Dread - Film (2009)

Dread

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La nostra recensione di Dread

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quaid (Shaun Evans) ha subito un trauma niente male, da piccolo: un matto con l'ascia gli entrò in casa macellandogli entrambi i genitori. Lui si salvò per miracolo, ma quando cresce gli resta l'ossessione della paura (dread) e propone a un suo compagno di scuola di scrivere una tesi sull'argomento, in cui intervisteranno una serie di ragazzi sui loro timori più reconditi. Tutta preparazione, con qualche scena di troppo e confessioni "in macchina" non molto interessanti. Ma si capisce che il regista ha dei numeri, e il clima derivato da un racconto del maestro Clive Barker (anche produttore), ben reso da un'ottima fotografia "sporca", trova negli...Leggi tutto attori protagonisti le facce giuste. Quaid, perseguitato dagli incubi, rivela il suo carattere da psicotico instabile e la storia progressivamente s'impenna fino a raggiungere il climax nell'ultima parte, delirante, sanguinosa e per nulla prevedibile. All’interno di una traccia non particolarmente originale il film trova invece numerosi spunti felici, si sviluppa in modo non convenzionale e lascia intravedere in più momenti la forza della scrittura barkeriana. Non tutto funziona a dovere, ma già trovare in un horror moderno una costruzione e una sceneggiatura non standardizzate è motivo di merito, e se inizialmente si ha l'impressione di navigare nel banale, ci si accorge invece presto che il film qualcosa da dire ce l'ha, e lo fa seguendo le logiche schizofreniche del suo vero protagonista. Sorprendente.

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Tutti i commenti e le recensioni di Dread

TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/11/09 DAL BENEMERITO BRAINIAC POI DAVINOTTATO IL GIORNO 23/07/13
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Herrkinski 13/08/10 11:30 - 8795 commenti

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Premetto che non ho letto il racconto e comunque non sapevo assolutamente cosa aspettarmi da questo film. Detto questo, non c'è molto da discutere su questa trasposizione da Barker; come in una moltitudine di altri prodotti analoghi, è inaccetabile un'ora di introduzione e mezz'ora scarsa di azione. Un peccato, perché l'ultima parte è efficace e il cattivo Shaun Evans ha la faccia giusta (potrebbe essere un nuovo Helmut Berger!), ma davvero non basta per confezionare un buon prodotto. Mediocre, seppur sopportabile.

Gestarsh99 20/01/11 01:15 - 1395 commenti

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Uno scarno thriller psicologico low-budget che, tra alti (pochi) e bassi (molti), si trascina in modo ambiguo e piuttosto seccante verso una parte finale cattiva e senza sconti morali, scoprendosi in tutta la sua malcelata natura "gornografica". Dopo aver prodotto il Book of blood di Harrison, Di Blasi porta manu propria su schermo un racconto tratto dall'antologia barkeriana Ectoplasm ma non riesce a scandagliare con sufficente convinzione un argomento tanto oscuro come la paura, finendo col confondere stati d'animo con patologie e sovrapporre pietanze diversissime come terrore, fobia e post-traumi infantili. Troppo.
MEMORABILE: Laura Donnelly che cerca di raschiare via la voglia che le ricopre metà del corpo con spugna di ferro e candeggina...

Schramm 5/03/10 11:36 - 4051 commenti

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La paura mangia l'anima vs l'anima mangia la paura. Questo il fil quanto mai rouge del più intraducibile e folgorante lapillo narrativo di Barker, fastidiosamente dilatato fino allo slabbramento da un esordiente che ha sì alcune idee chiare su mise en scene e colpo d'occhio, ma che more solito tradisce scompatta e deframmenta la cosmoagonia barkeriana a tutto vantaggio di didascalismo, tautologia e propedeutica che sgasano totalmente la posta in gioco: ossessione e morbosità. La paura non fa 90, al massimo un men che discreto 48, e il rammarico per un simile sperpero di potenziale è sovrano.

Greymouser 18/03/10 21:41 - 1458 commenti

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Comparando questa pellicola al racconto di Barker, ritengo che il regista abbia fatto un buon lavoro, ma senza troppo coraggio. Vi sono infatti un paio di varianti rispetto al modello narrativo, che ne attenuano la carica perturbante e nichilista. Varianti fra l'altro poco comprensibili, poiché per tutto il resto la trama si attiene fedelmente, a volte anche pedissequamente, al lavoro barkeriano. I personaggi sono un po' banalizzati rispetto a quest'ultimo, ma è difetto comune quando si traspone per il cinema. Ok la fattura tecnica. Da salvare.

Pumpkh75 6/01/15 12:16 - 1907 commenti

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Il bellissimo racconto di Barker diventa qui solo un ingranaggio del congegno, ma il film cammina spedito anche con i propri piedi: un climax sadico e implacabile apre scenari sanguinosi e torcibudella quanto basta, il villain della porta accanto tramuta l’oggetto della paura in bastardo soggetto, Diblasi dimostra di saperci fare e non poco. Due autogol: il riferimento vistoso all’anima di Heartless e quello più doloroso, in quanto commerciale, ai martiri giochini di Wan e prole, fotogramma finale incluso. Comunque sufficiente.

Lupus73 29/05/22 15:25 - 1620 commenti

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Pellicola piuttosto singolare anche per come tratta la psicologia dei personaggi, molto particolari (si veda la ragazza il cui corpo è per metà cosparso da una voglia). Una tesi a tre incentrata sulle paure più intime dell'uomo, ma il promotore (un ragazzo traumatizzato da un efferato fatto di sangue nell'infanzia) non si ferma dopo la conclusione del lavoro e va a fondo. Confezione pregevole con ambientazioni dalle sfumature gothic e alcuni flash decisamente splatter. Manca una sceneggiatura che vada oltre il soggetto, che per quanto valido da solo non basta.

Brainiac 28/11/09 16:19 - 1083 commenti

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Questo film conferma due tesi: è scoppiata l'epidemia del meta-cinema horror (The hills run red, Incubo mortale) e i racconti di Clive Barker diventano sempre pessimi film (The plague, Book of blood). Un gruppo di studenti intenti a realizzare un documentario raccoglie testimonianze sulle paure fossilizzate degli intervistati. Ovviamente i traumi verranno a galla in una latrina sanguinolenta, e il più schizzato dei tre si metterà a girare il suo The poughkeepsie tapes, portando ben oltre il lecito la fissazione per il realismo macabro.

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