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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E arriva anche per Carlo Verdone, da sempre legato al formato cinema, il momento della serie televisiva. Senza azzardare nulla di particolarmente originale, VITA DI CARLO entra nella vita del protagonista e racconta il suo quotidiano in una fiction che tende - almeno a livello ideale e di percezione nello spettatore - a rispecchiare quelle che sono (o potrebbero essere) le vere giornate di un attore, ormai notissimo, nella città in cui da sempre abita e lavora. Verdone, infatti, recita qui nella parte di se stesso (nome e cognome compresi), attorniandosi di attori e caratteristi che con lui interagiscono nei ruoli naturali presenti nella vita di ognuno di noi: l'amico (Tortora), l'ex...Leggi tutto moglie (Guerritore), i figli (la De Angelis, in realtà figlia di Margherita Buy, cui somiglia davvero tanto, e Contri), la domestica (Paiato), la nuova fiamma (Caprioli), il produttore cinematografico (Ambrogi)... I principali, tra loro, tornano in più puntate (delle dieci di cui è composta la prima serie), altri vi entrano come "guest star" (Calabresi, Ferrero, Papaleo, Haber, Morgan...).

In ogni episodio c'è un evento principale attorno al quale ruota la storia, spezzato dall'intervento delle presenze fisse che aiutano a riempire i vuoti. Così strutturata la serie - che procede di mezz'ora in mezz'ora - difficilmente annoia e, per quanto non sempre brillantissima, si lascia vedere. Verdone trascorre il tempo a riflettere sulla sua situazione di stress costante sognando almeno una giornata di piena tranquillità, di felicità autentica, ritrovandosi spesso preda della malinconia mentre magari osserva lo splendido panorama dalla sua terrazza con vista (che non è quella della sua vera casa, come noto, tutto è ricostruito). Il tema ricorrente, e che segna in qualche modo l'intera serie, è la sua candidatura a sindaco di Roma: Carlo non è affatto deciso ad accettarla, ma in molti lo spingono a provarci finendo col convincerlo. Ecco allora che i fan che lo fermano per strada chiedendo autografi e selfie non si limitano a fargli i complimenti ma cominciano a informarsi sulle sue reali intenzioni politiche, mentre sullo sfondo si profila un'avversaria già pronta a sfidarlo negli immancabili salotti televisivi. Più curiosa la figura dell'ex fidanzato (Bannò) di sua figlia, lasciato nelle primissime puntate ma che rimane a dormire in casa di Carlo per non dover tornare da suo padre (capiremo in seguito il perché); con il giovane si stabilirà un rapporto quasi paternalistico, di sofferta comprensione nei confronti di chi non sembra proprio sapere dove sbattere la testa.

Diretti da Verdone con Alberto Catineri, gli episodi si stabiliscono più o meno tutti sullo stesso livello, senza raggiungere grandi vette ma nel complesso dimostrando di essere confezionati con una certa eleganza, premiati da un Verdone che riprende il suo personaggio di sempre riuscendo ancora a far sorridere. La scelta di chiudere in breve tempo permette di ottenere una mirabile concisione, con qualche momento che lascia abbastanza interdetti (la breve permanenza nel convento di clausura) e altri che invece meglio si integrano con il mondo dello spettacolo che Verdone mostra naturalmente di conoscere bene (il produttore burino che insiste per un nuovo film "coi personaggi" alternato al suo opposto, lo sceneggiatore che punta invece al cinema d'autore che lo invita a sganciarsi dalla ripetitività...). Spassoso Max Tortora come amico costantemente in crisi con la compagna, più classicamente caratterizzata la domestica di Maria Paiato. E' vero che non ci si fanno grandi risate, ma il ritratto dell'attore ripreso nella sua vita di tutti i giorni risulta piuttosto attendibile e comunque si sorride.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/11/21 DAL BENEMERITO RUBER POI DAVINOTTATO IL GIORNO 2/12/21
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Ruber 7/11/21 19:11 - 703 commenti

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Per la prima volta in oltre quarant'anni di carriera Verdone si cimenta in una serie tv. "Vita da Carlo" è uno spaccato molto romanzato della vita reale e surreale oltre il set, in cui il suo privato (figli, colf, ex moglie amici ecc.) si fonde in un tutt'uno con la vita di tutti i giorni, con i fan che chiedono selfie a ripetizione, con assurde proposte politiche, maldestri produttori ecc. C'è certamente della verità nella serie, ma c'è anche molta commedia; si ride ma a volte ahinoi si ride anche amaro. Cast così e così, con giovani bravi, altri meno e attori di esperienza.
MEMORABILE: La colf con spiccato accento del nord non ci sta proprio, nella vita di Verdone; Tortora per ogni problema va a casa di Carlo; L'antipatica ex moglie.

Androv 8/11/21 09:33 - 195 commenti

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In questa serie Verdone appare come un uomo e artista finito, schiavo delle medicine, insonne e depresso cronico. La critica lo dipinse come il nuovo Sordi, ma non avendone lo stesso talento la cosa lo ha spinto in un cortocircuito depressivo che ne ha distrutto la carriera. Qui vediamo le sue nevrosi, i suoi vani desideri di riscatto, il rifiuto della socialità, il fastidio per ogni cosa. La serie è gradevole e malinconica, coraggiosa e autocritica. Simpatici Tortora e alcuni comprimari, anche se i giovani sono da sbozzare come recitazione. Numerose fasi di stanca. Solo per fan.
MEMORABILE: Le riproposizioni delle scene più famose; La faccia di Bannò; La visita alle borgate; Il duello a base di versi con Papaleo.

Galbo 10/11/21 19:07 - 12417 commenti

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La serie di e con Verdone, incentrata su una versione paradossale della vita dell'artista, riassume il senso del cinema dell'attore romano, specie quello degli ultimi anni: un misto di malinconia e comicità leggera, a cui si aggiunge in questo caso la voglia di ironizzare su se stesso che costituisce il plus di "Vita da Carlo". Non tutto centra il bersaglio e alcuni episodi sono ripetitivi ma nel complesso il prodotto è godibile e si avvale delle buone prove di attori che si affiancano al protagonista, a volte efficacemente (Calabresi, Papaleo, Tortora), altre meno. 

Ramon 12/11/21 14:34 - 33 commenti

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Verdone si reinventa personaggio lui stesso; generoso e fin spietato nel concedersi, finisce che il risultato è al livello delle sue cose migliori. "Vita con Carlo" è anche una svolta rispetto alle sue stanche e velleitarie ultime opere: i dialoghi e le situazioni sono più veri e brillanti e tutti recitano benissimo, cosa rara per i comprimari dei suoi film. Non piacerà a chi cerca la battuta-meme da ripetere a pappagallo, vezzo cui il regista romano ha ceduto troppe volte per amore di cassetta. Fa molto ridere (non è un caso) l'autocaricatura del tentativo di creare un film autoriale.
MEMORABILE: Il monologo di Jago con Haber e Verdone nel cimitero; La critica ai film di Verdone della fan ammalata; Il provino di Tortora per Sorrentino.

Gabrius79 12/11/21 18:40 - 1429 commenti

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Dieci episodi di valore diseguale (i primi quattro e l’ultimo forse i migliori) raccontano la vita di Verdone in toni allegri e talvolta malinconici. Il cast di contorno è buono (spiccano Tortora e Bannò), ma le situazioni che si creano spesso sono ripetitive e rischiano di annoiare. Godibile il tormentone dei selfie, a volte un po' troppo sopra le righe. Occhio alla bella e somigliante figlia di Margherita Buy: Caterina De Angelis.

Jandileida 15/11/21 11:25 - 1570 commenti

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Carletto si butta sulla serie con refoli di introspezione: se non è il suo miglior lavoro da 15 anni a questa parte poco ci manca. Va detto che la concorrenza non è che fosse sfrenata, però almeno qui c'è un po' di quel brio che sembrava perso poco dopo il giro del millennio e un tentativo coraggioso di autoanalisi, anche a livello di carriera cinematografica (il Graal del film d'autore!). C'è quindi il solito mix tra malinconia e risata, qualche personaggio azzeccato, alcuni momenti di stanca ma alla fine ci si sente, in un certo senso, a casa dopo lungo vagare.

Ultimo 20/11/21 10:11 - 1660 commenti

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La prima serie tv di Carlo Verdone è un prodotto niente male; merito della indiscussa bravura del protagonista, bravo in questo caso a portare sul set anche momenti della sua vita personale. Il regista romano pare destreggiarsi bene nelle vesti di se stesso aspirante sindaco, mentre risulta più sottotono Max Tortora, forse anche per la parte un po' malinconica. Non tutti gli episodi vanno a segno, ma il prodotto nel complesso funziona, strappa qualche risata e fa riflettere molto (in pieno stile Verdone).

Il ferrini 16/11/21 17:54 - 2375 commenti

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Serie agrodolce, in perfetto stile Verdone, e probabilmente più riuscita di molte delle sue recenti produzioni. Max Tortora è una buona spalla ma anche i giovani se la cavano (brava la De Angelis, figlia di Verdone nel telefilm e di Margherita Buy nella vita). Tanti i cameo illustri, su tutti un Haber che recita - ubriaco - il "Mercante di Venezia" di Shakespeare, ma anche il Papaleo spacciatore di anticoncezionali e "Biascica" Calabresi. Si ride più nella prima parte, poi prende il sopravvento la malinconia. Grazioso.

Deepred89 23/11/21 10:35 - 3718 commenti

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Serie ricca di spunti autobiografici che in un primo momento lascia perplessi a causa dei tempi comici non riusciti già scontati dal precedente Si vive una volta sola. Poi a poco a poco la serie inizia a prendersi i suoi tempi e svela la sua vera natura, quella da commedia amarognola e intimista un po' alla L'amore è eterno finché dura. A quel punto, pur senza presentare idee originali né una confezione memorabile, il coinvolgimento arriva e pure l'umorismo, ben dosato, inizia a incidere. Suggestivi gli scorci romani intravisti dal balcone, gustosi cammei, bel finale sotto le righe.

Markus 28/11/21 09:45 - 3695 commenti

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Prima o poi Carlo Verdone doveva piombare in quella che negli Anni '80 veniva chiamata sit-com, sorta di Florida artistico/cinematografica per consumati attori arrivati all'inizio della terza età. L'eterno format di Casa Vianello in funzione della vita, tra realtà e tanta finzione, dell'attore romano; che dal canto suo mostra miglior agiatezza rispetto alle ultime (scarse) performance nei lungometraggi. Scorrevole, pur con buchi di sceneggiatura talvolta incomprensibili, e con momenti talvolta dilettevoli.

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Rambo90 29/11/21 02:56 - 7707 commenti

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Verdone torna in forma dopo alcune prove opache, soprattutto perché qui può riprendere a far ridere con l'insensatezza e la maleducazione del genere umano, tra momenti di buona comicità e altri più amarognoli. Rimane un po' debole il plot, ma dialoghi e situazioni valgono la visione, soprattutto quando in scena ci sono altri ottimi attori come Tortora o Haber (meno incisivi i giovani). Qualche stonatura in regia quando si tentano montaggi troppo frenetici o stili troppo moderni, ma l'insieme convince. Buona la colonna sonora.

Nando 1/12/21 11:01 - 3824 commenti

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Il grande Carlo si cimenta in una sit-com incentrata sulla sua vita privata con situazioni talvolta paradossali e altre amare. Le risate latitano tranne quando in scena subentra Tortora, che si dimostra attore di livello. Verdone dal canto suo sfoggia il suo volto ipocondriaco sempre con la qualità che lo contraddistingue. Poco incisivi i giovani attori che lo circondano; meglio menzionare Haber, Morgan e Massimo Ferrero. Nel complesso ci si aspettava di più.

Sircharles 8/12/21 20:27 - 104 commenti

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La certezza è che la serie non sia integralmente autobiografica, altrimenti ci sarebbe poco da stare allegri. Un'esistenza, quella "da Carlo", stracolma di problemi, impicci, delusioni, all'insegna del "mai una gioia". Un piangersi addosso continuo, un tran tran quasi da Fantozzi col vestito buono, perché qui almeno il tenore di vita è alto. Chiaro, l'esagerazione filmica, ma a tutto c'è un limite. Verdone ha attinto a piene mani alla sua vena più malinconica e pessimistica, enfatizzandola oltre misura. I vari camei illustri sono spesso inutili sovrastrutture, come quello di Morgan.

Bubobubo 11/12/21 12:50 - 1847 commenti

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Condensato di malinconiche manie e nevrotiche frustrazioni del personaggio-Carlo, che poi è anche il regista-Carlo, l'uomo-Carlo, il romanista-Carlo e, chissà, anche il futuro sindaco-Carlo: prigioniero dei propri personaggi, tenuto in scacco da capi di partito e produttori affaristi, smarrito in un appartamento troppo grande attorno a cui gravita un'umanità macchiettistica, infine incapace di (ri)trovare l'amore. Nel raccontare sé stesso (esagerando) Verdone ritrova parte di uno smalto che si temeva perduto per sempre: prodotto a tratti prevedibile e discontinuo, ma nel suo sincero.
MEMORABILE: Delirium Haber; Intervista in radio con Massimo Ferrero.

Reeves 12/12/21 20:32 - 2270 commenti

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Carlo Verdone mette in scena Carlo Verdone, con spunti sorprendenti, trovate divertenti e anche con quel velo di malinconia che abbiamo imparato ad apprezzare nei suoi film e che qui è trasposto in modo mai invasivo. La vicenda scorre in modo leggero, i personaggi secondari sono interessanti, Verdone si conferma ottimo narratore. Impresa riuscita pienamente e sulla carta non era per nulla scontato.

Schramm 13/12/21 15:08 - 3495 commenti

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Il metaCarlo. Il sud(i)ario dell'artista padre nonno non proprio felice che in agrodolce tira somme, conclusioni ed eventuali ripartenze, in parte nume della comicità nazional-popolare con bramosie autoriali e in parte restio al plebiscito che vi proietta aspettative di eroismo civile e di fossilizzazione nel macchiettismo. Tra agiografia e autoironia gli esiti non si affrancano granché da pecche e virtù dei cimenti in sala degli ultimi 15 anni. Tardive le schicchere all'italo-star system (già incenerito da Boris, dal quale ripesca Calabresi), prelibati i cameos e gli easter eggs.
MEMORABILE: Shakespeare secondo Haber

Orson 15/12/21 15:19 - 122 commenti

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La prima serie di Verdone segna una sorta di rinascita artistica per l'autore romano. Dopo la stanchezza degli ultimi film, appesantiti da trame banali e anche da scadente volgarità (come nell'ultimo Si vive una volta sola), Verdone trova nell'autobiografismo di questa serie uno stile più sommesso, delicato, brillante, con una leggerezza del racconto quasi alla Woody Allen. I personaggi sono azzeccati (l'amico Max Tortora, il produttore, i figli) e gli episodi si divorano tutti di fila. Da rivedere la confezione generale, soprattutto la color correction (le facce sono troppo gialle).

Victorvega 31/12/21 11:27 - 502 commenti

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Nessun tono trionfalistico, però occorre rilevare che Verdone, dopo una certa ripetitività, alla sua prima prova in uno sviluppo seriale centra in qualche modo l'obiettivo. Preferisce giocare facile: raccontare e interpretare sé stesso, la sua vita, le sue passioni, le manie, pur in un contorno romanzato, tenendo dritta la barra e sfuggendo da certi eccessi. Il tutto risulta estremamente godibile. Curiosi i vari camei.

Pesten 12/04/22 00:49 - 792 commenti

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Verdone si analizza in questa serie tv in cui carriera e vita privata si fondono per dare vita a un racconto che più di tutti si avvicina al suo passato artistico. Carlo non ne può più della gente che in strada gli chiede di ripetere i tormentoni dei suoi personaggi, ce lo dice neanche tanto tra le righe, ma sono proprio loro che rendono il tutto più divertente. Buono anche il lato "ansioso" e agrodolce, proprio come in alcune ottime sue pellicole del passato. Tutto sommato un prodotto più che decente, con cameo interessanti e citazioni gustose. Un paio di episodi di troppo forse.

Occhiandre 27/06/22 11:21 - 160 commenti

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Deve essere ben noioso essere Carlo! Un attico (a Monteverde?), una "perpetua" che lava i panni sporchi in casa, figli la cui massima forma di ribellione è studiare in una prestigiosa università all'estero... Verdone si toglie qualche sassolino dalla scarpa (rigorosamente (Church o Tod's) dimostrando di essere ancora un regista e non solo un "recitacopioni altrui". Infatti riesce a trasferire questa limitazione sul personaggio di Giallini che era l'unica nota interessante dei suoi ultimi 7 film! I veri fan ne stiano alla larga per conservare bei ricordi di una naufragata autorialità.
MEMORABILE: La faccia fintamente seccata di Verdone quando mangia la cioccolata main sponsor con marchio ben in vista.

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Daniela 6/10/23 23:56 - 12699 commenti

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Carlo Verdone deve far fronte ad alcuni problemi familiari, alle pressioni di un produttore che vorrebbe riproponesse i soliti vecchi personaggi, alla tentazione di darsi alla politica, alle continue insistenze dei fan per ottenere un selfie... Nonostante la simpatia che si può provare verso una persona tanto bonariamente autoironica, questa serie semi-autobiografica risulta piuttosto deludente per una certa fiacchezza nella scrittura e per la ripetività delle situazioni: lo stesso Verdone sembra quasi stanco di essere se stesso e non tutti i comprimari lo supportano a sufficienza.
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  • Discussione Galbo • 15/11/22 07:23
    Consigliere massimo - 3992 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Seconda serie su Paramount (e non più Amazon Prime) dal nuovo anno.

    A questo proposito, dal momento che parecchi film e serie sono inseriti nella piattaforma Paramount +, pensavo si potesse inserire nella lista dei canali ....
  • Discussione Zender • 15/11/22 07:43
    Capo scrivano - 47889 interventi
    Ma è una piattaforma ad abbonamento tipo Prime? E' un canale gratuito?
    Ultima modifica: 15/11/22 07:44 da Zender
  • Discussione Galbo • 15/11/22 12:05
    Consigliere massimo - 3992 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma è una piattaforma ad abbonamento tipo Prime? E' un canale gratuito?

    Abbonamento 
  • Discussione Zender • 15/11/22 14:40
    Capo scrivano - 47889 interventi
    OK, grazie. Xamini adesso sta facendo una cosa complicata per le segnalazioni tv, appena può la aggiungerà
  • Discussione Schramm • 31/07/23 16:34
    Scrivano - 7689 interventi
    il 15 settembre la seconda stagione, visibile su paramount+
  • Discussione Ruber • 5/08/23 16:16
    Formatore stagisti - 9253 interventi
    Terza stagione in scrittura, riprese a primavera nel nuovo anno.
  • Discussione Ruber • 22/09/23 16:22
    Formatore stagisti - 9253 interventi
    2 stagioni 
  • Discussione Markus • 24/11/23 18:34
    Scrivano - 4775 interventi
    Seconda stagione.

    Altro stuolo di puntate della "vita" di Carlo Verdone - stavolta produzione Paramount - con i dettami della fiction di moderna concezione, che in quest’altra serie - complice forse la mancanza d'idee - si ricorre alla malinconia del passato architettando un ipotetico film sulla giovinezza dello stesso Verdone, con protagonista un teen-idol come Sangiovanni e non solo. C'è il richiamo di Max Tortora (mai troppo adoperato), della "storica" Gerini che ci regala il classico duo con Carlo, ma con un occhio a evitare il  compatimento: infatti, per nostra fortuna, l'attore romano confessa di non avere più la maschera adatta che si ha solo in giovane età (gli attori non sempre se ne rendono conto!). C'è Fabio Traversa e ci fa piacere, ma si compie l'errore di parlare ancora di questa ossessione che è il personaggio di "Fabris": da un parte è un escamotage che funziona, ma dall'altra non si riesce a uscire da questo incubo e si rimarca ancora questo cliché. Comunque lode a Verdone di averlo di nuovo riportato per così dire in auge, visto che il peccato originario (Moretti) lo ha accantonato dalla notte dei tempi. Sul piano giovanilistico c'è da segnalare Caterina De Angelis (molto ben in parte) e la bellezza - oserei definire divistica - di Ludovica Martino in un perfido quanto a tratti adatto ruolo di superba e al contempo fragile attrice da mettere accanto al già citato Sangiovanni, che essendo cantante di trap fa quel che può come attore. Nel complesso un'opera dilettevole, scorrevole, ma che non convince troppo sul piano delle vicende raccontate.

    Voto **!
    Ultima modifica: 24/11/23 18:53 da Markus
  • Discussione Zender • 24/11/23 18:55
    Capo scrivano - 47889 interventi
    Grazie Markus, aggiunta. Lasciamo qui la "long version" del commento, mentre la short l'ho trasportata nello speciale (per non lasciarne due qui).

    Ultima modifica: 24/11/23 19:04 da Zender
  • Discussione Ruber • 4/02/24 21:53
    Formatore stagisti - 9253 interventi
    In fase di produzione la terza stagione, che presumo si vedrà il prossimo autunno

    Nel frattempo, Carlo sta lavorando al suo nuovo film, in cui dovrebbe tornare come coprotagonista Albanese. Titolo e sceneggiatura al momento non conosciuti, dovrebbe andare in sala nei primi mesi del nuovo anno.