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Discussioni su Tolo Tolo - Film (2020) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

69 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Graf • 3/01/20 10:56
    Fotocopista - 902 interventi
    Ma insomma, Checco Zalone è solo un comico italiano come ce ne sono tanti, soltanto un pò più fortunato e politicamente scorretto, oppure, il travolgente successo dei suoi film, dipende dal fatto che sia un grande artista della settima arte, capace di toccare le corde più profonde dell'animo dello spettatore?
    Ultima modifica: 8/01/20 00:13 da Graf
  • Galbo • 3/01/20 11:45
    Consigliere massimo - 4022 interventi
    Personalmente ho trovato quest’ultimo il suo film più riuscito. Si ride senz’altro di meno ma è evidente la critica nei confronti della civiltà occidentale per come si approccia al problema (immenso) delle migrazioni dall’Africa. Il film è più profondo rispetto alle apparenze e denota un lavoro di scrittura migliore rispetto al passato. Di certo non è un capolavoro ma certamente è un buon film, a mio parere.
  • B. Legnani • 3/01/20 11:56
    Pianificazione e progetti - 15247 interventi
    SE ben capisco, Zalone pubblica in rete – a dicembre - un filmato di lancio del film “Tolo Tolo”. Sembra una forma di ironia verso l’immigrazione. Ovviamente viene criticato. Tutti ne parlano. Il primo gennaio esce il film, in 1300 sale. Si precipitano a vederlo gli zaloniani e gli anti-immigrazione. Il film risulta diverso dalle attese, in quanto filo-immigrazione. Ovviamente tutti ne parlano. Si precipitano allora a vederlo i filo-immigrazione. Incassi stratosferici, sia il primo giorno, sia il secondo.
    Ovviamente tutto questo non è un caso.
    Come esempio di comunicazione mirata al risultato siamo di fronte ad un capolavoro, forse non corretto al 100%, ma resta un vero e proprio capolavoro.
  • Galbo • 3/01/20 12:03
    Consigliere massimo - 4022 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    SE ben capisco, Zalone pubblica in rete – a dicembre - un filmato di lancio del film “Tolo Tolo”. Sembra una forma di ironia verso l’immigrazione. Ovviamente viene criticato. Tutti ne parlano. Il primo gennaio esce il film, in 1300 sale. Si precipitano a vederlo gli zaloniani e gli anti-immigrazione. Il film risulta diverso dalle attese, in quanto filo-immigrazione. Ovviamente tutti ne parlano. Si precipitano allora a vederlo i filo-immigrazione. Incassi stratosferici, sia il primo giorno, sia il secondo.
    Ovviamente tutto questo non è un caso.
    Come esempio di comunicazione mirata al risultato siamo di fronte ad un capolavoro, forse non corretto al 100%, ma resta un vero e proprio capolavoro.


    Non credo sia un problema di essere filo o anti immigrazione (che poi non è chiaro esattamente cosa voglia dire); si tratta di una commedia che mette alla berlina parte del pensiero occidentale nei confronti dell’immigrazione. Tra parentesi la critica più incisiva a mio giudizio è quella nei riguardi del “buonismo” di chi è accogliente solo a parole....
  • B. Legnani • 3/01/20 12:04
    Pianificazione e progetti - 15247 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    SE ben capisco, Zalone pubblica in rete – a dicembre - un filmato di lancio del film “Tolo Tolo”. Sembra una forma di ironia verso l’immigrazione. Ovviamente viene criticato. Tutti ne parlano. Il primo gennaio esce il film, in 1300 sale. Si precipitano a vederlo gli zaloniani e gli anti-immigrazione. Il film risulta diverso dalle attese, in quanto filo-immigrazione. Ovviamente tutti ne parlano. Si precipitano allora a vederlo i filo-immigrazione. Incassi stratosferici, sia il primo giorno, sia il secondo.
    Ovviamente tutto questo non è un caso.
    Come esempio di comunicazione mirata al risultato siamo di fronte ad un capolavoro, forse non corretto al 100%, ma resta un vero e proprio capolavoro.


    Non credo sia un problema di essere filo o anti immigrazione (che poi non è chiaro esattamente cosa voglia dire); si tratta di una commedia che mette alla berlina parte del pensiero occidentale nei confronti dell’immigrazione. Tra parentesi la critica più incisiva a mio giudizio è quella nei riguardi del “buonismo” di chi è accogliente solo a parole....


    Certo che non lo è. Ma io mi riferivo solo alla geniale tattica acchiappa-spettatori.
  • Herrkinski • 3/01/20 12:24
    Consigliere avanzato - 2664 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    SE ben capisco, Zalone pubblica in rete – a dicembre - un filmato di lancio del film “Tolo Tolo”. Sembra una forma di ironia verso l’immigrazione. Ovviamente viene criticato. Tutti ne parlano. Il primo gennaio esce il film, in 1300 sale. Si precipitano a vederlo gli zaloniani e gli anti-immigrazione. Il film risulta diverso dalle attese, in quanto filo-immigrazione. Ovviamente tutti ne parlano. Si precipitano allora a vederlo i filo-immigrazione. Incassi stratosferici, sia il primo giorno, sia il secondo.
    Ovviamente tutto questo non è un caso.
    Come esempio di comunicazione mirata al risultato siamo di fronte ad un capolavoro, forse non corretto al 100%, ma resta un vero e proprio capolavoro.

    Sì, sostanzialmente è andata così. Certamente un instant-movie in questo senso, che sfrutta furbescamente gli animi tumultuosi e le farse politiche del Belpaese, ma d'altro canto la commedia italiana si è spesso e volentieri basata sui temi d'attualità. Personalmente ho talmente la nausea di tutte le discussioni che si sentono giornalmente ovunque sul tema che l'ultima cosa che ho voglia di fare è andare al cinema e trovarmele pure lì, ma a ognuno il suo...
  • Graf • 3/01/20 13:46
    Fotocopista - 902 interventi
    Non credo basti il marketing a motivare e a far spostare tanti milioni di spettatori in altre occasioni pigri e salottieri...Se fosse così ci sarebbero decine di film con incassi da capogiro...Zalone deve possedere quel certo non so che...che non saprei definire, per l'appunto...
    Ultima modifica: 3/01/20 13:46 da Graf
  • Galbo • 3/01/20 14:32
    Consigliere massimo - 4022 interventi
    Graf ebbe a dire:
    Non credo basti il marketing a motivare e a far spostare tanti milioni di spettatori in altre occasioni pigri e salottieri...Se fosse così ci sarebbero decine di film con incassi da capogiro...Zalone deve possedere quel certo non so che...che non saprei definire, per l'appunto...

    intercetta il comune sentire del pubblico che si immedesima in lui....
  • B. Legnani • 3/01/20 15:15
    Pianificazione e progetti - 15247 interventi
    Graf ebbe a dire:
    Non credo basti il marketing a motivare e a far spostare tanti milioni di spettatori in altre occasioni pigri e salottieri...

    Io, infatti, ho detto tutta un'altra cosa. Gli zaloniani sono un ampio zoccolo duro che comunque avrebbe visto il film. Quanto fatto ha furbescamente pescato fuori dagli zaloninani.
  • Ruber • 3/01/20 16:11
    Formatore stagisti - 9467 interventi
    Alla fin fine il vero vincitore è proprio Zalone che ha dimostrato di essere un ottimo regista e sceneggiatore anche senza Nunziante. Il vero dubbio di tutti era questo se lui aveva ormai una maturità tale da potercela fare da solo e lo ha dimostrato. Nunziante da solo cos’ha tirato fuori “un pallido vegetale”...
  • Graf • 3/01/20 17:44
    Fotocopista - 902 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Graf ebbe a dire:
    Non credo basti il marketing a motivare e a far spostare tanti milioni di spettatori in altre occasioni pigri e salottieri...

    Io, infatti, ho detto tutta un'altra cosa. Gli zaloniani sono un ampio zoccolo duro che comunque avrebbe visto il film. Quanto fatto ha furbescamente pescato fuori dagli zaloninani.


    Difficile pescare fuori dagli zaloniani se questi sono già 9 milioni...Questi sono cresciuti di numero in modo notevole dal primo film Cado dalle nubi.
    Già consolidare e fidelizzare tanti milioni di spettatori sarebbe una bella impresa...
    Ultima modifica: 3/01/20 17:44 da Graf
  • B. Legnani • 3/01/20 18:30
    Pianificazione e progetti - 15247 interventi
    Graf ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Graf ebbe a dire:
    Non credo basti il marketing a motivare e a far spostare tanti milioni di spettatori in altre occasioni pigri e salottieri...

    Io, infatti, ho detto tutta un'altra cosa. Gli zaloniani sono un ampio zoccolo duro che comunque avrebbe visto il film. Quanto fatto ha furbescamente pescato fuori dagli zaloninani.


    Difficile pescare fuori dagli zaloniani se questi sono già 9 milioni...Questi sono cresciuti di numero in modo notevole dal primo film Cado dalle nubi.
    Già consolidare e fidelizzare tanti milioni di spettatori sarebbe una bella impresa...


    Non credo che si possa ragionare in modo così schematico. Se gli zaloniani sono 9 milioni, ciò non vuole dire che tutti ci vadano.
    E poi, lo ripeto ancora, il mio discorso verteva sul meccanismo di marketing che ha smosso anche i non zaloniani.
    Ultima modifica: 3/01/20 18:33 da B. Legnani
  • Didda23 • 3/01/20 20:41
    Compilatore d’emergenza - 5799 interventi
    Operazione di marketing geniale. Poi in questi anni non si è mai fatto vedere, fatto che ha alimentato di molto il suo ritorno.
  • Capannelle • 3/01/20 22:13
    Scrivano - 3978 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    .... E poi, lo ripeto ancora, il mio discorso verteva sul meccanismo di marketing che ha smosso anche i non zaloniani.
    Alla fine mi verrebbe da dire che i "non zaloniani" sono dei babbei, perchè non vanno a vedere un autore che a loro piace ma solo per vedersi legittimato il loro pensiero.
    Ok il mio ragionamento è schematico come schematico era l'assunto di partenza.
    Comunque Quo vado per 3/4 mi era piaciuto, i precedenti meno.
    Ultima modifica: 3/01/20 22:15 da Capannelle
  • B. Legnani • 3/01/20 22:43
    Pianificazione e progetti - 15247 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    .... E poi, lo ripeto ancora, il mio discorso verteva sul meccanismo di marketing che ha smosso anche i non zaloniani.

    Alla fine mi verrebbe da dire che i "non zaloniani" sono dei babbei, perchè non vanno a vedere un autore che a loro piace ma solo per vedersi legittimato il loro pensiero.
    Ok il mio ragionamento è schematico come schematico era l'assunto di partenza.


    Concordo.
  • Gestarsh99 • 4/01/20 00:03
    Scrivano - 21542 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    SE ben capisco, Zalone pubblica in rete – a dicembre - un filmato di lancio del film “Tolo Tolo”. Sembra una forma di ironia verso l’immigrazione. Ovviamente viene criticato. Tutti ne parlano. Il primo gennaio esce il film, in 1300 sale. Si precipitano a vederlo gli zaloniani e gli anti-immigrazione. Il film risulta diverso dalle attese, in quanto filo-immigrazione. Ovviamente tutti ne parlano. Si precipitano allora a vederlo i filo-immigrazione. Incassi stratosferici, sia il primo giorno, sia il secondo.
    Ovviamente tutto questo non è un caso.
    Come esempio di comunicazione mirata al risultato siamo di fronte ad un capolavoro, forse non corretto al 100%, ma resta un vero e proprio capolavoro.



    Passano i decenni ma le strategie pubblicitarie restan sempre le stesse.
    Basta saper cogliere al volo la tematica calda del momento e costruirci sopra il giusto gioco degli specchi.

    Ciò che hai evidenziato è un po' quello che rilevai a suo tempo nel caso del discusso e controverso LOURDES (2009)

    Gestarsh99 ebbe a dire su "Lourdes":
    "Altresì singolare è stato l'iter pubblicitario che ne ha accompagnato l'accoglienza nelle grandi sale, riassumibile in quattro fasi ben distinte:

    PRIMA FASE: il secco titolo religioso crea un superficiale fraintendimento e porta ad una defezione in massa di tutta la fetta non credente del pubblico.
    SECONDA FASE: a sorpresa, il film inizia ad essere reclamizzato per mari e per monti come il non plus ultra delle opere laiche ed anti-cattoliche e tutta l'audience che in precedenza aveva dato forfait si catapulta vorace sul presunto cimelio contro-religioso
    TERZA FASE: l'argomento trattato attrae sempre più spettatori fedeli, che dal canto loro lo esaltano a manifesto del proprio credo
    QUARTA ED ULTIMA FASE: dopo aver messo d'accordo la critica, la pellicola assume una valenza universalmente interpretabile anche per tutta l'audience generale, mettendo in scena un patrimonio di valori largamente condivisibile."
  • Graf • 4/01/20 01:15
    Fotocopista - 902 interventi
    Il vero marketing che ha aiutato Tolo Tolo è stato il contesto politico e sociale degli ultimi due anni con l'accensione del conflitto emigrati sì emigrati no.
    Argomento al quale gli italiani sono tutti sensibili al di là dei respettivi schieramenti politici.
    Zalone è stato un abile rabdomante nello scegliere tale tema ed è stato fortunato perchè mentre scriveva, progettava e girava il film l'argomento immigrati si è andato rinfocolando...
    Il giochetto delle ultime settimane giocato sull'ambivalenza film buonista - film politicamente scorretto è stata solo una furbata pubblicitaria per lanciare il film...Una trovata come tante altre trovate pubblicitarie create ed orgnizzate dagli uffici markenting per tante altre decine di film che però non provocano - se non raramente - tali incassi mostruosi. Quindi tale furbata ha inciso poco sulla volontà decisionale della gran massa di spettatori zaloniani che si era già preventivamente formata...
    Ultima modifica: 4/01/20 01:30 da Graf
  • B. Legnani • 4/01/20 10:44
    Pianificazione e progetti - 15247 interventi
    Graf ebbe a dire:
    Il vero marketing che ha aiutato Tolo Tolo è stato il contesto politico e sociale degli ultimi due anni con l'accensione del conflitto emigrati sì emigrati no.
    Argomento al quale gli italiani sono tutti sensibili al di là dei respettivi schieramenti politici.
    Zalone è stato un abile rabdomante nello scegliere tale tema ed è stato fortunato perchè mentre scriveva, progettava e girava il film l'argomento immigrati si è andato rinfocolando...
    Il giochetto delle ultime settimane giocato sull'ambivalenza film buonista - film politicamente scorretto è stata solo una furbata pubblicitaria per lanciare il film...Una trovata come tante altre trovate pubblicitarie create ed orgnizzate dagli uffici markenting per tante altre decine di film che però non provocano - se non raramente - tali incassi mostruosi. Quindi tale furbata ha inciso poco sulla volontà decisionale della gran massa di spettatori zaloniani che si era già preventivamente formata...


    Cosa ti devo dire? Solo che, evidentemente, non riesco a spiegare compiutamente il mio pensiero.
    Ultima modifica: 4/01/20 10:45 da B. Legnani
  • Kanon • 4/01/20 14:43
    Fotocopista - 840 interventi
    Ma veramente guardando il trailer e vedendo la presenza di Zalone, qualcuno ha pensato che il film fosse contro gli immigrati?
  • Didda23 • 4/01/20 15:32
    Compilatore d’emergenza - 5799 interventi
    Non me ne capacito , ma è stato anche cosi