Taras il magnifico - Film (1962)

Abbastanza fedele al romanzo di Gogol, ma ricostruito secondo canoni holliwoodiani. Qualche esagerazione nei costumi dei cosacchi, visti come superuomini dediti all'esibizione della forza fisica, ubriaconi e fracassoni nelle loro feste, con mogli sottomesse e ragazze disponibili. Uomini con grande senso dell'onore, che non esitano ad uccidere chi tradisce. Belle le scene di massa (no computer) con centinaia di cavalli su sterminate praterie. Yul Brynner è molto credibile come cosacco, un po' meno Tony Curtis per il suo aspetto.

All'inizio dei 1500, i polacchi con l'inganno sottraggono le loro terre ai cosacchi. Anni dopo, un ex ufficiale cosacco si pone alla guida di un esercito e muove guerra agli invasori... Trasposizione da Gogol che sposta il centro della narrazione dalla figura di Taras dell'iconograficamente calzante Brynner, alle vicende amorose di Andrei impersonato da Curtis, poco attendibile nel ruolo di suo figlio. Le parti migliori sono quelle delle battaglie in cui la pampa argentina sostituisce efficacemente le pianure dell'Europea dell'est. Film spettacolarmente godibile per quanto ingenuo.