Passages - Film (2023)

La storia quasi ventennale di Martin e Tomas viene sconvolta dalla relazione di quest'ultimo con una donna, Agathe. Quella tracciata da Ira Sachs è una parabola discendente e distorta di una personalità tossica: Tomas è un giovane regista di successo, annoiato e confuso da una storia d'amore che sembra ormai andargli stretta. Si notano la cura per il dettaglio e la bravura degli attori, messi però al servizio d'un film povero di eventi e sempre in balìa d'un sentimento astratto che offre pocoper riflettere. Non un brutto film, sebbene a tratti pretenzioso e francamente un po' noioso.

Regista prova un’attrazione per un’insegnante. Soggetto “moderno” sull’essere gender fluid rispondendo agli impulsi sessuali. Le varie relazioni amorose sono asciugate da provocazioni e riflettono i personaggi egocentrico/egoista/fragile di Rogowski (notevole con l’uso del corpo) e della posata Exarchopoulos; nota per la chimica che riescono a trasmettere. La morale ci dice che alla fine l’infelicità soverchia le gioie momentanee. Gli ultimi cinque minuti rovinano ciò che fino a lì era un buon film.

Drammone romantico alla francese, diretto da Ira Sachs, con un ottimo cast che vede protagonisti Rogowski, Whishaw e la Exarchopoulos, bravissimi nel mettere in scena scene anche molto delicate e complesse da girare. Se dal punto di vista tecnico di regia e montaggio il film è quasi perfetto, qualche difetto si nota in alcune dinamiche che vedono coinvolti i protagonisti e una scrittura che a volte non valorizza i personaggi e li rende un po' distaccati emotivamente. Ma tutto sommato rimane un film da vedere, gradevole e che regala alcune citazioni visive non male, come nel finale.

Bisessuale, o forse solo incapace di gestire i suoi sentimenti tra il marito e una donna appena conosciuta, o forse solo infantile, egoista e deleterio: ancora una coppia (ancora gay e ancora una volta universale) e le sue micro/macro sottigliezze e fratture, per Sachs, che costruisce un film fatto di dettagli dell’anima e della psiche, attorno a una figura complessa e imperscrutabile, condito di sensuali/pudiche scene erotiche di suggestiva lividezza, con bravi e generosi interpreti. Un’interrogazione sull’amore e i suoi trabocchetti.

Un regista sposato con un uomo s'invaghisce di una maestra e finisce per buttare all'aria il matrimonio. Nonostante questo, rimarrà dubbioso sulla natura dei propri sentimenti. Il film di Sachs va a mettere l'accento su alcuni aspetti molto delicati della vita di coppia e lo fa con un certo pudore. I corpi dei tre protagonisti principali si fondono insieme in amplessi che hanno una potenza erotica molto elevata grazie a una messa in scena mai volgare. Rogowski, con i suoi sentimenti incerti, è il classico esempio della persona incapace di rendere veramente felice il prossimo.