Uuna delle tante pellicole contemporanee che hanno come tema quello dell'esorcismo. Tema affascinante da sempre ma impressionante solamente se viene ben realizzato (e purtroppo non è il caso di questa pellicola). Girato in maniera mediocre, essendo mockumentary ha un taglio perticolare ma non è credibile che sia impostato in modo così dilettantistico. Recitazione e dialoghi pessimi. Nulla da salvare: inverosimile, scollegato e totalmente sconclusionato. È uno scempio che sia arrivato in sala...
Ennesimo finto documentario, qui con protagonista il diavolo scomposto in demoni di vari livelli. Il taglio documentaristico lo rende più reale, anche se essendo già stato girato tutto sull'argomento, dal punto di vista dell'originalità non riesce a fare passi avanti. Oltretutto, nonostante le molte vicissitudini, con esorcismi, studi sull'argomento e esperienze, l'unico momento piuttosto inquietante riguarda la scena meno visivamente d'impatto, ovvero l'incontro tra madre posseduta e figlia. Per il resto, a parte una ragazza parzialmente disarticolata, non c'è nulla che colpisca. Mediocre.
MEMORABILE: "Ti ho detto che questa scrofa è mia!"; Battesimo con sorpresa.
Meta-documentario con le telecamere che fingono di essere mosse da operatori presenti nel film (nella realtà sarebbero subito licenziati, visto che riprendono da cani). Povero Lars Von Trier con le sue riprese mosse... almeno lui è originale; in questo esorcistico invece tutto è già visto e anche meglio, compresa Roma, di cui si intravede la cupola di San Pietro e qualche scorcio inquadrato male e fotografato peggio (per dare di più il senso di realismo, ma nella realtà una telecamera digitale farebbe molto meglio).
Ennesimo film sulla variazione del tema esorcismo, L'altra faccia del diavolo ha un sapore troppo derivativo per colpire ed emozionare lo spettatore. Purtroppo questi finti-documentari sono troppo simili fra loro e se si capisce il meccanismo le sorprese sono davvero pochissime. Fosse uscito dieci anni fa avrebbe cambiato la storia del genere, visto ora sembra l'ennesimo esperimento low-budget che ha il pregio solo di stuzzicare la curiosità dell'audience. Filmaccio.
William Brent Bell lavora di riciclo, recuperando l'idea demoniaco virale che fu di Balaguerò e Plaza rettificandola alla thanatologia tipica dello slasher che garantisce un potenziale di serializzazione inesauribile. Non si pretenda originalità da un horror esorcistico: in fondo chiediamo solo di replicare l'esperienza pervasiva che scatenò il film di Friedkin. Ma occorrono psicologia e atmosfera per essere credibili e se il "mock" di suo garantisce inquietudine e realismo, la sceneggiatura dovrà soddisfare a maggior ragione i crismi della plausibilità: ma qui l'inverosimiglianza rema contro.
Horrorino che arriva fuori tempo massimo quando ormai sull'argomento è già stato detto tutto ed il contrario di tutto. Lo stile è quello fastidiosissimo, a parere di chi scrive, del finto documentario. La storiellina è esilisissima: dura poco più di settanta minuti ed ha anche bisogno di qualche riempitivo per arrivare al metraggio di
ordinanza. Inoltre fa, inutilmente, più di un occhiolino al film di Friedkin. Finale da far cadere le braccia. Risibili i riferimenti al Vaticano ed alla Chiesa. Risparmiate i soldi!
Ennesima pellicola sul tema e grande successo Usa, questo mockumentary in salsa horror dimostra ancora una volta quanto una promozione fatta bene possa far incassare cifre stratosferiche anche al peggiore dei film. Solo per gli irriducibili dello spavento facile, tutti gli altri passino oltre.
Film orrendamente stupido, insipido e stra-visto per contenuto, tecnica di ripresa e dissennata composizione della trama, banale ed esilissima. Ennesima pellicola che ha presunzioni documentaristiche le quali, stilisticamente, con la strega di Blair avevan già stancato e con la saga di "paranormal activity" avevan stomacato. Qui han proprio rotto. Orribile e sciocco, visto anche che di esorcismi ne abbiamo visti in tutte le salse e non se ne può più; finale agghiacciante per banalità e non per l'effetto horror.
Che tristezza... possibile che gli horror stile documentario abbiano soppiantato i veri horror di una volta? Questo genere, iniziato con la strega di Blair e continuato, in questi anni, con la serie di Paranomal Activity, contagia anche il settore esorcismi, come se non ci fosse altro nuovo modo per presentare l'eterna sfida fra il male e il bene. Qualche frase d'effetto, qualche taglietto sulla pelle, qualche contorsione da ginnasta e l'ennesimo horror-verità è servito. Triste, molto triste e, dirò di più, anche con finale telefonato.
MEMORABILE: Il sacerdote che, durante un battesimo, affoga, per poco, il battezzato.
Veramente pietoso questo compitino scopiazzato da cento modelli, e che omaggia le più retrive produzioni mockumentaristiche, maleodorante di basso artificio ad ogni sequenza. La regia, se tale si può chiamare, si limita a compilare una serie di scenette preconfezionate che non fanno nè spaventare nè sorridere per la comicità involontaria. Più che un'occasione sprecata, si può dire che non avrebbe mai dovuto esserci l'occasione stessa di produrre una tale nullità.
Un Blair witch ibridato con L'esorcista. E nonostante la prevedibile, immancabile, banalità del testo questo L'altra faccia del Diavolo funziona dannatamente bene nella prima parte: forse a causa dell'ambientazione Vaticana e per le (non) poco velate allusioni alla censura religiosa sul tema della possessione. Le posture degli ossessi rimandano alla performance di Jennifer Carpenter e questo aggiunge valore a un film che, purtroppo, pecca per una seconda parte completamente inverosimile con accento di retorica sulle manifestazioni degli invasati ed un uso del POV scontato e svalutato. Ieratico.
Non si tratta di aver le tasche piene di mockumentary, POV, found footage eccetera, quanto di analizzare freddamente la qualità della pellicola: una pena. L’argomento non è nuovo e nonostante tutto non ci cerca minimamente la novità, giacché tutto risulta visto e stravisto. Ne esce fuori un prodotto insufficiente su tutta la linea, sia tecnico sia artistico.
Film odioso, che scimmiotta il genere del mockumentary per prendere in giro lo spettatore. Girato male, con attori mediocri (a partire dalla "posseduta") e trama esile che vorrebbe aprire scenari complottistici sul Vaticano ma che riesce solo a far scappare al massimo qualche risata. Oltretutto pienamente scopiazzate a destra e a manca le scene più "cruente" (qualche buon esercizio di contorsionismo perlopiù). Tra ESP e The Blair Witch Project, ma ancora più in basso. Da evitare con cura!
L'unica sensazione legata alla visione di questo filmaccio è la stanchezza: sono stanco dell'abuso del mockumentary come copertura per l'incpacità registica, dei film sugli esorcismi che pontificano su scienza e religione in modo infantile e inconcludente, del sensazionalismo per smerciare prodotti indifendibili come questo, dell'epidemia scatenata da BWP e diffusa da Paranormal activity. Spunto derivativo all'ennesima potenza, sequenze prevedibilissime, un finale indegno di questo nome. Aridateci il vomito verde di Regan MacNeil!
Fuori tempo massimo per il tema, per i mockumentary, per la noia. Boiata con tanto di gita romana per una storia che si sarebbe potuta esaurire, più degnamente aggiungo, già nel trailer. Completamente scevra dell'elemento orrorifico, ci si aspetterebbe almeno una parvenza di ricerca per la creazione della attesa, della tensione, e invece niente. Il tutto ulteriormente disturbato dalla camera a mano e da un finale, con link cliccabile, esageratamente fastidioso. Pietoso.
Naturalmente in stile documentaristico (che ormai va per la maggiore), è un film dalle flebili luci e dalle fittissime ombre; non tanto per il tema trattato quanto per il fatto di essere impostato in maniera amatoriale. Anche la recitazione non convince più di tanto. L'unica cosa interessante è stata l'aver avuto il coraggio di trattare la censura (cecità?) della chiesa verso il problema e la denuncia del nuova rituale esorcistico (osteggiato dagli esorcisti stessi) che si è rivelato poi inadatto al compito.
Esorcistico non malaccio dal futuro regista dell'interessante The boy. Girato con crew rumene, al risparmio, in stile mockumentary ma non fastidioso; anzi, con un buona ricerca di realismo in una Roma autunnale ottimamente fotografata.. Nonostante la tematica non si abbonda con gli effettacci (anche se le "contorsioni" di una tipa sono veramente impressionanti). Dura poco più di un ora e sembra un po' troncato, anche se la scelta di un finale così mostra parecchio coraggio. Stavolta la Chiesa è accusata di non prendere troppo sul serio le minacce diaboliche (di solito è il contrario).
MEMORABILE: La possessione della madre nell'ospedale; Il prete che tenta di affogare il piccolo nella fonte battesimale.
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Se volete vedere un bel horror fatto sul classico finto documentario questo è quello giusto. In uscita la prossima settimana ne avevo già prlato qualche mese fà poichè lo ritengo molto ma molto interessante e non solo per gli effetti speciali ma anche peril trucco utilizzato alla protagonista tanto da renderla molto credibile come posseduta. Ovviamente non parlo di trama o di altro e lascio a voi giudicare iltrailer in hd molto ma molto esplicativo! Da vedere anche perchè la storia è ambientata in Vaticano.