Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/05/07 DAL BENEMERITO G.GODARDI
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G.Godardi 29/05/07 16:34 - 950 commenti

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Ultimo film di Antonioni prima dell'ictus che lo colpì (quindi per alcuni il suo vero ultimo film), è una sorta di compendio (anche autobiografico essendo il protagonista un regista) di ciò che è già stato fatto: trama da finto giallo(come quasi tutti i suoi film), una persona che scompare (L'Avventura) e un finale allegorico (Zabriskie point). Molto parlato, con abbondanti scene di sesso molto spinte (messe forse per impedire crisi narcolettiche?), metterà a dura prova i fan di Milian, che ci regala un'ottima performance. I fan di Antonioni sanno già cosa li attende...
MEMORABILE: La traversata in auto in mezzo alla nebbia.

Matalo! 13/07/08 17:32 - 1378 commenti

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Terrificante e confusionario film di Antonioni sulla ricerca della donna giusta da parte di un regista, con frasi cretine spacciate per memorabili, confusione narrativa a livelli altissimi, noia e supponenza, difetti di Antonioni che qui si sommano all'inizio della sua decadenza. Forse Milian sperava di girare un capolavoro ma si è ritrovato in un tedioso guazzabuglio e a nulla può la sua indubbia bravura.

Cotola 5/08/08 20:03 - 9058 commenti

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Eccetto le "prestazioni ginniche" dei protagonisti, il film è davvero lento e noioso: colpa di una sceneggiatura troppo verbosa, piena di facilonerie verbali e di stupide metafore che non possono non irrittare e soprattutto non annoiare lo spettatore comune. Quel che ne viene fuori è una "polpetta" indigesta che scontenta tutti e che difficilmente piacerà a qualcuno. L'ultimo Antonioni prima dell'ictus.

Homesick 10/08/08 17:28 - 5737 commenti

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Forte degli scenari lunari e nebbiosi stile new wave e delle musiche elettronico-spaziali dell'immenso John Foxx, Antonioni sintetizza i suoi ben noti discorsi su incomunicabilità, alienazione e frivolezze borghesi aggiornandoli agli anni Ottanta. Milian, compitissimo, veste i panni del regista in crisi di mezza età e si confronta con l'erotismo audace ma elegante emanato dalla sensuale bellezza della Silverio e della Boisson. Echi da L'avventura, La notte e Deserto rosso; finale da fantascienza colta.

Undying 13/07/09 02:57 - 3807 commenti

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O anche: Identificazione di Antonioni, trattando il film nel ruolo del protagonista Niccolò Farra (Tomas Milian) in maniera quasi biografica vicende personalissime dell'autore, da tempo lontano dalla macchina cinematografica. Pur essendo opera densa di significati e valorizzata da un convincente (e combattuto, nella ricerca di una protagonista che non riesce a definire) Tomas Milian regna un clima di noia perenne, surclassato giusto da due scene di sesso parecchio audaci tra il protagonista e Daniela Silverio, soprattutto quella della masturbazione "feroce" sulla donna. Presentato a Cannes.

Myvincent 24/09/10 13:29 - 3744 commenti

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Identificazione e ricerca della donna giusta, quella con la quale le parole sono superflue e basta il silenzio, come quando ci si trova immersi nella natura. Un regista in crisi e il suo rapporto con sè e le giovani donne che incontra. Dialoghi naturali e spontanei, grande lavoro psico-intellettuale. Solo per un pubblico "colto"...

Capannelle 11/10/10 16:17 - 4412 commenti

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Discreta la prima parte, soprattutto per la presenza della Silverio (una meteora, peccato). Poi lei passa la mano e il film si appiattisce, complici alcuni dialoghi squallidi come quello girato nella piscina. Il tormento esistenziale di Niccolò e alcune letture ideologiche (vedi la coppia di terroristi) sono altrettanto imbarazzanti in un film che comunque nel complesso può andare anche perché non pretenzioso come altri del regista. Doppiaggio tirato via.
MEMORABILE: "Voi registi che nei film non fate altro che lamentarvi".

Pigro 15/07/12 09:27 - 9674 commenti

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Ennesima inutile storia di un regista in stallo creativo (autobiografica?) e dei suoi amori esistenzial-sentimentali in stile anni 50, impantanata in una sceneggiatura pietosa, in dialoghi oscillanti tra il tronfio pseudo-impegnato e il banale, e in una regia stanca che si ringalluzzisce con scenette erotiche che il 70enne Antonioni poteva evitare. Forse non ho visto il film ma la sua parodia, visto che gli attori hanno un doppiaggio ridicolo, col protagonista con cadenza sarda e le attrici dalla voce inespressiva e amorfa. Noioso e supponente.

Cloack 77 7/10/12 20:26 - 547 commenti

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Antonioni racconta tanto, in un solo film, col suo stile inconfondibile e sembra non raccontare nulla o le piccole "inutilità" della vita. Ancora una volta nella storia apre squarci di solitudine e riflessione (la sequenza nella nebbia o quella in laguna), di modernità (la discussione sui partiti politici), di approfondimento morale dei personaggi e naturalmente di poesia unica, con voli ed "esagerazioni", grandezza e cruccio del maestro

B. Legnani 21/07/13 12:57 - 5537 commenti

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Film che spacca in due parti i valutatori. Siamo per me molto lontano dalle grandi opere del Maestro, che qui narra un regista in crisi di identità, del difficile rapporto con le donne, autocitandosi più volte. Non male la prima parte, ma alla quarta volta che Mavi (la Silverio) gli chiede una sigaretta, è difficile non sospirare. Debole la seconda parte, talora banale (gita d'amore a Venezia!), talora imbarazzante (l'apologo terroristico), talora sconcertante (il finale fantascientifico). Milian è bravo, gran parte del cast molto meno.

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Deepred89 18/09/14 22:43 - 3709 commenti

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Un prodotto così a rischio sfracello da suscitare una sincera simpatia, pieno di volti più o meno noti (c'è pure il fulciano Gianpaolo Saccarola) del nostro cinema di genere ripuliti e imborghesiti per un discutibile tentativo del regista aggiornare agli Anni Ottanta la propria poetica. Musiche elettroniche, scene di sesso gratuite e patinate, dialoghi 100% Tonino Guerra ma con un po' di ambiguità in meno. La cosa migliore (come in Blow up) rimane, a mio parere, la sottotrama gialla. Che la Coppola pensasse a questo film, girando Somewhere?
MEMORABILE: La lunga sequenza nella nebbia.

Saintgifts 25/02/15 16:24 - 4098 commenti

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Attraverso la ricerca di una donna protagonista di un film ancora tutto da costruire, il regista Niccolò Farra (un ottimo Milian non doppiato) spazia per una molteplicità di argomenti esistenziali (dove non è difficile identificare Antonioni stesso) che vanno dai rapporti uomo-donna, donna-donna, familiari, con diversi strati sociali, con se stesso, al rapporto Dio e universo, per arrivare alla domanda finale (per bocca di un bambino), domanda che non ha risposta. Sceneggiatura a volte lacunosa, montaggio imperfetto, un Antonioni che si riassume.

Daniela 10/04/21 16:52 - 12673 commenti

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Un regista intreccia una relazione con una giovane donna, nonostante alcuni lo mettano in guardia o cerchino di dissuaderlo dal continuare il rapporto. Quando lei scompare, lui inizia a cercarla in compagnia di un'altra... Artisticamente esausto, Antonioni ripropone gli stessi impalpabili dilemmi esistenziali con l'aggiunta di qualche scena di sesso ma senza quell'eleganza formale che aveva contraddistinto le sue opere più celebri: qui tutto è spento, dimesso, dall'interpretazione di Milian che pure svetta rispetto ai colleghi fino alla fotografia di De Palma. Film noiosissimo. 
MEMORABILE: In negativo: "Tu sei il mio amore, sei la mia festa, il mio capodanno, la mia cocaina..." ed intanto lui guarda Venezia fuori dalla finestra. 

Paulaster 28/03/23 18:19 - 4429 commenti

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Regista cerca un volto per ispirarlo al prossimo film. Se l’intento era di mostrare lo spaesamento creativo si può dire che l’obiettivo è stato centrato, anche a causa dei contenuti di fondo che appaiono tratteggiati male (la società in declino, i rapporti vuoti). I dialoghi sono anche peggio (“Tu sei la mia cocaina”) e non si capisce dove il film vada a parare con la piccola investigazione. Di Antonioni si apprezzano giusto un paio di idee e l’uso di musiche diverse dal solito.
MEMORABILE: Perso nella nebbia; L’idea della fantascienza; Il dialogo in piscina.
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  • Curiosità Undying • 13/07/09 03:01
    Risorse umane - 7574 interventi
    Antonioni, in questa circostanza, paga pegno al craxismo rampante: quando Milian passa davanti ad un manifesto elettorale con su impresso, a caratteri cubitali, VOTA PSI.
  • Discussione Raremirko • 16/01/17 16:59
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Film difficile, a volte lasciato in sospeso, psicologico ed impegnato.

    Un Milian così non l'avevo mai visto, e la sua interpretazione mi ha convinto.
    Devo dire che l'opera mi ha trasmesso pure una discreta inquietudine; qua e là pare di esser di fronte ad un thriller di Argento (i pedinamenti, l'auto nella nebbia, l'inizio col tizio che minaccia, ecc.).

    Scene di sesso gratuite, buona atmosfera, dialoghi abbastanza studiati, più di un emento di script, come già detto, mostrato ma non approfondito.

    Non un film perfetto, ma Antonioni è tutto qui.

    Notevole la fotografia di Di Palma, belle musiche dei Tangerine dream.

    Tutto sommato, con i suoi limiti, sottovalutato.
    Ultima modifica: 16/01/17 17:05 da Raremirko
  • Homevideo Buiomega71 • 12/12/17 20:40
    Consigliere - 26027 interventi
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