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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/11/12 DAL BENEMERITO NANCY
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Nancy 15/11/12 01:59 - 774 commenti

I gusti di Nancy

Il film, nonostante la lunghezza e la frammentazione narrativa a flashback ripetuti, racconta una bella storia e la porta fino alla fine, con tanto di buoni colpi di scena. Castellitto non sfodera una regia dirompente ma si focalizza sulle immagini e lo fa vincendo: ci fa entrare in un mondo esteriore che è anche mondo interiore, che si riflette all'interno della coppia Hirsh-Cruz (bravi). Un dramma familiare delicato, una controparte drammatica dei Santi giorni di Virzì, un film emozionante che scuote nel profondo. Un plauso anche alla soundtrack.
MEMORABILE: "Ma come fai a essere sempre così felice?" "E' perché mi fa schifo la tristezza..."; Sarajevo bombardata su un tramonto rosa...

Giulyfab 16/11/12 17:19 - 32 commenti

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Sorpreso, coinvolto, ammirato... Davvero uno splendido esempio di cinema, sia come interpretazione, sia come direzione, fotografia, montaggio; una miscela ottima per descrivere una storia potente e dolorosissima. Grandi gli interpreti (La Cruz è in questi film che dà il meglio di sè) e Castellitto a dirigerli, sicuramente il miglior film italiano visto recentemente. Mi ha invogliato a leggere il libro, ma stavolta non farò il solito confronto. Consigliatissimo!
MEMORABILE: Diego (Hirsh) che esce sconvolto dal "tentativo" d'inseminazione e solo alla fine sapremo il perchè... Il "colpo di scena" che spiega il perchè...

Pumpkh75 20/11/12 18:42 - 1750 commenti

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Film duro, intenso come pochissimi, che ti porta sull’orlo delle lacrime senza essere ruffiano né forzato. Una vera sorpresa, questa storia perennemente in bilico, diretta magistralmente (e mai mi sarei sognato di scrivere cosi’ di Castellitto), con interpreti perfetti (Hirsch su tutti) e con un gusto visivo delle immagini straordinario. Era tempo che non vedevo un film italiano così coinvolgente. Un bellissimo caleidoscopio di emozioni che deve lasciare il segno.

Xamini 28/11/12 22:01 - 1252 commenti

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Narrato a frammenti, questo Venuto al mondo è un roller coaster emozionale in cui si alternano scene morbide a momenti pregni. Castellitto suona l'arpa dei sentimenti seguendo un ritmo da Bregović e riesce a farlo, tutto sommato, senza concedere troppo all'ovvio. Supportato da almeno due ottimi interpreti (Hirsch e Cruz) e da immagini spesso eccellenti, costruisce una trasposizione che funziona, nel suo schiudersi lentamente e che lascia qualche polpo alla gola qua e là.
MEMORABILE: I momenti di idillio e la spiegazione

Saintgifts 22/01/13 11:00 - 4098 commenti

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La storia, che nasce da un lavoro letterario che non conosco, è senz'altro interessante e riesce a coinvolgere sempre più nel suo sviluppo cinematografico. Del resto si gioca in famiglia e si può immaginare la resa massima dei vari talenti in campo. C'è qualcosa di troppo, non necessario, forse credendo di accontentare un certo tipo di spettatore e penso alle interpretazioni principali. Ho apprezzato molto di più i personaggi "secondari", sia come profondità che come interpretazioni (Haskovic, Aksoy, ecc), che considero i veri protagonisti.
MEMORABILE: La preziosa presenza di Luca De Filippo.

Deepred89 24/01/13 13:33 - 3708 commenti

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Rispetto a Non ti muovere un grande passo avanti a livello tecnico e un grande passo indietro a livello di trama. Ottima fotografia e regia tecnicamente consapevole (ma strabordante e piena di compiacimenti inutili), ma trama annacquata, personaggi macchiettistici (Hirch seduttore esagitato e filosofo) o trascurati (il figlio e i suoi sbalzi d'umore) e dialoghi scontati. Cast un po' sopra le righe. L'insieme si segue senza particolari intoppi, ma la stucchevolezza e la banalità affiorano in troppe occasioni. **! di manica larga.

Cloack 77 24/03/13 23:03 - 547 commenti

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Dominato dal ritratto di donna alla quale Penelope Cruz dona tutto (sensualità, dramma, ironia, malinconia), perfetto nel racconto di una grande storia d'amore, condotta in modo preciso e puntiglioso, si arena con la Storia, la guerra e non riesce più a risollevarsi, appesantito da una sceneggiatura che a furia di colpi di scena lascia per strada l'emozione e il sentimento. Castellitto regista abbraccia il racconto, si lascia coinvolgere dal clima e si perde fra le sue spettacolarizzazioni autoriali.

Galbo 7/04/13 20:05 - 12398 commenti

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Meglio non avere letto il romanzo della Mazzantini se ci si accinge alla visione del film di Castellitto. La delusione sarà inevitabile. Poca capacità di sintesi (alcuni passaggi risultano poco chiari se non si conosce la storia), ritmo non impeccabile e una regia che mostra qualche "cedimento" televisivo di troppo. Del cast, Emile Hirsch è l'unico veramente in parte mentre assolutamente sbagliata si rivela la scelta di Pietro Castellitto. Meglio gli attori slavi impiegati nelle parti secondarie. Peccato perché il romanzo è notevole.

Capannelle 8/04/13 14:07 - 4412 commenti

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Pare che il libro scritto da sua moglie fosse abbastanza contorto e Castellitto non fa sconti allo spettatore, tessendo una trama lunga e intricata. Nel complesso la sua regia e direzione degli interpreti mi sono piaciute; è vero che ogni tanto si fa prendere la mano con la mdp o che alcuni dialoghi sono ruffiani, ma questo non gli impedisce di emozionare e di offrire belle visuali e il giusto sound.

Paulaster 30/07/13 10:16 - 4423 commenti

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Castellitto prova a rappresentare la complessità del romanzo della Mazzantini e in qualche occasione dimostra di avere idee. Purtroppo manca la profondità dei dettagli: il disordine di Diego, la secchezza d’animo di Gemma, la sofferenza subita da Aska, la guerra quotidiana. Oltre ad alcuni passaggi frettolosi senza enfasi. Un approccio con attori non professionisti, più realisti, con fotografia scarna, avrebbe reso giustizia dove il melodramma impera (specie nella seconda parte a Sarajevo). Hirsch meglio della Cruz, il figlio è ancora acerbo.

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Luchi78 22/10/13 16:29 - 1521 commenti

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Film che compie una metamorfosi lungo il suo svolgimento: da un inizio dove si stenta a individuare un filo logico e certe situazioni appaiono arrangiate a esigenze di copione, si arriva a un finale emozionante e denso di emozioni. Forse qualche prova attoriale appare eccessiva, come un Emile Hirsch spesso sopra le righe e in preda a entusiasmi adolescenziali, ma complessivamente non ci si può lamentare. Meglio non aver letto prima il romanzo, l'effetto sorpresa del finale carica di significato tutto il film.

Lou 18/12/17 18:22 - 1121 commenti

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Film ambizioso e ricco di temi, che Castellitto ricava dal libro della moglie Mazzantini inserendo tra gli attori anche il figlio Pietro. La lunga e complessa vicenda umana, che si sviluppa nell'arco di trent'anni tra l'Italia e Sarajevo, ha un taglio eccessivamente melodrammatico e presenta un sovraccarico di scene madri che penalizza il risultato complessivo in termini di autenticità.

Siska80 20/02/21 08:06 - 3802 commenti

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Niente di originale da segnalare: regia confusionaria, freddezza narrativa, attori poco convincenti (a parte Sergio Castellitto e il figlio), dialoghi banali, durata eccessiva anche per un romanzo contorto come quello della Mazzantini. Il tema della maternità surrogata avrebbe potuto e dovuto essere utilizzato meglio vista la sua attualità; inspiegabile il successo riscosso dal libro e dal relativo film (entrambi accostabili a un prodotto Harmony con velleità introspettive e una spruzzatina di inutile violenza gratuita).
MEMORABILE: Pietro rinfaccia alla madre di venir trascurato; Gemma spia durante il parto; Il riprovevole stupro di gruppo con umiliazione finale.

Enzus79 15/05/23 21:45 - 2900 commenti

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Tratto dal romanzo omonimo di Margaret Mazzantini (moglie del regista). Storia che si svolge in tre archi temporali, dove il tema centrale è l'amore, con sottofondo la guerra in Jugoslavia. Compassato, troppo. La sfortuna che affligge i protagonisti sembra affliggersi anche su chi guarda il film. Melodramma da dimenticare. La Cruz abbastanza convincente, Hirsch per niente.
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  • Discussione Galbo • 15/11/12 18:36
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    @Nancy
    Hai letto il libro ? a me è piaciuto parecchio e mi interessava sapere se il film gli è più o meno fedele...
  • Discussione Nancy • 15/11/12 19:04
    Fotocopista - 147 interventi
    @ Didda

    Secondo me una visione la merita! Non so che rapporto hai con Non ti muovere ma questo secondo me gli è nettamente superiore, a livello di trama ma anche visivamente!

    @ Galbo

    Il libro mio malgrado non l'ho letto quindi non posso aiutarti. Però da roba che ho letto in giro non sembra se ne discosti molto...
  • Discussione Galbo • 6/04/13 23:28
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Purtroppo solo lontano parente del libro da cui è stato tratto, delusione....
  • Discussione Kaciaro • 6/04/13 23:37
    Galoppino - 506 interventi
    io ho faticato tantissimo a seguirlo........
  • Discussione Capannelle • 7/04/13 00:37
    Scrivano - 3518 interventi
    Eeeh Castellitto fa di tutto per intorcigliare le fila e a mio avviso nella parte centrale un pò esagera. Però rimane un opera non banale, che sa toccare certe corde.
  • Discussione Galbo • 7/04/13 07:31
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Kaciaro ebbe a dire:
    io ho faticato tantissimo a seguirlo........

    certi passaggi rimangono oscuri senza avere letto il libro, ci voleva un regista con maggiori capacità di sintesi
  • Discussione Galbo • 7/04/13 07:32
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    poi sbagliatissima a mio avviso la scelta del figlio di Castellitto come interprete
  • Discussione Capannelle • 7/04/13 20:13
    Scrivano - 3518 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    poi sbagliatissima a mio avviso la scelta del figlio di Castellitto come interprete

    No anzi mica doveva interpretare chissà cosa.. il personaggio è un ragazzo semplice che non viene toccato dal dramma raccontato. E per un ruolo così va bene anche Castellitto jr.
  • Homevideo Panza • 10/05/14 18:59
    Contratto a progetto - 5198 interventi
    Ricordo che Sky atlantic ne ha passato una versione estesa in 5 puntate da 45 minuti ciascuna.
  • Musiche Mauro • 7/09/22 13:38
    Disoccupato - 11992 interventi
    Le musiche di questo film sono curate da Eduardo Cruz, fratello di Penelope (attrice in questo film)