Zombies of mass destruction - Film (2009)

Presentato all'After Dark Horrorfest da Hamedani, filmaker di origini iraniane, una zombie-comedy che fa della satira pungente la propria ragion d'essere, andando a colpire sotto la cintola la politica degli Usa sui temi più scottanti: omosessualità, guerra, terrorismo, immigrazione, fanatismo religioso, torture in Iraq e chi più ne più ne metta. Tra umorismo demente, tragicità strisciante, profluvi emoglobinici e mordace sarcasmo, una regia non molto dinamica che fa tuttavia di necessità virtù, con ottimi sfx e piccoli omaggi a Shaun of the dead. Una risata ci seppellirà...

Cos'altro merita l'asfittica provincia americana classista razzista omofoba sessista ipocrita e baciapile se non l'omni-zombificazione? Castigo divino? No, fondamentalista, verso una nazione che ha provato a divorare l'Islam ed è ora condannata alla fagocitosi intestina. Allah è grande, Romero è il suo profeta, il gore/Al Gore abbonda nella bocca degli zombi. Injokes a tutto acume, quotes salaci, f/x sussiegosi, sottotesti semplici ma sottili, un insolito happy end che spernacchia la febbre sequelara: chi ha detto che il divertito cazzeggio esclude talento, scaltrezza, cognizione e cultura?

Film molto meno stupido di quanto si possa immaginare dal titolo e dal tema, unisce elementi di splatter estremo a frecciate di corrosiva satira sociale della realtà americana che a volte colgono perfino nel segno. Il tutto in una cornice horror-comedy nella quale alcune battute e situazioni divertenti si alternano ad altre meno riuscite. Nel complesso è più che guardabile.

Sotto la bandiera a stelle e strisce si celano razzismo, omofobia, fanatismo religioso: il giovane Hamedani ce li mostra con sarcasmo, ironia e la giusta cattiveria, sbeffeggiando il concetto di terrorista e una certa società americana devota al Dio repubblicano. Ho dimenticato qualcosa? Ah, certo, il film in realtà è uno zombi-movie, pullula di non morti ed è anche bello splatter: complimenti per il coraggio e soprattutto al film stesso!

Ci dev'essere un virus disperso nell'aere, visto che da un pò tutti (io-tu e lei) si sono messi a zombare. Oh, e non è che tal Kevin Hamedani abbia la mano ferma d'Orson Welles ma un dialogo lo sa stendere, un cast lo sa comporre e sa pure girare qualche scena col know-how. I suoi più che zombie sono germogli-Frankenstein, generati da una costola (del mai troppo compianto) O'Bannon ed innestati sulla corteccia di Shaun. Situazioni paradossali come se piovessero: fare outing nel giorno in cui tua madre si zombizza di brutto, assistere allo scorticamento del tuo gonzissimo ragazzo Tom York-wannabe.