La crudeltà di un padre bigotto spianerà la strada alla futura Papessa Giovanna, figura tra storia e leggenda qui ritratta in maniera un po' didascalica e forzosa. Una sorta di favola nordica con poca attenzione per il periodo storico e che ha come obiettivo il trattare un argomento che genera curiosità morbosa, ma in maniera piuttosto piatta. Pare che dopo di lei sarebbe iniziata l'abitudine di accertare la presenza degli attributi maschili per i futuri papi...
Pare che tra l'853 l'855 D.C. vi fu una papessa, ma la cosa è ancora oggi un mistero irrisolto. Film pretenzioso che vorrebbe essere storiografico, ma in realtà (così com’è stato fatto) ha il carattere del trash. Il ritmo narrativo è sostenuto, ma pecca di continui passaggi forzati e involontarie situazioni ridanciane. La papessa ci mostra persino il suo "santo" deretano! L’amico venuto con me al cinema, all’uscita, ha commentato così: “talmente inverosimile da rasentare il grottesco”. Risate in sala con dito puntato sullo schermo… Pazzesco!
La storia del Vaticano non è mai stata limpida, ed un filmone su un altro possibile segreto celato per secoli attira l'attenzione. La trama sa rendersi interessante fin dall'inizio, la storia di una bambina prodigio discriminata "in nome di Dio" in quanto donna si svolge in una cornice scenografica storica ben rievocata e credibile. Non mancano verso la fine episodi che possono suscitare ilarità, ma da una successiva analisi si scopre che fanno parte del mito. I tanti passaggi narrativi giustificano una lunga durata sviluppata linearmente. ***!
E' necessario vedendo un film del genere soprassedere sulla sua presunta storicità. Anche così facendo però la pellicola resta quello che è: una pessima soap priva di qualsiasi verosimiglianza e di qualsiasi tipo di spessore in cui il ridicolo, ovviamente involontario, è sempre dietro l'angolo. Rozzo e pressappocchista come non accade spesso nemmeno nel peggiore cinema contemporaneo, raggiunge nel finale inaduite vette "trash" tali che è difficile trattenere il riso. La storia ed il mito sono cose serie e non vanno maltrattate così. Abominevole
Il film tutto sommato scorre, soprattutto nella prima parte, ma a ben vedere la trama non è certo delle più originali. Una donna che si spaccia per uomo per non essere discriminata è un tema già visto in diversi film o romanzi. L'elezione a Pontefice che si ricollega alla leggenda della Papessa rappresenta più che altro un cartello pubblicitario per aumentare la curiosità dello spettatore: nel contesto del film è marginale e anzi sembra una forzatura.
Tra storia e finzione un affresco pre medioevale in cui si narrano le gesta di una bimba prodigio che osteggiata dal padre arriverà al soglio pontificio. Una pellicola che strizza l'occhio al sensazionalismo e ha il sapore della fiction, tuttavia qualche emozione emerge nonostante qualche incongruenza visiva. I vergognosi e corrotti comportamenti ecclesiastici sono ben evidenziati.
La storia di Johanna poteva essere una buona occasione per un affresco storico che si occupasse di una parte della storia della chiesa, oltre che della condizione della donna, con la protagonista costretta a fingersi un uomo per non soccombere. Tirate le somme tuttavia, l'interprete principale Johanna Wokalek, si rivela una della poche note positive di un film che ha i suo limite più evidenti in una sceneggiatura approssimativa che delinea caratteri banali e in una realizzazione spesso approssimativa.
Come rovinare una storia abbastanza avvincente e affascinante, colmandola di banalità, luoghi comuni, rendendola sterile e incapace di donare un solo straccio d'emozione. Regia e fotografia lasciano il tempo che trovano, la ricostruzione è veramente banale e spesso decisamente mediocre (la città di Roma, ad esempio), quasi da fiction televisiva (anzi, talvolta queste sono ricostruite meglio). La protagonista è abbastanza monoespressiva e per quanto abbia una bella faccia non trasmette granché recitando. Peccato, poteva essere un bello spunto.
Film che ha alcuni pregi soprattutto nella descrizione di come la religione (in nome di Dio) fosse usata per discriminare, violentare e lucrare (è cambiato qualcosa da allora?); tolto questo e una discreta prima parte, il film - con l'arrivo nella città santa - scivola pian piano in una più che mediocre soap opera. Un contributo notevole è stato dato dalla ricostruzione dell'ambiente papale, troppo simile a certe corti corrotte e a come è stata sceneggiata la storia d'amore, forse per accontentare gli spettatori più romantici.
D’accordo che la storia della papessa è inventata, ma la ricostruzione storica pressappochista e fantasiosa disturba la visione, dando l’impressione di un pasticcio che contrasta con ciò che apparentemente dovrebbe essere un’opera seria, se non altro per i temi lambiti: la parità dei sessi, la forza della volontà... I personaggi sono rigidi, senza sfumature, così come le situazioni: è tutto superficiale nonostante si abbia l’impressione che venga proposto qualcosa di profondo. Un’occasione persa in una macedonia da ambizioso feuilleton.
Sulla carta un film intrigante per la tematica: una donna, fingendosi uomo (per poter usufruire della propria intelligenza e rivestire ruoli di prestigio), riesce nell'impresa di diventare Papa. Purtroppo la realizzazione tecnica e registica lascia spesso a desiderare per mancanza di mordente e coraggio. La sceneggiatura scade troppo spesso nel banale e i dialoghi non sono così ficcanti. Si salvano il ritmo narrativo e la prova convincente della protagonista. Divertente la figura di John Goodman. Nel complesso mediocre, ma una sbirciatina la può meritare.
MEMORABILE: Le guarigioni mediante l'utilizzo di erbe; Il bagno notturno; La figura di Papa Sergio II.
Nonostante il pressappochismo della ricostruzione storica, è comunque bella l'idea di raccontare una vicenda (mai comprovata) in cui in un mondo dominato dagli uomini, una giovane riesce a ricoprire una carica importante seppur con l'inganno. Buono il cast, amaro il finale (anche se l'ultima sequenza si apre alla speranza di un futuro diverso per le donne), stile freddo e totale assenza di sentimentalismo tipica dei film teutonici.
MEMORABILE: La strage in chiesa.
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Il film l'ho visto in un weekend fuori porta a Genova. Il manifesto del film è ripreso nel volantino del cinema. A fianco una foto trash con Markus accanto alla papessa:
Tra storia e leggenda, il mito della Papessa Giovanna ha attraversato i secoli fino a conquistare la Hollywood post-Dan Brown.
La Papessa Giovanna avrebbe regnato col nome di Giovanni VIII tra l'853 e l'855. Cancellato il suo nome dalla cronologia del papato, il nome di Giovanni VIII sarebbe stato ripreso poi da un successivo omonimo (872-882). La prima pubblicazione accertata della leggenda risale al secolo XIII e si deve a cronisti domenicani.
La storia della Papessa è stata totalmente stroncata dal punto di vista storico già nel secolo XVII, ed è comunemente considerata come frutto di una satira medievale anticlericale.
***
Tuttavia ancora all'inizio dell'Ottocento, G.G. Belli dedica al mito anti-papale un memorabile sonetto:
Fu ppropio donna. Bbuttò vvia ’r zinale
prima de tutto e ss’ingaggiò ssordato;
doppo se fesce prete, poi prelato,
e ppoi vescovo, e arfine Cardinale.
E cquanno er Papa maschio stiede male,
e mmorze, c’è cchi ddisce, avvelenato,
fu ffatto Papa lei, e straportato
a Ssan Giuvanni su in zedia papale.
Ma cquà sse ssciorze er nodo a la Commedia;
ché ssanbruto je preseno le dojje,
e sficò un pupo llí ssopra la ssedia.
D’allora st’antra ssedia sce fu mmessa
pe ttastà ssotto ar zito de le vojje
si er pontescife sii Papa o Ppapessa.
(26 novembre 1831 – Der medemo)
***
Al cinema La papessa Giovanna venne già portato sugli schermi nel 1971 da Micheal Anderson (lacuna davinottica).
Nel 1972 la storia della papessa Giovanna approdò anche a teatro, interpretata da Paola Quattrini, per la regia di Josè Quaglio.
All'epoca lo spettacolo fece parlare abbastanza di sè (almeno mi ricordo così. Fu la prima occasione in cui sentii parlare della Quattrini)
HomevideoGestarsh99 • 3/11/11 12:10 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile l'edizione estesa in Blu-Ray Disc per Medusa Video:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS HD: Italiano Inglese
* Sottotitoli Italiano NU
* Extra Commento audio
Making of
Intervista
I costumi
Il montatore
L'arredo di scena
Ideazione e ripresa della battaglia di Manfield