Su Bergman e Truffaut il discorso cambia, del primo ho adorato alla follia "Fanny & Alexander", nonchè " Persona" e "L'ora del lupo", quindi bastano già queste tre perle per proiettarlo tra i grandi. Di Truffaut ho visto poco sinceramente, e cioè " Adele h" e "La sposa in nero", e debbo dire non male, anche se mi mancano parecchi dei suoi film. Non credo sia un discorso di genere o meno, non stò dicendo che Kubrick è un bluff, ci mancherebbe, amo alla follia "Arancia meccanica" e sò a memoria "Full metal jacket". Dico solo che "Il dottor stranamore" è , per me , fuffa, indipendentemente che sia di Kubrick o meno. Magari e come dici tu, non abbiamo gusti in comune, io "nasco" con l'horror e il cinema della violenza, poi esteso a 360 gradi ( ma non solo quello, non tiratemi in giro, ma tra i miei "guilty pleasur " ci sono "Paradise" e "Love Story"), e forse abbiamo idee concettualmente diverse su come "vivere" un film. Lasciatemi abbracciare Columbo, però, non potrei resistere ai poliziotti psicologicamente fragili dei "Nuovi centurioni" o a James Coburn che spara a bruciapelo a Kris Kristofferson :) Comunque , Didda, il tuo discorso non fà una grinza. Anch'io detesto la commediaccia all'italiana, con i vari Motagnani e Banfi, però non mi permetterei mai di giudicarla, non la amo e basta. Diverso il discorso su un film comunemente riconosciuto come un capolavoro, che mi ha deluso ( eufemismo) più di un appuntamento andato in bianco.
    Ultima modifica: 23/01/11 17:15 da Buiomega71
  • Discussione Zender • 23/01/11 19:13
    Capo scrivano - 47801 interventi
    Ma guarda che qui nessuno dice che non puoi detestare certi film. Non esistono intoccabili, dico semplicemente che c'è differenza tra il definire certi film "boiate" anziché "film che non mi piacciono per nulla". Ma tutto sommato è in effetti ovvio che quando parli esprimi un parere personale e come tale ha giusta cittadinanza.
  • Discussione Gestarsh99 • 24/01/11 01:50
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    [...] caratteristica che pochi registi hanno, quella di spaziare allegramente da un genere all'altro.

    Anche quelle due sagome di Miike e Boll sono maestri di questa "ubiquità generica" :D
  • Musiche Lucius • 3/05/15 00:26
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale italiano:

    Ultima modifica: 3/05/15 07:20 da Zender
  • Homevideo Digital • 29/07/16 11:57
    Portaborse - 4007 interventi
    Dvd Golem disponibile dal 12/10/2016.
  • Homevideo Caesars • 22/08/16 11:37
    Scrivano - 16812 interventi
    Ottima notizia, lo prenderò sicuramente. Un film validissimo.
  • Homevideo Rocchiola • 24/04/18 14:49
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Il DVD golem è passabile, ma attinge probabilmente ad un vecchio master non esente da imperfezioni e difetti. In ogni caso presentato nel corretto formato panoramico anamorfico 2.35. L'audio italiano in dolby digital non è particolarmente stimolante ma non c'è di meglio, in attesa di una degna riedizione, che anche all'estero tarda ad uscire.
  • Musiche Kami • 9/02/24 16:49
    Galoppino - 121 interventi
    Intervengo per precisare che le canzoni di questo film sono incise apposta da Johnny Cash nel 1970 in questa occasione. "I Walk the Line" fu re-incisa. La Columbia pubblicò l'album:
    https://www.johnnycash.com/music/i-walk-the-line-original-soundtrack/
    Ultima modifica: 10/02/24 08:43 da Zender