Discussioni su Hiroshima, mon amour - Film (1959)

DISCUSSIONE GENERALE

20 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Raremirko • 8/05/12 21:58
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Cotola, non ti senbran cmq esploitative le scene iniziali, nonchè compiaciute e fuori luogo (quelle riguardo la gente deforme, dico)?
  • Cotola • 8/05/12 22:40
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Rare, non so cosa dirti. Non lo vedo da 4 anni
    e quindi non ricordo bene. Presto però lo rivedrò (a Torino a giugno c'è una retrospettiva su Resnais) e ti saprò dire.
    Per ora, abbi pazienza.
  • Raremirko • 8/05/12 22:56
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Rare, non so cosa dirti. Non lo vedo da 4 anni
    e quindi non ricordo bene. Presto però lo rivedrò (a Torino a giugno c'è una retrospettiva su Resnais) e ti saprò dire.
    Per ora, abbi pazienza.



    eh, ricordati, dai, usiamo sempre questa discussione, chiamami quando potrai.
  • Pigro • 9/05/12 11:00
    Consigliere - 1661 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Cotola, non ti senbran cmq esploitative le scene iniziali, nonchè compiaciute e fuori luogo (quelle riguardo la gente deforme, dico)?

    A me non sembrano né compiaciute né fuori luogo. Sono semmai la base "di senso" che sostiene ciò che viene dopo. Anche perché non si tratta di "gente deforme" come la definisci, ma di vittime della bomba atomica, il che fa - anche concettualmente - una bella differenza. Non vengono mostrati dei "deformi" con senso voyeuristico, ma viene mostrato nella sua crudezza più sincera e documentaria l'esito della guerra con senso di denuncia, e quindi la devastazione fisica sulla quale si innesta il senso di sconfitta dell'umanità che si trasferisce poi nel senso di sconfitta del rapporto d'amore.
  • Raremirko • 9/05/12 20:42
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Pigro ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Cotola, non ti senbran cmq esploitative le scene iniziali, nonchè compiaciute e fuori luogo (quelle riguardo la gente deforme, dico)?

    A me non sembrano né compiaciute né fuori luogo. Sono semmai la base "di senso" che sostiene ciò che viene dopo. Anche perché non si tratta di "gente deforme" come la definisci, ma di vittime della bomba atomica, il che fa - anche concettualmente - una bella differenza. Non vengono mostrati dei "deformi" con senso voyeuristico, ma viene mostrato nella sua crudezza più sincera e documentaria l'esito della guerra con senso di denuncia, e quindi la devastazione fisica sulla quale si innesta il senso di sconfitta dell'umanità che si trasferisce poi nel senso di sconfitta del rapporto d'amore.



    non era un "deformi" dispregiativo il mio, solo forse un termine poco consono a definire ciò che volevo dire.

    dai, però certe scene son esagerate, come al donna senza occhio...
  • Pigro • 9/05/12 22:00
    Consigliere - 1661 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    non era un "deformi" dispregiativo il mio, solo forse un termine poco consono a definire ciò che volevo dire.

    dai, però certe scene son esagerate, come al donna senza occhio...


    No, certo: avevo capito che non intendevi "deformi" in senso dispregiativo. Io ho sottolineato quel termine perché credo che proprio lì stia la chiave per capire. Se tu guardi l'inizio del film leggendolo come esposizione di deformità, allora certamente quell'inizio è esagerato. Se però lo guardi leggendolo come esito reale, documentaristico, di una guerra, allora capisci che è una soglia estrema che devi attraversare nella sua verità per poter accedere a un'altra storia, che però si innesta su quella. Quelle immagini sono il punto estremo raggiunto dalla barbarie della modernità (insieme agli internati nei lager nazisti, direi): dopo quelle immagini nulla è più come prima. Quindi a Resnais quelle immagini servono per raccontare, letteralmente, una storia postatomica, che parte mostrando la verità fisica di quella barbarie, e continua mostrando il senso di sconfitta delle relazioni: scendendo, in qualche modo, dal corpo devastato all'anima devastata, in un mondo che rinasce riconoscendo la barbarie a cui è arrivato.
    Diciamo che anche narrativamente quelle immagini sono "necessarie": è come se fosse una soglia che lo spettatore deve attraversare prima di arrivare alla vicenda vera e propria. Così lo spettatore affronta quella che sarebbe una normale storia d'amore con lo sguardo e il cuore ancora sconvolto da quelle immagini. E anche da questo punto di vista mi sembra un'idea molto potente.
  • Rebis • 9/05/12 22:05
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    ... e danno anche una sostanza alla storia d'amore che sèguita, narrata in una chiave talmente simbolica e poetica che i protagonisti potrebbero essere persino delle mere astrazioni ideali e non dei personaggi.
  • Raremirko • 9/05/12 23:56
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    ... e danno anche una sostanza alla storia d'amore che sèguita, narrata in una chiave talmente simbolica e poetica che i protagonisti potrebbero essere persino delle mere astrazioni ideali e non dei personaggi.

    O vere e proprie città, come del resto


    SPOILER


    dice il finale.
  • Raremirko • 9/05/12 23:58
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Ecco allora che una domanda sorge spontanea però, Pigro:

    senza la bomba atomica e senza i suoi risultati, Hiroshima mon amour allora non avrebbe potuto essere realizzato, sei d'accordo?
  • Pigro • 10/05/12 10:23
    Consigliere - 1661 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Ecco allora che una domanda sorge spontanea però, Pigro:

    senza la bomba atomica e senza i suoi risultati, Hiroshima mon amour allora non avrebbe potuto essere realizzato, sei d'accordo?


    Esatto. Sarebbe stata tutta un'altra storia.
  • Galbo • 2/03/14 11:59
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    è scomparso Alain Resnais

    http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2014/03/02/news/alain_resnais-80007345/?ref=HRERO-1
  • Buiomega71 • 2/03/14 13:27
    Consigliere - 26032 interventi
    Mi spiace. Di lui in videoteca ho solo L'anno scorso a Marienbad (ma non ancora visionato)

    E stò cercando disperatamente Providence (a proposito di "cinenascondini" schrammiani)
  • Lucius • 2/03/14 13:29
    Scrivano - 9051 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    è scomparso Alain Resnais

    http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2014/03/02/news/alain_resnais-80007345/?ref=HRERO-1

    Noooo!!! Gravissima perdita!
  • Daniela • 2/03/14 17:16
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Si, grande perdita.
    avevo rivisto recentemente Cuori e Parole, parole, parole... film "curativi" per come sanno mettere in rima saggezza e leggerezza.
    Pensare che il primo impatto col suo cinema, tanti anni fa, con L'anno scorso a Marienbad, non era stato felice: mi era sembrato un film freddo, scostante, aridamente cerebrale.
    Poi però me ne ha date di emozioni...
  • Zender • 2/03/14 18:14
    Capo scrivano - 47814 interventi
    Io invece mi innamorai proprio di Marienbad... Sicuramente un grande.
  • Lucius • 2/03/14 19:41
    Scrivano - 9051 interventi
    Anch'io adoro questo film, mi ha proprio rapito..Ti invito a rivederlo Daniela, magari lo rivaluti.
  • Daniela • 2/03/14 20:36
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Anch'io adoro questo film, mi ha proprio rapito..Ti invito a rivederlo Daniela, magari lo rivaluti.

    Accolgo volentieri l'invito, in tutti questi anni non l'ho mai rivisto, nonostante nel frattempo avessi incominciato ad apprezzare il regista ed amato molto alcuni suoi film.
  • Lucius • 2/03/14 21:41
    Scrivano - 9051 interventi
    Buona visione allora, lasciati andare alle tue sensazioni.
  • Caesars • 3/03/14 14:40
    Scrivano - 16812 interventi
    Grande perdita.
    Ho visto pochi suoi film,alcuni li ho in programma da tempo.
    Mi era piaciuto molto "Providence"
  • Erreesse • 7/05/14 22:01
    Galoppino - 63 interventi
    Doppiaggio:

    Andreina Pagnani: Emmanuelle Riva
    Giuseppe Rinaldi: Eiji Okada

    fonte: la trasmissione "Cinema alla radio - Hollywood party" su Radio3 del 4/5/2014