Di questo nero, nerissimo thriller francofono, dovrei aggiungere un paio di retifiche che non sono riuscito a mettere nel commento (ah, i 550 caratteri).
Trovo Nahon un semidio, ma aggiungerei gustose e rinomate perle cinefile che non si possono non cogliere:
Anna che si specchia in bagno, e vede in sè cicatrici sospette e profonde. Puro pezzo di cinema cronenberghiano.
Delle allucinazioni fulciane di Anna alla cena, con schegge del Neil Jordan di
In compagnia dei lupi.
Il grido di disperazione di Anna appena entrata all'ospedale, mette i brividi e mi ha ricordato quello simile di Thora Birch all'inizio di
The hole.
La sparatoria in sauna, tra Lupi grigi alla ninja e boss turchi ridotti a mostri umani barkeriani.
Finale poi che non solo mi ha ricordato le
Hills have eyes, ma un sottile fil rouge con il Testa di latta e la nonnaccia decrepita nelle battute finali di
Non aprite quella porta 2. Vedere il killer turco e la statua sfigurata mi ha dato questa piacevole sensazione.
Infine plauso per Denis Gastoux che crea dei cadaveri martoriati davvero realistici e impressionanti, altro che quelli del
Cartaio!