Attrice senza troppe speranze, la bella Alex è costretta - per sbarcare il lunario - a compiere mansioni tutt'altro che artistiche: come ad esempio occuparsi di una casa (vuota) per conto di una famiglia benestante. Quanto al vicinato, c'è da stare poco allegri: nella piscina della villa di fronte, infatti, una giovane donna è stata affogata. Di male in peggio: qualcuno, infatti, ce l'ha con la proprietaria della casa, che crede essere l'attuale ospite. Thriller datato, ma non per questo manchevole di un suo fascino, garantito dalle convincenti interpretazioni e da una riuscita colonna sonora.
Un'aspirante attrice accetta di fare la vigilante a una villa di una ricca coppia durante un weekend. Non è male questo thriller diretto da Ken Wiederhorn caratterizzato da un buon ritmo fin dalle prime scene (l'omicidio della vicina di casa ad esempio). La protagonista, che non eccelle a livello recitativo, si trova suo malgrado in mezzo ad un pericoloso complotto di Tambor e Madsen (decisamente migliori). La prima parte è buona, la seconda più convenzionale e purtroppo manca un po' di tensione.
Una casa sulle colline può essere vista come un'occasione sprecata: un intreccio noir risolto all'interno di mura domestiche a mo' di sitcom e vari personaggi che si innestano su una storia poco originale ma allo stesso tempo guardabile. Un piccolo film dove il cast è sicuramente migliore della regia (che cita anche Nove settimane e mezzo strappando una grassa risata).
Banale pseudo-thriller senza un minimo di tensione. Tralasciando una pietosa scena erotica che vorrebbe ricordare 9 settimane e 1/2, il film non suscita il minimo interesse. Confuso come pochi, non si capisce dove voglia andare a parare. La prova del cast è appena sufficiente, colonna sonora praticamente assente, fotografia nella media tipica dei film di quegli anni.
MEMORABILE: L'idea della recitazione allo scopo di mettere in difficoltà il marito non è poi così male.
Multipla home-invasion sulle colline di Bel Air, in un tele-thriller oltremodo zuppo di colpi di scena, che per incuria tecnica non riesce mai a darsi un tono coerentemente drammatico, tenendosi dapprima sul vago e slittando poi grottescamente nei territori della commedia nera involontaria. Di mezzo ci sono un maniaco assassino, un'aspirante attricetta, un criminale in revenge-mode e una coppia di reciproci cornuti. Ad esser benevoli, non un film femminista, data la corrispondenza d'amorosi sensi che va incredibilmente a crearsi fra ostaggio e sequestratore (un Madsen mogio e "ienefreghista").
MEMORABILE: L'imbarazzante quadri-confronto a colpi di mistificazioni e bugie bianche tra i padroni di casa rientranti e i due ospiti all'angolino...
Helen Slater HA RECITATO ANCHE IN...
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Il regista de L'occhio nel triangolo ha diretto anche questo modesto thriller, che va ad allungare la lista di "case sulle colline". In onda or ora su Rete 4 non sembra essere pellicola memorabile, tant'è vero che Wiederhorn (qua pure attore) rimane famoso unicamente per il non eccezionale horror a base di zombi (nazisti) subacquei...