La camera delle torture cinesi - Film (1994)

Eros e torture vanno a braccetto nel racconto di questo bizzarrissimo processo in cui una giovane viene accusata, insieme al suo amante, di aver tramato per uccidere - tramite un afrodisiaco - il marito. Così, attraverso continui flashback intervallati dalle scene davanti al giudice in cui questi ordina per loro le peggiori torture onde ottenere una confessione, si racconta la storia soprattutto di lei: assunta come donna di casa, scopre un trend tamiliare sconvolgente con la moglie che tradisce il marito tra scene di sesso selvagge. Scoperta mentre spia, le viene fatto sposare il superdotato del villaggio, aprendo con questi un rapporto tormentato. Senza mostrare poi troppo, né sul versante...Leggi tutto eros né su quello torture, il film stilizza gli amplessi e la violenza puntando ai tipici eccessi dell’exploitation cinese, inventandosi rapporti sessuali in volo nei boschi o stupri con uomini invisibili. Gran lavoro su scenografie e costumi, fotografia elegante a coprire una povertà contenutistica imbarazzante; dopo l'ennesima richiesta di pietà al giudice alla quale corrisponde solo una nuova tortura con conseguente riapertura del racconto via flashback si rischia l'abbiocco. Certo, la perizia tecnica è indiscutibile, la grottesca follia tipicamente cinese di certe scene a volte colpisce, ma l'intreccio "giallo" la cui soluzione viene correttamente data nel finale fa acqua da tutte le parti e non riesce proprio a coinvolgere.

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