In un college, gruppetto di umiliati ed offesi, invece di ricorrere alla solita strage a mano armata, organizza una festa in maschera stile sado-sawista ai danni dei compagni colpevoli di angherie. Il fritto misto di citazioni e rimandi presenta una certa suggestione durante le fasi della preparazione del rito e finchè i vendicatori restano con i volti celati, ma diventa stucchevole una volta scoperte le carte, per eccesso di didascalismo - troppe chiacchere che vanificano i momenti di orrore (il ragazzo puntaspilli, il taglio delle dita).
MEMORABILE: Alcuni travestimenti dei torturatori sono suggestivi - in particolare la ragazza armata di spilloni sembra in missione per conto di Takeshi Miike
Eh, l'adolescenza. Tempio d'affilati soprusi psichici, palestra per nevrosi a venire, spietato ring dove l'insicurezza fa sanguinare l'ego. Questo interregno malvagio e primigenio fatto di sudore mestruo e pus è ben resocontato nella prima ora di The final, che scopiazza senza remore l'apatico realismo d' Elephant. Poi suona la campanella dell'ovvio e ci s'iscrive mani e Converse al corso di revenge-thriller. Con seri dubbi sull'opportunità di dettare un tema così doloroso (Columbine) come un Saw qualsiasi, ma pure con un'innegabile colpevolissima dose di compiacimento. Voto: Se7en-meno-meno.
Beati gli ultimi, perché saranno i primi della classe 1984, e la classe non è acqua ma emoglobina con cui sciacquare tutte le onte. Beati i perseguitati, perché di essi è il regno dei cieli, e questo uno Stewart lo sa talmente bene da trasformarli in angeli della vendetta. Usando come breviario fantasma uno dei vertici di King (Ossessione), la musica inizia, i nemici se ne vanno, la masquerade del dente per dente si snoda pantomimando sfacciata Miike e le Sawlite torture, finché non ne rimase nessuno, ed estro del costumista a parte (cui tributo il secondo pallino), non rimane manco il film.
Il film racchiude il suo principale interesse nella situazione di ambiguità che avvolge vittime e carnefici, con effetto efficacemente spiazzante. Questa idea-forza non regge a lungo, vuoi per una sceneggiatura troppo monocorde, vuoi per una realizzazione scenica e visiva di poca personalità. Calate tutte le carte, al regista manca il jolly per piazzare il colpo memorabile. Alcuni dei giovani attori se la cavano bene. Guardabile.
Eccolo lì il figliol degenero, l'omnibus del thriller/horror/slasher/torture porn adolescenziale, figlio dei nostri svaccati tempi. Alla deriva di umani sentimenti, nello sconforto dell'isolamento e della solitudine, la vendetta dei "repressi" ha qualcosa di dionisiaco, nell'accezione di una potenza umana cagionata da necessità di riscatto e - pertanto - giustificata, nelle mente malata dei giovani persecutori (nichilisti), dal Padre Eterno in persona. Non banale - pur essendo un composto di decine e decine di pellicole dell'ultimo decennio - riflette, all'estremo, il senso di giustizialismo.
MEMORABILE: Il ping pong per il taglio delle dita: lei o lui; un pò per uno non fa male (non fa male?) a nessuno...
Quale titolo migliore se non "La rivincita dei nerds"? Ah ma esiste già... Beh, peccato perché è come se i Tri-Lambda si fossero stancati di prendere calci in culo dagli Alfa-Beta e decidano di massacrarli con l'ausilio di aghi, pistole e coltelli. L'idea di per sè non è male ed infatti il film regge per tre quarti; successivamente però si ha un calo perpetuo fino al crollo finale. Alcuni passaggi risultano incomprensibili (colpa dei tagli?).
Un thriller dalle tinte drammatiche piuttosto ben fatto, che prende spunto dalla cronaca (le varie stragi nelle scuole) e vi aggiunge una morale nichilista ma efficace, che non giustifica la vendetta ma che cerca almeno di illustrarne i motivi e i sentimenti dei protagonisti, sorta di eroi negativi nonchè vittime dell'epoca moderna. Stonano un po' i momenti più thriller, l'ultima mezz'ora in particolare; i dialoghi infatti sono molto buoni ma manca quel quid in più che avrebbe reso il finale più avvincente. Comunque, un lavoro niente male.
Le 120 giornate dei nerd? Più o meno. La prima parte colpisce favorevolmente per il citazionismo (fra i costumi degli aguzzini spicca quello della ragazza, ispirato ad Audition) e per la natura più sadiana che sadica delle torture. Purtroppo, quando sembra che il film riesca a dire qualcosa di non banale sul tema del sopruso e della vendetta, ecco spuntare il didascalismo e l'ormai trito abisso nietzschiano. Riuscito a metà, quindi, ma valido per la regia e la gestione della violenza, per una volta usata come mezzo e non come semplice fine.
MEMORABILE: La tortura degli aghi; La maschera facciale corrosiva.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneGreymouser • 10/05/10 19:12 Call center Davinotti - 561 interventi
Undying ebbe a dire: No no...
Quella è la tipa che non vuol tagliare le dita al suo amichetto e alla quale applicano la sostanza solo su metà volto.
La prima vittima viene cosparsa completamente in viso e se ne deduce che ci lasci le penne...
Sicuramente hai ragione, ma se così è, in effetti non si sa più niente neppure delle altre vittime, compreso quello paralizzato stile Wolf creek.
Quindi, probabilmente è una scelta di sceneggiatura, e la tipa di cui parli è da considerarsi spacciata.
DiscussioneBrainiac • 10/05/10 19:32 Call center Davinotti - 1465 interventi
Ma non li ammassano tutti nello stanzino?
Mi sa che pure io devo darmi alle visioni postprandiali... ;)
DiscussioneGreymouser • 10/05/10 19:39 Call center Davinotti - 561 interventi
Brainiac ebbe a dire: Ma non li ammassano tutti nello stanzino?
Mi sa che pure io devo darmi alle visioni postprandiali... ;)
no, tranquillo, è esattamente ciò che volevo dire, che erano tutti ormai kaputt...
Speriamo di non essere tutti arrivati alle visioni mistiche :)
Non escludendo trattarsi di (mie) visioni mistico-estatiche, ribadisco che c'è qualcosa che non quadra in quel momento del film.
Sembra proprio che si siano dimenticati della giovane vittima: preparata "ritualmente" all'espiazione, invece di mostrarne il contrappasso, bruscamente la storia svolta in altra direzione senza dare idea della fine della protagonista (che probabilmente sarà poi stata alloggiata nello "stanzino").
Allora che dire della trilogia della vendetta di Park Chan-wook?
E' ovvio che al peggio non c'è mai fine, ciò non toglie che il gruppo di "esclusi", agendo come agisce, faccia giustizia... evidentemente in maniera eccessiva.
DiscussioneGreymouser • 12/05/10 18:20 Call center Davinotti - 561 interventi
Undying ebbe a dire: Ma che fine ha fatto la vittima femminile con faccia ricolma di sostanza liquefacente?
Dopo il trattamento sparisce di scena....
Dimenticanza di scenaggiatura o splatterata tagliata?
Sai che, ragionandoci a posteriori, mi sto convincendo che hai ragione tu. In effetti, non solo non è chiara la sorte della ragazza di cui parli, mentre per le altre vittime vediamo che vengono portate via sul retro; ma mi sono anche ricordato che i ragazzi giustizieri promettono di non uccidere nessuno, e quindi era lecito aspettarsi di assistere alle conseguenze sgradevoli delle "punizioni". Sì, mi sa che qualche distrazione di sceneggiatura non sia da escludere...
DiscussioneBrainiac • 12/05/10 21:00 Call center Davinotti - 1465 interventi
Undying ebbe a dire: Allora che dire della trilogia della vendetta di Park Chan-wook?
E' ovvio che al peggio non c'è mai fine, ciò non toglie che il gruppo di "esclusi", agendo come agisce, faccia giustizia... evidentemente in maniera eccessiva.
Sì verissimo, capisco quello che intendi: il colpo basso arriva perchè la prima parte, quella in cui si presentano i ragazzi e le vessazioni che subiscono, è abbastanza realistica.
Poi c'è un netto cambio di registro che personalmente un po stona, ma tant'è, mi piacciono i film provocatori.